Abstract: In letteratura, le definizioni e le classificazioni di gioco sono variegate: questo si traduce in una molteplicità di strumenti e procedure per la sua valutazione. La presente sintesi di ricerca analizza, attraverso l'indagine in 6 database bibliografici, gli strumenti e le procedure di valutazione del gioco utilizzati nella ricerca psico-pedagogica italiana a partire dal 1980. Sono stati rinvenuti 70 studi, di cui 43 ritenuti pertinenti. La valutazione del gioco viene svolta tendenzia ...; [Read more...]
In letteratura, le definizioni e le classificazioni di gioco sono variegate: questo si traduce in una molteplicità di strumenti e procedure per la sua valutazione. La presente sintesi di ricerca analizza, attraverso l'indagine in 6 database bibliografici, gli strumenti e le procedure di valutazione del gioco utilizzati nella ricerca psico-pedagogica italiana a partire dal 1980. Sono stati rinvenuti 70 studi, di cui 43 ritenuti pertinenti. La valutazione del gioco viene svolta tendenzialmente con i bambini a sviluppo tipico nella fascia d'età 0-6 anni, con strumenti tradotti dal panorama internazionale e utilizzando l'osservazione come strumento principe di raccolta dati. Si evidenzia una mancanza di strumenti centrati sulla partecipazionbe al gioco, tematica di ricerca invece indagata a livello internazionale.
Abstract: Lo scopo di questo lavoro è stato quello di costruire uno strumento per la valutazione dell’aprassia degli arti in pazienti gravemente afasici. Questo si compone di una serie di fotografie rappresentanti oggetti e pantomime a questi riferite. La prova ideata permette la valutazione delle capacità di riconoscimento di gesti dissociando aspetti concettuali e aspetti esecutivi, attraverso modalità che non necessitano di mediazione verbale. È stata confrontata la prestazione di 16 pazienti ...; [Read more...]
Lo scopo di questo lavoro è stato quello di costruire uno strumento per la valutazione dell’aprassia degli arti in pazienti gravemente afasici. Questo si compone di una serie di fotografie rappresentanti oggetti e pantomime a questi riferite. La prova ideata permette la valutazione delle capacità di riconoscimento di gesti dissociando aspetti concettuali e aspetti esecutivi, attraverso modalità che non necessitano di mediazione verbale. È stata confrontata la prestazione di 16 pazienti con aprassia degli arti (di cui 9 moderata e 7 grave) con quella di due gruppi di controllo costituiti da soggetti normali e da pazienti afasici ma non aprassici. I risultati, sebbene preliminari, hanno messo in evidenza una differente prestazione dei 4 gruppi esaminati in termini di errori. In particolare la differenza osservata tra pazienti afasici-aprassici e pazienti afasici-non-aprassici indicano che queste prove di riconoscimento potrebbero rappresentare un utile strumento che permetterebbe di valutare la componente concettuale dell’aprassia in quei pazienti in cui la comprensione e la produzione verbale sono compromesse
Abstract: Scopo dello studio era di valutare il training Interpersonal Cognitive Problem Solving, in particolare per i bambini con segnali precoci di disadattamento scolastico. Lo studio è stato condotto su un campione di 68 bambini di età compresa tra i 6 e i 7 anni. I ragazzi sono stati valutati, durante l’orario scolastico, dagli insegnanti attraverso una scala standardizzata sia alla baseline che dopo l’implementazione del training. Alla baseline sono stati identificati 15 bambini a rischio ...; [Read more...]
Scopo dello studio era di valutare il training Interpersonal Cognitive Problem Solving, in particolare per i bambini con segnali precoci di disadattamento scolastico. Lo studio è stato condotto su un campione di 68 bambini di età compresa tra i 6 e i 7 anni. I ragazzi sono stati valutati, durante l’orario scolastico, dagli insegnanti attraverso una scala standardizzata sia alla baseline che dopo l’implementazione del training. Alla baseline sono stati identificati 15 bambini a rischio disadattamento (9 del gruppo sperimentale e 6 del gruppo di controllo). L’analisi statistica è stata effettuata utilizzando la tecnica dei contrasti a priori per confrontare l’efficacia del trattamento nei diversi gruppi di bambini. I risultati hanno evidenziato come i bambini a rischio del gruppo sperimentale, rispetto a quello di controllo, ma anche rispetto a quelli del sottogruppo dei ragazzi non a rischio, hanno diminuito significativamente i punteggi relativi agli aspetti problematici (problemi comportamentali e di apprendimento) e hanno incrementato quelli relativi ad alcune competenze (tolleranza alla frustrazione). I risultati dello studio sembrano confermare l’efficacia del training in particolare per il gruppo indicato dei ragazzi a rischio disadattamento e in relazione all’emissione di comportamenti problematici.
Abstract: Uno strumento molto usato per la valutazione non solo della componente dell’attenzione sostenuta ma anche dell’impulsività è il test MF, ispirato al Matching Familiar Figures Test. È una prova di confronti di figure, volta a valutare quanto sia impulsivo un bambino che deve compiere un’operazione di ricerca. Nel presente lavoro abbiamo voluto studiare alcune caratteristiche dello strumento e in particolare: l’andamento evolutivo per la variabile accuratezza e tempo di prima risposta al ...; [Read more...]
Uno strumento molto usato per la valutazione non solo della componente dell’attenzione sostenuta ma anche dell’impulsività è il test MF, ispirato al Matching Familiar Figures Test. È una prova di confronti di figure, volta a valutare quanto sia impulsivo un bambino che deve compiere un’operazione di ricerca. Nel presente lavoro abbiamo voluto studiare alcune caratteristiche dello strumento e in particolare: l’andamento evolutivo per la variabile accuratezza e tempo di prima risposta al test; la correlazione tra gli indici di disattenzione, di iperattività e di correttezza dello strumento; la capacità discriminativa del test MF rispetto ai bambini a rischio DDAI. Infine, è stata condotta un’analisi accurata dei singoli item del test.
Abstract: La possibilità da parte di una persona afasica di esprimere le proprie volontà mediante atto testamentario è stata oggetto di discussione sin dall'Ottocento. L'afasia può determinare diversi gradi di compromissione di singole o multiple funzioni linguistiche a seconda dell'eziologia della lesione cerebrale, della sede e della estensione della stessa. Tale eterogeneità clinica ha prodotto in ambito giuridico innumerevoli pareri discordanti circa la capacità della persona afasica di redi ...; [Read more...]
La possibilità da parte di una persona afasica di esprimere le proprie volontà mediante atto testamentario è stata oggetto di discussione sin dall'Ottocento. L'afasia può determinare diversi gradi di compromissione di singole o multiple funzioni linguistiche a seconda dell'eziologia della lesione cerebrale, della sede e della estensione della stessa. Tale eterogeneità clinica ha prodotto in ambito giuridico innumerevoli pareri discordanti circa la capacità della persona afasica di redigere un atto testamentario. In questo lavoro, dopo un excursus storico della letteratura esistente sull'argomento, sono descritti due casi di pazienti afasici nei quali la capacità di disporre per testamento è stata oggetto di dibattito in ambito medico-legale. I due casi offrono lo spunto per ribadire la necessità di condurre valutazioni neuropsicologiche specialistiche ad hoc in persone con afasia in materia di capacità di disporre per testamento.
Abstract: La rilevazione di depressione in pazienti con malattie croniche come la sclerosi multipla è complicata dal fatto che molti dei sintomi somatici della depressione sono spesso inclusi nel quadro sintomatologico delle malattie croniche. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare l’utilità delle più diffuse scale di rilevazione di sintomi depressivi, sottolineando quali item possono risultare confondenti tra i sintomi somatici della depressione e caratteristiche mediche della ...; [Read more...]
La rilevazione di depressione in pazienti con malattie croniche come la sclerosi multipla è complicata dal fatto che molti dei sintomi somatici della depressione sono spesso inclusi nel quadro sintomatologico delle malattie croniche. Lo scopo del presente lavoro è stato quello di valutare l’utilità delle più diffuse scale di rilevazione di sintomi depressivi, sottolineando quali item possono risultare confondenti tra i sintomi somatici della depressione e caratteristiche mediche della sclerosi multipla. In tutto sono state analizzate 8 scale di auto ed eterovalutazione (Hamilton Rating Scale, Montgomery-Asberg Depression Rating Scale, Beck Depression Inventory, Zung Self-Rating Depression Scale, Questionario sulla Depressione del CBA 2.0, Center of Epidemiological Studies-Depression, Chicago Multiscale Depression Inventory, MMPI-Scala D). Ogni item delle scale è stato sottoposto all’attenzione di una équipe di medici specialisti nella diagnosi e nel trattamento della sclerosi multipla, la quale ha valutato l’eventuale correlazione con la presenza di sintomi somatici come i disturbi sensitivi, la fatica, la visione indistinta, i tremori, le vertigini soggettive, i disturbi vegetativi, insonnia, perdita di peso, calo della concentrazione. In conclusione sono stati considerati i possibili limiti e le applicazioni di questi strumenti nella pratica clinica.
Abstract: Il presente studio fornisce un primo importante contributo al lavoro di costruzione di un questionario per la valutazione del grado di soddisfazione dei genitori in merito alla qualità dell'integrazione scolastica dei propri figli disabili a scuola. Tale questionario è stato compilato da 176 genitori di alunni delle scuole primarie e secondarie di Grosseto e i pareri dati dai genitori, riferendosi all'integrazione scolastica sono risultati meno allarmanti, rispetto a quello che, invec ...; [Read more...]
Il presente studio fornisce un primo importante contributo al lavoro di costruzione di un questionario per la valutazione del grado di soddisfazione dei genitori in merito alla qualità dell'integrazione scolastica dei propri figli disabili a scuola. Tale questionario è stato compilato da 176 genitori di alunni delle scuole primarie e secondarie di Grosseto e i pareri dati dai genitori, riferendosi all'integrazione scolastica sono risultati meno allarmanti, rispetto a quello che, invece, si attendeva per quanto concerne le criticità del sistema a livello nazionale. Per contribuire a definire meglio la qualità dell'integrazione e valutare l'efficacia e l'efficienza dei processi di inclusione nelle scuole del territorio, l'Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia e Adolescenza (UFSMIA) Area Grossetana, ha avviato una verifica della soddisfazione dei genitori in merito alla qualità della integrazione scolastica dei figli, ad alcuni anni di distanza da un tentativo precedente fallito di coinvolgere le scuole del territorio nella sperimentazione del Sistema di Autovalutazione della Qualità dell'Integrazione e Inclusione. L'UFSMIA ( operante su un territorio di 6 Comuni con oltre 15.000 residenti, di cui 400 certificati ai sensi della legge 104/'92, e con prese in carico da parte del Servizio in genere multi-professionali per gli allievi della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado e mono professionali per gli studenti della scuola secondaria di 2° grado) ogni due anni provvede a verificare la soddisfazione della propria utenza, somministrando ai genitori un questionario costruito ad hoc, concepito non tanto per misurare la prestazione, quanto per individuare i motivi di insoddisfazione. Questo scopo è lo stesso, più generale, della ricerca condotta dagli autori: individuare tali motivi di insoddisfazione da parte dei genitori, così da consentire a tutti coloro che sono coinvolti nel processo (in particolare la scuola e il servizio sanitario) di aumentare la consapevolezza delle variabili in gioco, studiare le loro interazioni e i loro esiti da una diversa prospettiva (non quella della scuola o quella del servizio sanitario) ma quella della famiglia e dare, poi, l'opportunità di migliorare i loro interventi anche sul piano tecnico.
Abstract: Per ridurre in maniera efficace l'attenzione iperselettiva, è anzitutto necessaria un'attenta analisi del controllo esercitato dagli indizi delle composizione del training, In questo studio è stato creato un programma informatico per somministrare due diverse procedure di verifica del controllo dello stimolo per valutare la maniera in cui tre bambini piccoli con sviluppo nella norma e tre adolescenti con grave ritardo mentale prestavano attenzione a stimoli composti quando venivano pre ...; [Read more...]
Per ridurre in maniera efficace l'attenzione iperselettiva, è anzitutto necessaria un'attenta analisi del controllo esercitato dagli indizi delle composizione del training, In questo studio è stato creato un programma informatico per somministrare due diverse procedure di verifica del controllo dello stimolo per valutare la maniera in cui tre bambini piccoli con sviluppo nella norma e tre adolescenti con grave ritardo mentale prestavano attenzione a stimoli composti quando venivano presentati compiti di discriminazione condizionata. Una verifica valutata il controllo dello stimolo determinando l'accuratezza delle risposte relative a ciascuna componente degli stimoli composti S+. L'altra procedura di verifica misurava le topografie di risposta agli stimoli composti attraverso l'uso di un touch screen applicato allo schermo del monitor di un computer. Vengono presentati metodi di applicazione, analisi, procedure generali e i risultati con i punteggi relativi.
Abstract: L'autostima è una dimensione psicologica fondamentale nel processo di costruzione della personalità, da cui l'educazione scolastica non può prescindere. In particolare, la valutazione dell'autostima - e un eventuale intervento in questo senso - sono necessari quando il ragazzo attraversa la fase critica dell'adolescenza, al fine di favorire uno sviluppo personale e sociale il più possibile equilibrato. Viene descritta un'esperienza di somministrazione collettiva del TMA ad alunni della ...; [Read more...]
L'autostima è una dimensione psicologica fondamentale nel processo di costruzione della personalità, da cui l'educazione scolastica non può prescindere. In particolare, la valutazione dell'autostima - e un eventuale intervento in questo senso - sono necessari quando il ragazzo attraversa la fase critica dell'adolescenza, al fine di favorire uno sviluppo personale e sociale il più possibile equilibrato. Viene descritta un'esperienza di somministrazione collettiva del TMA ad alunni della scuola media e vengono illustrati i risultati e le indicazioni più interessanti emersi dalle risposte al test.
Abstract: Molti soggetti con disturbi psichici, problemi di comportamento o ritardo mentale medio-lieve presentano problemi nelle relazioni interpersonali a causa di una loro incapacità di rapportarsi ai propri interlocutori intrattenendo con loro delle conversazioni minimamente strutturate e significative. Essi tendono infatti a parlare solo di se stessi, spesso in modo sconnesso e incoerente, e a non rispondere ai feedback inviati loro dai diversi interlocutori. In questo articolo viene propos ...; [Read more...]
Molti soggetti con disturbi psichici, problemi di comportamento o ritardo mentale medio-lieve presentano problemi nelle relazioni interpersonali a causa di una loro incapacità di rapportarsi ai propri interlocutori intrattenendo con loro delle conversazioni minimamente strutturate e significative. Essi tendono infatti a parlare solo di se stessi, spesso in modo sconnesso e incoerente, e a non rispondere ai feedback inviati loro dai diversi interlocutori. In questo articolo viene proposto il SAIV (Sistema di Analisi delle Interazioni Verbali) che fornisce un indice complessivo per misurare la partecipazione globale di una persona ad una conversazione e il suo livello di competenza.