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Abstract: I numerosi e qualificati interventi, che si sono succeduti durante i lavori del Convegno, sono venuti a delineare un ricco ventaglio di esperienze e competenze, operative e culturali, che se da un lato sottolinea ed evidenzia la problematicità, le difficoltà e i limiti del progetto d'integrazione dell'alunno disabile nella scuola secondaria superiore, dall'altro consente di definire ed attivare risorse e potenzialità insite nel mondo scolastico, culturale e sociale.

Abstract: Il presente volume documenta le iniziative di studio e di approfondimento promosse dall'assessorato negli anni 1983 e 1990 sulle problematiche inerenti l'insegnamento individualizzato. Raccoglie infatti gli atti: Dall'utilizzo del materiale didattico all'insegnamento individualizzato, Bolzano, aprile 1989; Documentazione dall'attività di aggiornamento e formazione per operatori scolastici: L'individualizzazione dell'insegnamento integrazione di competenze professionali , Bolzano 1989/ ...; [Read more...] Il presente volume documenta le iniziative di studio e di approfondimento promosse dall'assessorato negli anni 1983 e 1990 sulle problematiche inerenti l'insegnamento individualizzato. Raccoglie infatti gli atti: Dall'utilizzo del materiale didattico all'insegnamento individualizzato, Bolzano, aprile 1989; Documentazione dall'attività di aggiornamento e formazione per operatori scolastici: L'individualizzazione dell'insegnamento integrazione di competenze professionali , Bolzano 1989/1990; Atti del Convegno: Una scuola per tutti, un progetto per ciascuno, Bolzano,1990 e altri argomenti tratti inerenti al tema, tratte da giornate di studio.

Abstract: Ricerca sulla qualità dell'integrazione scolastica.

Abstract: L’integrazione va “sentita” e “vissuta” come “speciale normalità”: come condizione cioè nella quale le aspettative, gli obiettivi, le prassi concernono sì tutti gli alunni in attività, che si arricchiscono anche di una specificità non comune, fondata su dati scientifici e richiesta dalla complessità dei bisogni educativi speciali. Vale la pena, inoltre, precisare che “L’insegnante di sostegno è dato alla classe e non specificatamente all’alunno. Ne segue che la sua opera deve essere pr ...; [Read more...] L’integrazione va “sentita” e “vissuta” come “speciale normalità”: come condizione cioè nella quale le aspettative, gli obiettivi, le prassi concernono sì tutti gli alunni in attività, che si arricchiscono anche di una specificità non comune, fondata su dati scientifici e richiesta dalla complessità dei bisogni educativi speciali. Vale la pena, inoltre, precisare che “L’insegnante di sostegno è dato alla classe e non specificatamente all’alunno. Ne segue che la sua opera deve essere programmata all’interno dell’attività scolastica in maniera che il suo intervento sia finalizzato non solo alla soluzione dei problemi di individualizzazione, ma anche rivolto alle attività connesse con l’integrazione. È pertanto necessario evitare che gli alunni identifichino l’insegnante di sostegno nel ruolo esclusivo di “maestro degli alunni portatori di handicap o in difficoltà di apprendimento”.