Abstract: Nel lavoro è descritto un nuovo strumento per la valutazione dell'autoprestazione denominato Mi presento. La definizione dell'autoprestazione, proposta per la costruzione della scala, articola il costrutto in cinque dimensioni o fattori interrelati e una scala di desiderabilità sociale. Lo studio presentato ha valutato l'attendibilità e la validità della scala in un campione composto da adolescenti. La scala MPr dimostra inoltre un'adeguata attendibilità interna e una buona validità co ...; [Read more...]
Nel lavoro è descritto un nuovo strumento per la valutazione dell'autoprestazione denominato Mi presento. La definizione dell'autoprestazione, proposta per la costruzione della scala, articola il costrutto in cinque dimensioni o fattori interrelati e una scala di desiderabilità sociale. Lo studio presentato ha valutato l'attendibilità e la validità della scala in un campione composto da adolescenti. La scala MPr dimostra inoltre un'adeguata attendibilità interna e una buona validità concorrente con la traduzione italiana della scala a 13 item della Revised Self-monitoring Scale (R-SMS), lo strumento maggiormente utilizzato finora per la valutazione dell'automonitoraggio, e con l'Offer self-image Questionnaire. Sono presentati i test, i metodi e i risultati della ricerca.
Abstract: Il Programma per l'Educazione e l'Arricchimento delle Abilità Relazionali (PEERS®) è un programma di formazione alle abilità sociali per adolescenti autistici e per coloro che si trovano ad affrontare sfide sociali. La sua efficacia è stata dimostrata in tutto il mondo, anche in Italia. Sebbene gli interventi di richiamo siano una strategia potenzialmente valida per mantenere i miglioramenti nel tempo, al momento non esistono ricerche sull'efficacia di fornire sessioni di richiamo del ...; [Read more...]
Il Programma per l'Educazione e l'Arricchimento delle Abilità Relazionali (PEERS®) è un programma di formazione alle abilità sociali per adolescenti autistici e per coloro che si trovano ad affrontare sfide sociali. La sua efficacia è stata dimostrata in tutto il mondo, anche in Italia. Sebbene gli interventi di richiamo siano una strategia potenzialmente valida per mantenere i miglioramenti nel tempo, al momento non esistono ricerche sull'efficacia di fornire sessioni di richiamo del PEERS® dopo il trattamento tradizionale. Questo studio si propone di valutare l'efficacia delle sessioni di richiamo del PEERS® in un campione che aveva precedentemente partecipato al programma tradizionale PEERS® Adolescenti. È stato condotto uno studio longitudinale non randomizzato che ha coinvolto 21 adolescenti autistici, suddivisi in un gruppo di trattamento sottoposto a sessioni di PEERS® Booster e in un gruppo di controllo non sottoposto a tale trattamento. Lo studio ha valutato gli esiti primari (abilità sociali) e secondari (co-occorrenze, funzioni esecutive) in due momenti (pre e post-trattamento). Non sono state riscontrate differenze significative tra i gruppi sulle misure basali e sugli esiti primari. Tuttavia, sono state riscontrate differenze significative tra i gruppi prima e dopo il trattamento per quanto riguarda i risultati primari (consapevolezza sociale e comunicazione sociale) e secondari (problemi di esternalizzazione). L'efficacia delle sessioni di richiamo del PEERS® è promettente e sono state discusse anche le implicazioni cliniche.
Abstract: Il fenomeno del burnout è particolarmente attinente alle così dette professioni di aiuto, in modo particolare nel campo sociosanitario. Si tratta di professioni che coinvolgono le persone a livello emotivo perché sono quotidianamente in contatto con le difficoltà e la sofferenza di quanti si rivolgono a loro. Gli autori hanno voluto valutare il valore della professione come variabile dipendente nel livello di burnout manifestato in medici, infermieri, psicologi e terapisti. Utilizzando ...; [Read more...]
Il fenomeno del burnout è particolarmente attinente alle così dette professioni di aiuto, in modo particolare nel campo sociosanitario. Si tratta di professioni che coinvolgono le persone a livello emotivo perché sono quotidianamente in contatto con le difficoltà e la sofferenza di quanti si rivolgono a loro. Gli autori hanno voluto valutare il valore della professione come variabile dipendente nel livello di burnout manifestato in medici, infermieri, psicologi e terapisti. Utilizzando la MBI su 481 professionisti che componevano il campione è stato possibile verificare la diretta correlazione tra burnout e le professioni considerate, che non incide il genere, ma il periodo di anzianità professionale e che il contratto più diretto con l'utente e alcune caratteristiche della personalità espongono maggiormente a questa sindrome.