Abstract: La manipolazione meccanica o manuale degli alimenti (manipolazione della consistenza) può influenzare il consumo di alimenti per i bambini con difficoltà di alimentazione. I processi (ad esempio, utilizzando un miscelatore, mescolando oggetti alimentari con una forchetta, l'aggiunta di acqua) utilizzati per modificare la struttura non sempre producono una viscosità costante. Le differenze possono essere dovute a diversi liquidi aggiunti per modificare la consistenza e il contenuto liqu ...; [Read more...]
La manipolazione meccanica o manuale degli alimenti (manipolazione della consistenza) può influenzare il consumo di alimenti per i bambini con difficoltà di alimentazione. I processi (ad esempio, utilizzando un miscelatore, mescolando oggetti alimentari con una forchetta, l'aggiunta di acqua) utilizzati per modificare la struttura non sempre producono una viscosità costante. Le differenze possono essere dovute a diversi liquidi aggiunti per modificare la consistenza e il contenuto liquido del cibo. La preferenza di un individuo per gli alimenti influenza anche l'accettazione del cibo. Nello studio in corso abbiamo condotto una valutazione della viscosità alimentare per determinare l'effetto sull'accettazione del boccone con la chiusura del labbro sul cucchiaio per un alimento molto o poco preferito ad alta, media e bassa viscosità. I risultati hanno indicato che anche la preferenza che la viscosità dell'alimento ha influenzato l'accettazione del boccone con la chiusura del labbro. I risultati suggeriscono che la viscosità della struttura manipolata è una variabile da considerare nel consumo di alimenti preferiti e non preferiti per individui con difficoltà di alimentazione.
Abstract: Il deficit intellettivo si associa spesso a disturbi di carattere psichiatrico ed a problemi comportamentali. L'autismo ed altre psicopatologie si presentano spesso in questa popolazione e i profili comportamentali della depressione possono agevolare la diagnosi di questi disturbi ai professionisti coinvolti. Gli autori presentano una ricerca condotta su 332 adulti con deficit intellettivo dalla quale hanno rilevato l'associazione significativa tra sintomi depressivi e autismo. Il comp ...; [Read more...]
Il deficit intellettivo si associa spesso a disturbi di carattere psichiatrico ed a problemi comportamentali. L'autismo ed altre psicopatologie si presentano spesso in questa popolazione e i profili comportamentali della depressione possono agevolare la diagnosi di questi disturbi ai professionisti coinvolti. Gli autori presentano una ricerca condotta su 332 adulti con deficit intellettivo dalla quale hanno rilevato l'associazione significativa tra sintomi depressivi e autismo. Il comportamento aggressivo e stereotipato è risultato predittivo di tutte le condizioni, mentre l'autolesionismo è presente soprattutto nell'autismo. Si può concludere che il disturbo depressivo è abbastanza frequente nei soggetti con disabilità intellettiva che presentano comportamenti aggressivi.
Abstract: I problemi di comunicazione con i genitori sono spesso all'origine di interventi clinici precoci nei bambini. Gli autori hanno voluto valutare quale relazione ci fosse tra questi interventi e la diagnosi di tratto autistico. Sono stati considerati 3173 bambini con disturbo evolutivo utilizzando la Battelle Developmental Inventory e la Baby and Infant Screen for children with autism trait (BISCUIT). Sono state riscontrate corrispondenze significative tra il disturbo della comunicazione ...; [Read more...]
I problemi di comunicazione con i genitori sono spesso all'origine di interventi clinici precoci nei bambini. Gli autori hanno voluto valutare quale relazione ci fosse tra questi interventi e la diagnosi di tratto autistico. Sono stati considerati 3173 bambini con disturbo evolutivo utilizzando la Battelle Developmental Inventory e la Baby and Infant Screen for children with autism trait (BISCUIT). Sono state riscontrate corrispondenze significative tra il disturbo della comunicazione e il genere, con il quoziente intellettivo e con gli indicatori del tratto autistico. In conclusione la popolazione con disturbo della comunicazione è eterogenea e non è consentito associare automaticamente questo disturbo alla diagnosi di autismo.