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Abstract: Mentre i bambini con disturbo dello sviluppo del linguaggio o con sindrome di Williams sembrano usare i gesti delle mani per compensare specifiche difficoltà cognitive e comunicative, comunque hanno diversi punti di forza-debolezza. Le loro abilità semantiche e visuospaziali influenzano potenzialmente la qualità dei gesti come l'iconicità. Il presente studio si concentra sul valutare il solo contributo di queste abilità nella qualità dei gesti. Un compito esplicito di elicitazione dei ...; [Read more...] Mentre i bambini con disturbo dello sviluppo del linguaggio o con sindrome di Williams sembrano usare i gesti delle mani per compensare specifiche difficoltà cognitive e comunicative, comunque hanno diversi punti di forza-debolezza. Le loro abilità semantiche e visuospaziali influenzano potenzialmente la qualità dei gesti come l'iconicità. Il presente studio si concentra sul valutare il solo contributo di queste abilità nella qualità dei gesti. Un compito esplicito di elicitazione dei gesti è stato presentato a 25 partecipanti con disturbo dello sviluppo del linguaggio di età compresa tra 7 e 10 anni, 25 coetanei di pari età con sviluppo tipico e 14 partecipanti con sindrome di Williams (8-23 anni). Gestivano immagini di oggetti senza usare la parola (pantomima). L'iconicità, la ricchezza semantica e la tecnica di rappresentazione delle pantomime sono state codificate. L'associazione semantica dei partecipanti e le abilità visuospaziali sono state formalmente valutate. L'iconicità era leggermente inferiore negli individui con sindrome di Williams, che sembra correlata al loro deficit visuospaziale. Mentre la salienza semantica era simile tra i gruppi di partecipanti, sono state trovate piccole differenze nella tecnica di rappresentazione. Le correlazioni parziali hanno mostrato che le abilità visuospaziali e le abilità semantiche erano strumentali nella produzione di chiare pantomime. Questi risultati indicano che i tecnici che mirano a migliorare i gesti iconici naturali degli individui dovrebbero considerare l'iconicità raggiunta, in particolare negli individui con scarse capacità visuospaziali.

Abstract: Anche se l'uso della comunicazione aumentativa e alternativa è stata ampiamente studiata, pochi studi riguardano le strategie che utilizzano questa comunicazione ricorrendo a parole chiave. Abbiamo esplorato le opinioni sulle parole chiave di due gruppi: personale di supporto diretto in case residenziali e insegnanti delle scuole secondarie di istruzione speciale. Abbiamo esaminato le trascrizioni da singole interviste semi-strutturate con cinque assistenti e cinque insegnanti utilizza ...; [Read more...] Anche se l'uso della comunicazione aumentativa e alternativa è stata ampiamente studiata, pochi studi riguardano le strategie che utilizzano questa comunicazione ricorrendo a parole chiave. Abbiamo esplorato le opinioni sulle parole chiave di due gruppi: personale di supporto diretto in case residenziali e insegnanti delle scuole secondarie di istruzione speciale. Abbiamo esaminato le trascrizioni da singole interviste semi-strutturate con cinque assistenti e cinque insegnanti utilizzando l'analisi tematica. I partecipanti hanno discusso la coerenza dell'uso di parole chiave e le ragioni per l'implementazione di queste. Rispetto al personale di supporto diretto, gli insegnanti hanno descritto più uso di parole chiave durante tutto il giorno con più individui con disabilità intellettiva. Gli insegnanti hanno discusso motivato il loro uso per facilitare le interazioni attuali e future degli studenti, mentre il personale di supporto diretto ha discusso principalmente gli effetti immediati. I partecipanti hanno sperimentato l'implementazione di parole chiave come processo di apprendimento e hanno voluto trasformare l'uso di segni manuali in un'abitudine di routine. Ciò ha richiesto un considerevole autocontrollo combinato con fattori ambientali e questi potrebbero ostacolare l'implementazione delle parole chiave. Questi risultati preliminari suggeriscono che potrebbe essere necessario migliorare la formazione e l'assistenza in loco.

Abstract: La letteratura generale sullo sviluppo e quella sulla disabilità specifica sottolineano l'influenza cruciale dei genitori sullo sviluppo socio-emotivo del loro bambino. La teoria dell'attaccamento fornisce un quadro per descrivere i ruoli dei genitori all'interno della relazione di attaccamento genitore-figlio. Il presente studio ha esplorato le prospettive dei genitori sul loro ruolo di figura di attaccamento e le condizioni preliminari che ritengono necessarie per stabilire un attacc ...; [Read more...] La letteratura generale sullo sviluppo e quella sulla disabilità specifica sottolineano l'influenza cruciale dei genitori sullo sviluppo socio-emotivo del loro bambino. La teoria dell'attaccamento fornisce un quadro per descrivere i ruoli dei genitori all'interno della relazione di attaccamento genitore-figlio. Il presente studio ha esplorato le prospettive dei genitori sul loro ruolo di figura di attaccamento e le condizioni preliminari che ritengono necessarie per stabilire un attaccamento sicuro nei bambini con disabilità intellettiva grave o profonda. Sono state analizzate le interviste semi-strutturate con 54 genitori sullo sviluppo socio-emotivo del loro bambino, il comportamento dell'attaccamento e il legame dell'attaccamento genitore-figlio. Tutti i bambini avevano tra i 15 mesi e i sette anni e avevano un deficit intellettivo grave o profondo. I genitori hanno riferito la chiara preferenza dei loro figli nei loro confronti e hanno riconosciuto il ruolo che svolgono come regolatori dello stress. I bambini differivano nella misura in cui usano i genitori per esplorare nuovi ambienti. Nel complesso, i genitori hanno descritto la relazione di attaccamento con il figlio come positiva ma stimolante. I genitori hanno riconosciuto i ruoli che ricoprono sia come rifugio sicuro per il loro bambino, sia (in misura minore) come base sicura. La pratica clinica potrebbe beneficiare di una prospettiva genitoriale per identificare particolari problemi che i genitori incontrano nella costruzione di una relazione di attaccamento sicura.

Abstract: Negli ultimi anni è andato crescendo l'interesse per i servizi di supporto alle persone dimesse da trattamenti per problemi intellettivi o disturbi della personalità. La ricerca ha voluto indagare sul peso familiare che l'inserimento a casa di bambini o adulti comporta. Per questo hanno preso in esame il progetto In Casa che coinvolgeva 66 soggetti adolescenti. Utilizzando diversi test per adulti o per bambini (Reiss Screen for Maladaptive Behaviour, Reiss Scales for Children's Dual Di ...; [Read more...] Negli ultimi anni è andato crescendo l'interesse per i servizi di supporto alle persone dimesse da trattamenti per problemi intellettivi o disturbi della personalità. La ricerca ha voluto indagare sul peso familiare che l'inserimento a casa di bambini o adulti comporta. Per questo hanno preso in esame il progetto In Casa che coinvolgeva 66 soggetti adolescenti. Utilizzando diversi test per adulti o per bambini (Reiss Screen for Maladaptive Behaviour, Reiss Scales for Children's Dual Diagnosis e Nijmegen Family Situation Questionnaire) è stato possibile rilevare come la doppia diagnosi ha un impatto negativo maggiore sulla famiglia delle altre problematiche.

Abstract: La presenza di pluriminorazioni associate al deficit intellettivo impedisce di fatto la relazione diretta con il gruppo dei pari nelle stesse condizioni, mentre è possibile osservare interazioni con pari con sviluppo tipico, sebbene in molti casi si tratti di fratelli. Gli autori hanno preso in considerazione i tre tipi di pari presenti nelle relazioni di bambini pluriminorati con deficit intellettivo, esaminando anche le modalità utilizzate. Sono stati coinvolti nello studio 30 bambin ...; [Read more...] La presenza di pluriminorazioni associate al deficit intellettivo impedisce di fatto la relazione diretta con il gruppo dei pari nelle stesse condizioni, mentre è possibile osservare interazioni con pari con sviluppo tipico, sebbene in molti casi si tratti di fratelli. Gli autori hanno preso in considerazione i tre tipi di pari presenti nelle relazioni di bambini pluriminorati con deficit intellettivo, esaminando anche le modalità utilizzate. Sono stati coinvolti nello studio 30 bambini con queste caratteristiche e con fratelli con sviluppo tipico. Esaminando e confrontando le modalità di relazione è emerso che il 14% delle relazioni riguardavano i fratelli a differenza del 34% riscontrato nel gruppo di controllo e le modalità riguardavano più la comunicazione non verbale. Gli autori concludono che la relazione con i fratelli appare a questi bambini più motivante e che la comunicazione verbale associata alla non verbale risulta più interessante per loro.

Abstract: Lo scopo di questo studio è quello di indagare se una scala di osservazione basata sulla teoria Dialogica, Scale for Dialogical Meaning Making (S-DMM), ha il potenziale per descrivere le interazioni comunicative.

Abstract: Il comportamento comunicativo dei bambini piccoli con significativi ritardi nello sviluppo cognitivo e motorio è generalmente considerato limitato, idiosincratico e non intenzionale. Attualmente, i cambiamenti tra i bambini e all'interno di essi nel corso del tempo per quanto riguarda il loro comportamento comunicativo sono difficili da rilevare. Questo articolo descrive uno studio osservazionale esplorativo che si basa sui dati del primo punto di raccolta di 38 bambini che partecipano ...; [Read more...] Il comportamento comunicativo dei bambini piccoli con significativi ritardi nello sviluppo cognitivo e motorio è generalmente considerato limitato, idiosincratico e non intenzionale. Attualmente, i cambiamenti tra i bambini e all'interno di essi nel corso del tempo per quanto riguarda il loro comportamento comunicativo sono difficili da rilevare. Questo articolo descrive uno studio osservazionale esplorativo che si basa sui dati del primo punto di raccolta di 38 bambini che partecipano a un progetto longitudinale sulle traiettorie di sviluppo dei bambini con ritardi significativi nello sviluppo cognitivo e motorio. Gli obiettivi di questo studio erano: (a) descrivere in dettaglio il comportamento comunicativo dei partecipanti con variabili legate alla comunicazione che riflettessero le differenze tra gli individui, (b) creare variabili riassuntive e (c) esplorare se fosse possibile individuare sottogruppi di bambini. Sono stati utilizzati uno schema di codifica sviluppato autonomamente e statistiche descrittive combinate con analisi correlazionali, seguite da un'analisi delle componenti principali e dall'ispezione visiva dei risultati di questa analisi. Le differenze all'interno del gruppo relative al comportamento comunicativo sono state caratterizzate utilizzando 16 variabili. Sulla base di queste variabili, sono state formulate tre componenti principali: competenza comunicativa, espressioni di disagio e rifiuto e differenziazione in base all'obiettivo. Tutti i bambini partecipanti sono risultati unici in termini di punteggi delle componenti e di relazione tra i punteggi delle componenti.

Abstract: L'articolo affronta il difficile tema dei supporti necessari alla persona pluriminorata secondo quanto descritto nelle cinque dimensioni del sistem AAMR 2002: abilità cognitive di base, comportamento adattivo, partecipazione, interazione e ruolo sociale. Gli autori hanno indagato sulla letteratura esistente ed hanno potuto constatare che i pluriminorati presentano gli stessi bisogni degli altri, cambiano solo i tipi di supporto che divengono specifici. In particolare si evidenzia la ne ...; [Read more...] L'articolo affronta il difficile tema dei supporti necessari alla persona pluriminorata secondo quanto descritto nelle cinque dimensioni del sistem AAMR 2002: abilità cognitive di base, comportamento adattivo, partecipazione, interazione e ruolo sociale. Gli autori hanno indagato sulla letteratura esistente ed hanno potuto constatare che i pluriminorati presentano gli stessi bisogni degli altri, cambiano solo i tipi di supporto che divengono specifici. In particolare si evidenzia la necessità di formatori con caratteristiche definite e di aiuti contestualizzati.

Abstract: Si è cercato di sviluppare un modello generale per valutare miglioramento e consolidamento della qualità delle cure nelle strutture per adulti e bambini con ritardo intellettivo. Basandosi sull'attuale teoria sulla qualità della vita e della valutazione, viene descritto un modello con indicatori di tredici aree standardizzate relativi ad aspetti organizzativi e all'intervento.

Abstract: Viene presentata una procedura finalizzata a cogliere il profilo individuale di come persone con pluriminorazioni gravi esprimono stati di piacere e dispiacere. Coinvolgendo sei persone con queste caratteristiche, sono stati filmati alcuni momenti critici con un ricercatore ed è stato somministrato un questionario a genitori ed assistenti. La procedura si è dimostrata utile per tracciare profili individuali ed indicare che questi soggetti utilizzano modalità espressive personalizzate o ...; [Read more...] Viene presentata una procedura finalizzata a cogliere il profilo individuale di come persone con pluriminorazioni gravi esprimono stati di piacere e dispiacere. Coinvolgendo sei persone con queste caratteristiche, sono stati filmati alcuni momenti critici con un ricercatore ed è stato somministrato un questionario a genitori ed assistenti. La procedura si è dimostrata utile per tracciare profili individuali ed indicare che questi soggetti utilizzano modalità espressive personalizzate oltre a quelle note a familiari ed operatori. Sono stati rilevati suoni ed espressioni facciali per indicare umori diversi e lo studio può essere utile per quanti vogliono conoscere interessi e stati emotivi personali di soggetti appartenenti a questa popolazione.

Abstract: Lo scopo di questo studio era sviluppare uno schema di codifica che consenta a ricercatori e professionisti di condurre un'analisi dettagliata del comportamento comunicativo dei bambini piccoli con ritardi significativi nello sviluppo cognitivo e motorio. Attualmente, c'è una scarsità di metodi per condurre tale analisi. Per lo studio sono state utilizzate le osservazioni video di tre diversi scenari di 38 bambini con significativi ritardi dello sviluppo cognitivo e motorio di età comp ...; [Read more...] Lo scopo di questo studio era sviluppare uno schema di codifica che consenta a ricercatori e professionisti di condurre un'analisi dettagliata del comportamento comunicativo dei bambini piccoli con ritardi significativi nello sviluppo cognitivo e motorio. Attualmente, c'è una scarsità di metodi per condurre tale analisi. Per lo studio sono state utilizzate le osservazioni video di tre diversi scenari di 38 bambini con significativi ritardi dello sviluppo cognitivo e motorio di età compresa tra 12 e 54 mesi. I risultati delle osservazioni video sono serviti come mezzo principale per lo sviluppo dello schema di codifica, che comprende tre categorie principali - contesto, comportamento del partner e comportamento individuale - e diverse sottocategorie. Lo schema di codifica è stato utilizzato per documentare in modo dettagliato il comportamento comunicativo espressivo precoce di persone con significativi ritardi dello sviluppo cognitivo e motorio. Queste informazioni dettagliate sono necessarie per differenziare i bambini in base alle loro capacità comunicative, per monitorare il loro sviluppo comunicativo longitudinalmente e per programmare interventi comunicativi centrati sulla persona.

Abstract: Lo scopo di questo studio era indagare una procedura per tracciare un profilo individuale del modo in cui una persona con disabilità multiple e profonde esprime il piacere e il dispiacere. Hanno partecipato sei soggetti con disabilità multiple e profonde. La procedura comportava un’osservazione analitica da parte di un ricercatore di videoregistrazioni di episodi critici, e questionari per i genitori e gli operatori. I risultati mostrano che la procedura è utile per delineare un profil ...; [Read more...] Lo scopo di questo studio era indagare una procedura per tracciare un profilo individuale del modo in cui una persona con disabilità multiple e profonde esprime il piacere e il dispiacere. Hanno partecipato sei soggetti con disabilità multiple e profonde. La procedura comportava un’osservazione analitica da parte di un ricercatore di videoregistrazioni di episodi critici, e questionari per i genitori e gli operatori. I risultati mostrano che la procedura è utile per delineare un profilo individuale dei modi in cui la persona con disabilità multiple e profonde esprime il suo piacere e dispiacere. Nonostante la significativa correlazione tra i genitori, gli operatori e il ricercatore, ciascuno può dare un contributo complementare per individuare le espressioni affettive. Le persone con disabilità multiple e profonde usano soprattutto i suoni e la mimica facciale per esprimere il piacere e il dispiacere e gli stati d’animo positivi e negativi. In conclusione, la procedura può essere utile nelle scuole e nei servizi per riuscire a comprendere meglio la comunicazione affettiva di queste persone, per determinare i loro interessi specifici, e per valutare gli effetti del tipo di assistenza prestata nella vita quotidiana sul benessere delle persone.

Abstract: Gli autori hanno esaminato le componenti che caratterizzano la relazione a volte diadica tra un membro dello staff e un utente pluriminorato con disabilità intellettiva grave, servendosi di registrazioni filmate. In particolare, si sono volute valutare, con una prospettiva olistica, le caratteristiche dell'utente e quelle del professionista, la qualità dell'interazione tra i due e quali supporti dare per migliorare l'interazione. I video sono stati esaminati con la tecnica della video ...; [Read more...] Gli autori hanno esaminato le componenti che caratterizzano la relazione a volte diadica tra un membro dello staff e un utente pluriminorato con disabilità intellettiva grave, servendosi di registrazioni filmate. In particolare, si sono volute valutare, con una prospettiva olistica, le caratteristiche dell'utente e quelle del professionista, la qualità dell'interazione tra i due e quali supporti dare per migliorare l'interazione. I video sono stati esaminati con la tecnica della video analisi e successivamente sono stati confrontati sia alla luce dei documenti disponibili, sia con l'osservazione diretta utilizzando scale specifiche, sia con interviste al professionista. I dati emersi hanno permesso di rilevare che il membro dello staff si mostra propositivo per le attività che ritiene interessanti per l'utente, proponendo iniziative diverse con strategie strutturate, mentre l'utente attento e disponibile ha poche possibilità di attivare proprie iniziative. Il livello delle componenti del dialogo è risultato scarso e questi dati confermano l'utilità delle osservazioni strutturate per rilevare la dinamica delle interazioni con persone pluriminorate.

Abstract: Questo studio presenta una rassegna degli studi di ricerca empirica sull’efficacia di interventi per il miglioramento della qualità della vita per persone con disabilità cognitive e multiple profonde (Profound Intellectual and Multiple Disabilities/PIMD). Tramite alcune ricerche computerizzate delle banche dati Pychinfo e Eric, con l’adozione di alcuni criteri di ricerca riguardanti specificatamente il gruppo bersaglio e l’argomento di questa rassegna, sono stati individuati 16 studi. ...; [Read more...] Questo studio presenta una rassegna degli studi di ricerca empirica sull’efficacia di interventi per il miglioramento della qualità della vita per persone con disabilità cognitive e multiple profonde (Profound Intellectual and Multiple Disabilities/PIMD). Tramite alcune ricerche computerizzate delle banche dati Pychinfo e Eric, con l’adozione di alcuni criteri di ricerca riguardanti specificatamente il gruppo bersaglio e l’argomento di questa rassegna, sono stati individuati 16 studi. Gli interventi descritti sono volti al miglioramento del benessere fisico e materiale, del benessere emotivo, delle interazioni sociali, delle scelte, e dello sviluppo personale di individui con PIMD, ma non riguardano la partecipazione comunitaria e i diritti. La maggior parte degli studi riporta effetti positivi degli interventi sul comportamento del personale e/o dei clienti. Tuttavia, questi effetti vanno interpretati con cautela, per alcune considerazioni metodologiche e di altra natura. In conclusione, la ricerca attuale aiuta solo in parte a misurare l’efficacia di interventi per il miglioramento della qualità della vita per persone con PIMD. Per sostenere una pratica basata sull’evidenza, sono necessari ulteriori studi su campioni più ampi e con disegni sperimentali migliori. Andrebbero inoltre considerati i potenziali effetti differenziali associati alle caratteristiche del cliente e del contesto in cui vengono realizzati gli interventi.

Abstract: Valutare il benessere soggettivo in persone con disabilità intellettiva grave è difficile, in quanto queste persone non sono in grado di riferire sul livello di soddiasfazione della propria vita a causa delle limitazioni comunicative e cognitive. Pertanto diventano importanti le osservazioni comportamentali delle loro emozioni e degli stati d'animo per ricavarne indicazioni sul loro benessere soggettivo. Purtroppo, non sappiamo se le menifestazioni di umore ed emozioni possono essere d ...; [Read more...] Valutare il benessere soggettivo in persone con disabilità intellettiva grave è difficile, in quanto queste persone non sono in grado di riferire sul livello di soddiasfazione della propria vita a causa delle limitazioni comunicative e cognitive. Pertanto diventano importanti le osservazioni comportamentali delle loro emozioni e degli stati d'animo per ricavarne indicazioni sul loro benessere soggettivo. Purtroppo, non sappiamo se le menifestazioni di umore ed emozioni possono essere differenti nelle persone con deficit intellettivo grave e se l'umore e le emozioni possono dare reazioni ed effetti univoci. Questo studio ha preso in considerazione la relazione tra stato d'animo ed emozioni in queste persone utilizzando osservazioni comportamentali. Come raccomandato in letteratura, la frequenza e l'intensità dell'emozione sono state considerate separatamente. Per 3 settimane 27 soggetti con deficit intellettivo grave sono stati sottoposti a quattro stimoli ritenuti positivi e a quattro rinetuti negativi dallo staff e sono stati videoregistrati secondo il modello di Petry & Maes, in cui ogni comportamento è codificato su una scala di 5 punti che va da un'emozione ritenuta molto negativa a quella molto positiva. Come valutazione dell'umore, il personale ha completato il MIPQ all'inizio de programma. I dati ottenuti indicano che c'è relazione positiva tra stato d'animo, punteggio totale dell'emozione e frequenza per gli stimoli positivi, ma non con quelli negativi. Non risulta alcuna relazione tra umore e l'intensità dell'emozione. Sembra che l'umore e le emozioni possono essere distinti l'uno dall'altro mediante osservazioni comportamentali. Entrambi possono dare informazioni specifiche sullo stato emotivo delle persone con deficit intellettivo grave. Se altri studi potessero replicare questi risultati, quanti si prendono cura di queste persone saprebbero che la minore frequenza delle reazioni agli stimoli positivi potrebbe indicare un calo del loro benessere soggettivo.

Abstract: Lo scopo del presente studio era quello di esaminare la relazione tra l'uso di segni da parte del personale di supporto ed adulti con disabilità intellettiva che hanno avuto esperienza con l'utilizzo di questi. In particolare, si è cercato di valutare se questi adulti erano più inclini a utilizzare i segni quando il personale di supporto li utilizzava o imitavano i segni. Le conversazioni tra 24 clienti e il loro personale di supporto sono state filmate e trascritte. Si sono prese in c ...; [Read more...] Lo scopo del presente studio era quello di esaminare la relazione tra l'uso di segni da parte del personale di supporto ed adulti con disabilità intellettiva che hanno avuto esperienza con l'utilizzo di questi. In particolare, si è cercato di valutare se questi adulti erano più inclini a utilizzare i segni quando il personale di supporto li utilizzava o imitavano i segni. Le conversazioni tra 24 clienti e il loro personale di supporto sono state filmate e trascritte. Si sono prese in considerazione le modalità di comunicazione (parlata o segni) e il tipo di risposta con i segni (ossia, imitazione, ripetizione o nuova), mentre le osservazioni degli adulti sono state codificate per la modalità di comunicazione e la novità (nuova o non nuova). I risultati hanno indicato un'associazione moderata tra la modalità di comunicazione dei partner e dei clienti. Inoltre, le relazioni dei partner che contengono nuovi segni sono state associate con segni noti e ripetitivi, mentre le imitazioni e le ripetizioni dei segni da parte dei partner sono state più spesso seguite da quelli nuovi. Questi risultati suggeriscono che un input bilanciato di segni che includa nuovi elementi lessicali e imitazioni/ripetizioni di segni può aiutare a facilitare la produzione e il mantenimento dei segnali.

Abstract: La narrazione multisensoriale è stata sviluppata per includere le persone con Pluridisabilità psicosensoriale nella cultura narrativa. Al fine di aumentare l'attenzione degli ascoltatori, queste storie sono individualizzate e utilizzano più stimoli sensoriali per accompagnare il testo narrato. Al fine di determinare il valore di questa tecnica, questo studio ha voluto valutare l'attenzione degli ascoltatori a due condizioni: libri multisensoriali e testi di lettura. Utilizzando il conf ...; [Read more...] La narrazione multisensoriale è stata sviluppata per includere le persone con Pluridisabilità psicosensoriale nella cultura narrativa. Al fine di aumentare l'attenzione degli ascoltatori, queste storie sono individualizzate e utilizzano più stimoli sensoriali per accompagnare il testo narrato. Al fine di determinare il valore di questa tecnica, questo studio ha voluto valutare l'attenzione degli ascoltatori a due condizioni: libri multisensoriali e testi di lettura. Utilizzando il confronto con un gruppo di controllo sono stati letti 10 volte dei racconti nel corso di un periodo di 5 settimane. Le sessioni di 1, 5 e 10 minuti di narrazione sono state videoregistrate in entrambi i gruppi e un valutatore esterno qualificato ha rilevato la percentuale di attenzione rivolta al racconto e/o agli stimoli. L'attenzione rivolta al testo e/o agli stimoli è risultata significativamente superiore nel gruppo con narrazione multisensoriale rispetto al gruppo di confronto. Nessuna differenza significativa tra i due gruppi è stata trovata nella attenzione rivolta al narratore. Per le storie multisensoriali è stata osservata più attenzione durante la quinta sessione di lettura, mentre per le storie normali, la stessa sessione ha ottenuto minor attenzione dall'ascoltatore. Le persone con disabilità intellettiva grave mettono maggior attenzione al testo e/o agli stimoli nella modalità multisensoriale rispetto alla normale narrazione e questo potrebbe permettere alle persone con pluriminorazione di comprendere una storia e di essere inclusi nella cultura narrativa.

Abstract: Sia le persone con disabilità intellettiva che il personale possono essere più inclini a utilizzare i segni manuali durante le attività formali che informali. Inoltre, l'uso del segno da parte di persone con deficit intellettivo e da parte del personale è correlato positivamente. Non è chiaro se il tipo di attività e l'uso del segno del personale interagiscono mentre praticano l'uso del segno conindividui con deficit. Attraverso la codifica a intervallo parziale non continuo, si è osse ...; [Read more...] Sia le persone con disabilità intellettiva che il personale possono essere più inclini a utilizzare i segni manuali durante le attività formali che informali. Inoltre, l'uso del segno da parte di persone con deficit intellettivo e da parte del personale è correlato positivamente. Non è chiaro se il tipo di attività e l'uso del segno del personale interagiscono mentre praticano l'uso del segno conindividui con deficit. Attraverso la codifica a intervallo parziale non continuo, si è osservata la frequenza dell'uso del segno manuale negli adulti con deficit intellettivo durante attività comunicative, attività non comunicative e pasti in quattro scuole speciali e centri per 4 giorni. Utilizzando l'analisi loglineare e le associazioni parziali, si è misurato il modo in cui l'uso del segno variava in base all'attività tra gli utenti e il personale. Quando lo staff utilizzava segni, gli utentii non variavano ila comunicazione spontanea tra i tipi di attività. Quando il personale non utilizzava i segni, appariva un'influenza differenziale in base al tipo di attività: ierano significativamente più propensi ad astenersi dall'utilizzare segnali durante i pasti e le attività di svago o lavoro occupazionale (dall'84% all'89% delle volte ) rispetto alle attività comunicative come sessioni con gesti (65% delle volte). La riluttanza dello staff nell'uso del modellare il segno sembra ostacolare l'implementazione del gesto da parte delle persone con deficit intellettivo. Gli studi futuri dovrebbero tenere conto dei vari livelli di utilizzo dei segni ed aumentare le funzioni pragmatiche di utilizzo dei segni da parte degli utenti.

Abstract: Il presente studio si è concentrato sulle componenti oggettive della qualità della vita (QOL) delle persone con disabilità multiple profonde (PMD). Più specificamente, abbiamo mirato a valutare le diverse dimensioni della QOL delle persone con PMD e indagare l'associazione tra la loro QOL e diverse aree personali (età, sesso, capacità intellettive, limitazioni motorie, limitazioni sensoriali, stato di salute fisica e mentale) nonché impostare le caratteristiche (ubicazione della strutt ...; [Read more...] Il presente studio si è concentrato sulle componenti oggettive della qualità della vita (QOL) delle persone con disabilità multiple profonde (PMD). Più specificamente, abbiamo mirato a valutare le diverse dimensioni della QOL delle persone con PMD e indagare l'associazione tra la loro QOL e diverse aree personali (età, sesso, capacità intellettive, limitazioni motorie, limitazioni sensoriali, stato di salute fisica e mentale) nonché impostare le caratteristiche (ubicazione della struttura, tipo di struttura, dimensione della struttura, dimensione del gruppo, composizione del gruppo, livello del personale e rotazione del personale). Come misura della QOL delle persone con PMD abbiamo utilizzato il QOL-PMD, un questionario che abbiamo sviluppato appositamente per questo scopo. Per misurare le caratteristiche personali e di setting abbiamo utilizzato anche un questionario auto-compilatoato. Sono state selezionate quarantanove persone con PMD. Per ciascuna di queste persone sono stati scelti tre informatori che hanno compilato ciascuno il QOL-PMD. Per tenere conto della natura raggruppata dei dati, i dati sono stati analizzati mediante modelli misti. Le caratteristiche relative alla condizione medica della persona con PMD si sono risultate più fortemente associate ai punteggi QOL-PMD. Altre caratteristiche personali come età, sesso, limitazioni motorie e sensoriali non hanno avuto un effetto significativo sui punteggi QOLPMD. Per quanto riguarda le caratteristiche dell'ambiente, l'ubicazione dell'ambiente e il livello di personale si sono rivelati avere un effetto significativo sui punteggi QOL-PMD.

Abstract: Le teorie dell'apprendimento e dell'impegno nelle persone con profonda disabilità intellettiva e pluriminorazione sono essenziali come base per indagini empiriche sull'efficacia o meno di interventi educativi e di altro tipo. In questo documento, un'analisi descrittiva selezionata di dati osservativi sulle esperienze sociali e comunicative di un campione di otto studenti di scuola di età tra 5 e 13 anni con profonda disabilità intellettiva e pluriminorazione. La frequenza osservata di ...; [Read more...] Le teorie dell'apprendimento e dell'impegno nelle persone con profonda disabilità intellettiva e pluriminorazione sono essenziali come base per indagini empiriche sull'efficacia o meno di interventi educativi e di altro tipo. In questo documento, un'analisi descrittiva selezionata di dati osservativi sulle esperienze sociali e comunicative di un campione di otto studenti di scuola di età tra 5 e 13 anni con profonda disabilità intellettiva e pluriminorazione. La frequenza osservata di vari aspetti sociocomunicativi ha permesso di delineare i fenomeni e le relazioni potenziali tra i gruppi sociali e gli indicatori di comunicazione in due tipi di contesti scolastici. Questi risultati illustrano una discussione conclusiva delle prospettive teoriche sulla natura degli input e delle risposte indicative dell'apprendimento in questa popolazione di individui con bisogni di supporto elevati e complessi.

Abstract: Recentemente gli autori hanno realizzato uno strumento in grado di valutare la qualità della vita delle persone pluriminorate gravi. Questo articolo riporta i dati ottenuti da una prima validazione statistica per analizzare la struttura interna e l'utilità del questionario. Per questo sono stati coinvolti 45 esperti del nord Europa chiedendo loro una indagine quantitativa e qualitativa. I dati ottenuti hanno messo in risalto la validità del QOL sulla popolazione considerata.

Abstract: L'articolo riporta i dati di una ricerca che ha confrontato quanto emerso sul comportamento da genitori di 94 bambini con deficit visivo e uditivo con la popolazione normodotata. In generale non sono emerse problematiche comportamentali particolari nei bambini con deficit sensoriali, anche se i livelli di rischio per problemi nella sfera sociale e nei comportamenti devianti sono più elevati. L'integrazione nella scuola normale sembra rappresentare un ottimo intervento per abbassare i l ...; [Read more...] L'articolo riporta i dati di una ricerca che ha confrontato quanto emerso sul comportamento da genitori di 94 bambini con deficit visivo e uditivo con la popolazione normodotata. In generale non sono emerse problematiche comportamentali particolari nei bambini con deficit sensoriali, anche se i livelli di rischio per problemi nella sfera sociale e nei comportamenti devianti sono più elevati. L'integrazione nella scuola normale sembra rappresentare un ottimo intervento per abbassare i livelli di questo rischio.

Abstract: Gli autori hanno voluto conoscere quale aspettativa influenzasse un genitore nella scelta di ricoverare il proprio figlio in strutture residenziali; quale alternativa avesse scartato o esperimentato prima e come valutasse la scelta fatta. Sono state intervistate 15 famiglie con bambini ricoverati a sei anni di età. I risultati ottenuti hanno evidenziato che la scelta è il frutto dell'equilibrio degli interessi di tutti i familiari. Nessuna famiglia ha mostrato di ripensare alla scelta ...; [Read more...] Gli autori hanno voluto conoscere quale aspettativa influenzasse un genitore nella scelta di ricoverare il proprio figlio in strutture residenziali; quale alternativa avesse scartato o esperimentato prima e come valutasse la scelta fatta. Sono state intervistate 15 famiglie con bambini ricoverati a sei anni di età. I risultati ottenuti hanno evidenziato che la scelta è il frutto dell'equilibrio degli interessi di tutti i familiari. Nessuna famiglia ha mostrato di ripensare alla scelta fatta ed alcune hanno lamentato l'assenza di servizi specifici che li potessero seguire e rispondere al bisogno.

Abstract: In questo articolo viene descritto lo sviluppo di una lista di fenotipi utili a identificare le persone con la sindrome dell'X fragile. Questa lista, composta di 28 item (7 riguardanti le caratteristiche fisiche e 21 quelle comportamentali), permette una agevole diagnosi della sindrome in questione, presentandosi come uno strumento valido e affidabile.

Abstract: Per quanto l'osservazione diretta sia un ottimo strumento per rilevare i bisogni e le abilità presenti nella persona pluriminorata con deficit intelelttivo grave, questa metodologia presenta comunque alcuni limiti. Gli autori si sono proposti di valutare come le condizioni fisiologiche possono aiutare a confermare le osservazioni sullo stato di vigilanza. Sono stati presi in considerazione cinque parametri fisologici e confrontati con l'esservazione di video su tre casi con pluriminora ...; [Read more...] Per quanto l'osservazione diretta sia un ottimo strumento per rilevare i bisogni e le abilità presenti nella persona pluriminorata con deficit intelelttivo grave, questa metodologia presenta comunque alcuni limiti. Gli autori si sono proposti di valutare come le condizioni fisiologiche possono aiutare a confermare le osservazioni sullo stato di vigilanza. Sono stati presi in considerazione cinque parametri fisologici e confrontati con l'esservazione di video su tre casi con pluriminorazione e deficit intellettivo grave. Dal momento che i risultati ottenuti sono del tutto simili a quanto rilevato in studi sulla popolazione in generale, gli autori concludono che i parametri fisiologici in oggetto possono essere utilizzati a pieno titolo per valutare lo stato di vigilanza di questi soggetti. Non si nasconde la necessità di ulteriori studi per approfondire alcuni aspetti e rispondere ai dubbi emersi.

Abstract: Gli autori hanno adattato un programma di ricordo narrativo a vantaggio di soggetti anziani con ritardo mentale medio. Le ricerche in questo campo indicano che il ricordo ha effetti positivi nell'anziano e migliora il suo benessere. Il programma, condotto in diverse fasi videoregistrate, si è dimostrato efficace e utile a fini terapeutici con questa popolazione.

Abstract: Le persone con deficit intellettivo presentano spesso anche disturbi di tipo psichiatrico che restano difficili da diagnosticare precocemente. Gli autori hanno voluto verificare la consistenza interna del Mini PAS-ADD, uno strumento di valutazione realizzato proprio a questo scopo. Sono stati valutati 377 casi e uno specifico campione clinico di 99 soggetti. La versione olandese di questo test ha dato indicazioni di moderata consistenza interna e l'analisi fattoriale ha confermato il c ...; [Read more...] Le persone con deficit intellettivo presentano spesso anche disturbi di tipo psichiatrico che restano difficili da diagnosticare precocemente. Gli autori hanno voluto verificare la consistenza interna del Mini PAS-ADD, uno strumento di valutazione realizzato proprio a questo scopo. Sono stati valutati 377 casi e uno specifico campione clinico di 99 soggetti. La versione olandese di questo test ha dato indicazioni di moderata consistenza interna e l'analisi fattoriale ha confermato il costrutto della scala. Lo studio conferma la validità dell'utilizzo di questo test per una valutazione iniziale di presenza di disturbi mentali nei soggetti con deficit intellettivo.

Abstract: A causa di una carenza di validi strumenti di misurare la QOL (La qualità della vita)delle persone con profonda disabilità multiple (PMD), è stato sviluppato il QOL-PMD. Nel presente studio, sono state esaminate le possibilità di riduzione dell'Item, come pure le proprietà psicometriche del questionario. Un centinaio e quarantasette informatori di persone con PMD hanno partecipato allo studio. Cinquanta elementi sono stati rimossi dal questionario sulla base di criteri predefiniti. I r ...; [Read more...] A causa di una carenza di validi strumenti di misurare la QOL (La qualità della vita)delle persone con profonda disabilità multiple (PMD), è stato sviluppato il QOL-PMD. Nel presente studio, sono state esaminate le possibilità di riduzione dell'Item, come pure le proprietà psicometriche del questionario. Un centinaio e quarantasette informatori di persone con PMD hanno partecipato allo studio. Cinquanta elementi sono stati rimossi dal questionario sulla base di criteri predefiniti. I risultati di questa analisi preliminare delle proprietà psicometriche della QOL-PMD sono incoraggianti, ma è giustificata ulteriore convalida della misurazione.

Abstract: L'aggressività verbale è un comportamento comune nelle persone autistiche e, dal momento che ha effetti negativi per le relazioni sociali della persona, diventa importante saper gestire questo problema. Gli autori hanno condotto una meta-analisi su esperimenti a caso singolo che hanno preso in considerazione gli interventi psicosociali approntati per diminuire questo comportamento in persone autistiche. Sono stati considerati 72 studi ed è emerso che la maggior parte di loro sono risul ...; [Read more...] L'aggressività verbale è un comportamento comune nelle persone autistiche e, dal momento che ha effetti negativi per le relazioni sociali della persona, diventa importante saper gestire questo problema. Gli autori hanno condotto una meta-analisi su esperimenti a caso singolo che hanno preso in considerazione gli interventi psicosociali approntati per diminuire questo comportamento in persone autistiche. Sono stati considerati 72 studi ed è emerso che la maggior parte di loro sono risultati validi. In particolare sono risultati più efficaci gli interventi che miravano a ridurre il comportamento e quelli che prevedevano l'analisi dell'antecedente e della conseguenza (analisi funzionale). Età, genere, condizioni di intervento, anno di pubblicazione e qualità della ricerca non hanno mostrato significatività sull'esito dell'intervento.

Abstract: Gli autori si sono prefissi di testare come gli effetti delle continue richieste derivate da una disabilità incidessero nella qualità della vita degli adolescenti in modo diverso a seconda della resilienza e della qualità e quantità dei sostegni sociali disponibili per l'adolescente e la sua famiglia. Per questo è stato chiesto a 132 genitori e a 111 adolescenti di compilare un questionario per rilevare la quantità delle richieste, i supporti sociali, la resilienza e la quallità della ...; [Read more...] Gli autori si sono prefissi di testare come gli effetti delle continue richieste derivate da una disabilità incidessero nella qualità della vita degli adolescenti in modo diverso a seconda della resilienza e della qualità e quantità dei sostegni sociali disponibili per l'adolescente e la sua famiglia. Per questo è stato chiesto a 132 genitori e a 111 adolescenti di compilare un questionario per rilevare la quantità delle richieste, i supporti sociali, la resilienza e la quallità della vita. I dati raccolti hanno indicato che l'impatto con la disabilità sulla qualità della vita di fratelli e sorelle adolescenti risente della resilienza dei genitori, della qualità dei supporti sociali disponibili e solo in parte dalle capacità di adattamento degli adolescenti disabili.