Abstract: Gli autori hanno voluto approfondire alcuni aspetti dell'interesse esclusivo mostrato da un bambino con autismo (automobili) inserendolo all'interno di testi per la comprensione della lettura. I testi sono stati modificati inserendo le auto e sono stati confrontati gli esiti con la condizione di testo non alterato (stessa storia senza auto inserite). Le variabili dipendenti erano risposte alle domande di comprensione della lettura e al numero di parole pronunciate durante una esposizio ...; [Read more...]
Gli autori hanno voluto approfondire alcuni aspetti dell'interesse esclusivo mostrato da un bambino con autismo (automobili) inserendolo all'interno di testi per la comprensione della lettura. I testi sono stati modificati inserendo le auto e sono stati confrontati gli esiti con la condizione di testo non alterato (stessa storia senza auto inserite). Le variabili dipendenti erano risposte alle domande di comprensione della lettura e al numero di parole pronunciate durante una esposizione orale. Il livello di lettura, le routine di istruzioni e il terapeuta sono state mantenuti costanti mentre le condizioni venivano alternate casualmente. I dati ottenuti suggeriscono che la comprensione della lettura fosse migliorata quando la storia includeva il tema d'interesse del bambino. Questi risultati preliminari suggeriscono che l'incorporazione dei temi d'interesse per studenti con disturbo dello spettro autistico all'interno delle letture può risultare in risposte più accurate alle domande di comprensione della lettura e alla ripetizione orale più dettagliata. Questi risultati sono discussi in termini di indicazioni potenziali per la ricerca futura.
Abstract: Si è voluta valutare l'efficacia di un intervento che insegnava ad emettere richieste in grado di influire positivamente sulle cause antecedenti dei comportamenti problematici esibiti da tre giovani con deficit evolutivo. Attraverso l'analisi funzionale erano stati individuati degli oggetti (minicomputer, iPad e lavagnetta Magna Doodle) per il cui ottenimento venivano attivati (funzione di rinforzo) alcuni comportamenti aggressivi. Gli autori hanno rializzato un programma con sessioni ...; [Read more...]
Si è voluta valutare l'efficacia di un intervento che insegnava ad emettere richieste in grado di influire positivamente sulle cause antecedenti dei comportamenti problematici esibiti da tre giovani con deficit evolutivo. Attraverso l'analisi funzionale erano stati individuati degli oggetti (minicomputer, iPad e lavagnetta Magna Doodle) per il cui ottenimento venivano attivati (funzione di rinforzo) alcuni comportamenti aggressivi. Gli autori hanno rializzato un programma con sessioni che richiedevano l'emissione dela richiesta oppure no. Mettendo a confronto i risultati si è potuto accertare che l'intervento sugli antecedenti con la richiesta, (posso avere ...?) ha permesso di diminuire i comportamenti problematici in tutti e tre i soggetti.