Abstract: Il linguaggio, nel mondo dei numeri, ha un ruolo fondamentale per permettere di organizzare e dare ordine a tutte le situazioni che ci mettono a confronto con le quantità: ben prima di contare, recitare la filastrocca delle tabelline o leggere i numeri, i bambini usano il linguaggio per descrivere le numerosità del mondo che frequentano. I modelli evolutivi dell'elaborazione numerica e del calcolo individuano tre principali ordini di fattori alla base dell'apprendimento matematico: una ...; [Read more...]
Il linguaggio, nel mondo dei numeri, ha un ruolo fondamentale per permettere di organizzare e dare ordine a tutte le situazioni che ci mettono a confronto con le quantità: ben prima di contare, recitare la filastrocca delle tabelline o leggere i numeri, i bambini usano il linguaggio per descrivere le numerosità del mondo che frequentano. I modelli evolutivi dell'elaborazione numerica e del calcolo individuano tre principali ordini di fattori alla base dell'apprendimento matematico: una componente innata, una componente linguistica e una componente visuo-spaziale. Nei bambini fino a 5 anni viene identificata anche una componente motoria, che progressivamente viene abbandonata quando gli apprendimenti sono formalizzati attraverso l'insegnamento. Dalla conoscenza delle traiettorie di sviluppo della competenza e degli elementi specifici che la favoriscono scaturisce la concreta possibilità di proporre attività mirate al potenziamento delle abilità aritmetiche precoci.
Abstract: In questo articolo, le autrici prendono in esame la Legge 170/2020 a oltre dieci anni di distanza sottolineando il moltiplicarsi delle attività di screening, in virtù della cui diffusione si è resa indispensabile una mozione di consenso circa quali siano gli indici predittivi precoci più adatti all’individuazione dei soggetti a rischio, quale sia la fascia temporale più idonea all’individuazione precoce e quale sia la forza delle evidenze scientifiche che potrebbe guidare tale mozione ...; [Read more...]
In questo articolo, le autrici prendono in esame la Legge 170/2020 a oltre dieci anni di distanza sottolineando il moltiplicarsi delle attività di screening, in virtù della cui diffusione si è resa indispensabile una mozione di consenso circa quali siano gli indici predittivi precoci più adatti all’individuazione dei soggetti a rischio, quale sia la fascia temporale più idonea all’individuazione precoce e quale sia la forza delle evidenze scientifiche che potrebbe guidare tale mozione di consenso. Da questa esigenza è stato formulato il primo dei quesiti clinici della nuova Consensus Conference per la gestione dei disturbi specifici dell’apprendimento: vengono qui presi in esame le novità rispetto alle precedenti Consensus Conference e linee guida, il metodo e le indicazioni cliniche.
Abstract: La discalculia evolutiva è rimasta a lungo una categoria poco definita rispetto ai criteri e alle procedure per identificarla. La stessa terminologia usata per descrivere tale condizione di difficoltà ha sofferto, e tuttora patisce, una notevole eterogeneità che inevitabilmente non ha giovato alla ricerca e alla costruzione di un linguaggio condiviso. A differenza delle precedenti Consensus Conference, dove il tema della discalculia ha fatto riferimento a un limitato corpo di studi, fo ...; [Read more...]
La discalculia evolutiva è rimasta a lungo una categoria poco definita rispetto ai criteri e alle procedure per identificarla. La stessa terminologia usata per descrivere tale condizione di difficoltà ha sofferto, e tuttora patisce, una notevole eterogeneità che inevitabilmente non ha giovato alla ricerca e alla costruzione di un linguaggio condiviso. A differenza delle precedenti Consensus Conference, dove il tema della discalculia ha fatto riferimento a un limitato corpo di studi, fondando parte delle considerazioni più sul parere di esperti che su dati di ricerca, la recente Linea Guida DSA 2022 ha potuto godere del contributo di numerosi lavori specifici, grazie al progressivo interesse sorto intorno alle difficoltà di apprendimento matematico. Nell’articolo vengono presi in esame il quesito clinico 3 (“Il riconoscimento di quantità simboliche e non-simboliche e le funzioni esecutive sono deficitarie in bambini con disturbo specifico del calcolo?”) e 4 (“Quali competenze matematiche e quali processi cognitivi devono risultare deficitari per porre diagnosi e per descrivere il profilo funzionale in bambini e ragazzi in età scolare con disturbo specifico del calcolo?”).