Abstract: La Discalculia Evolutiva (DE) riguarda una percentuale di popolazione scolastica che varia dal 1,3% al 10% e, dunque, è un disturbo specifico dell’apprendimento che impatta notevolmente sul contesto scolastico. Oltre alle difficoltà legate all’area del senso del numero e ai sistemi del numero e del calcolo, gli studi presenti in letteratura riportano un elevato coinvolgimento della memoria di lavoro verbale (MDL) nei compiti aritmetici. La comunità scientifica invita clinici, terapeuti ...; [Read more...]
La Discalculia Evolutiva (DE) riguarda una percentuale di popolazione scolastica che varia dal 1,3% al 10% e, dunque, è un disturbo specifico dell’apprendimento che impatta notevolmente sul contesto scolastico. Oltre alle difficoltà legate all’area del senso del numero e ai sistemi del numero e del calcolo, gli studi presenti in letteratura riportano un elevato coinvolgimento della memoria di lavoro verbale (MDL) nei compiti aritmetici. La comunità scientifica invita clinici, terapeuti e ricercatori a promuovere prassi cliniche e ricerche per chiarire l’efficacia di interventi, anche di tipo multicomponenziale. L’obiettivo del presente progetto è descrivere un piano di intervento sulle abilità numeriche con attività che richiedano un alto coinvolgimento della memoria di lavoro verbale (MDL) su due bambini, frequentanti la quarta classe primaria, con difficoltà aritmetiche e scadenti abilità di memoria di lavoro, illustrando una metodologia d’intervento, proposte operative e riflessioni alla luce dei cambiamenti tra le fasi pre e post intervento. Dai risultati alla BDE-2 emergono dei miglioramenti sul senso del numero e sul sistema del numero, ma permangono criticità nei processi di calcolo e nell’automatizzazione dei fatti aritmetici. Sono osservabili lievi progressi anche in alcuni compiti di MDL: nel caso A emergono migliori capacità di MDL verbale e del sistema esecutivo centrale mentre per il caso B si registra un incremento della capienza del sistema di MDL con materiale numerico. L’osservazione delle prestazioni di uno dei due bambini al follow-up effettuato a sei mesi di distanza dall’interruzione del trattamento, informa sul mantenimento dei risultati.