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Abstract: L'articolo analizza come l'elemento cognitivo possa incidere nel gioco intenzionale o spontaneo in ragazzi autistici. Partendo da alcune considerazioni teoriche diverse, hanno esaminato 28 adolescenti e bambini diagnosticati autistici e hanno potuto rilevare la carenza nelle abilità del gioco intenzionale e di alcune abilità cognitive indispensabili per lo sviluppo di queste competenze.

Abstract: La percezione visiva può essere un prerequisito evolutivo per diversi tipi di conoscenze sociali e sembra che la capacità visiva di cogliere informazioni ambientali attraverso il movimento si sviluppi precocemente. I bambini autistici presentano diversi deficit nelle abilità sociali e gli autori ipotizzano che l'abilità visiva di cogliere il movimento possa differenziarsi dalla norma. Per questo hanno esaminato 23 bambini autistici e altri di controllo in relazione alla capacità di cog ...; [Read more...] La percezione visiva può essere un prerequisito evolutivo per diversi tipi di conoscenze sociali e sembra che la capacità visiva di cogliere informazioni ambientali attraverso il movimento si sviluppi precocemente. I bambini autistici presentano diversi deficit nelle abilità sociali e gli autori ipotizzano che l'abilità visiva di cogliere il movimento possa differenziarsi dalla norma. Per questo hanno esaminato 23 bambini autistici e altri di controllo in relazione alla capacità di cogliere animazioni in due cerchi visualizzati sullo schermo. Inizialmente i bambini in esame hanno mostrato difficoltà a cogliere il movimento degli oggetti, ma hanno presto raggiunto il livello dei coetanei. I dati vengono discussi in relazione alla teoria di orientamento sociale dell'autismo.

Abstract: Le persone autistico ad alto livello funzionale o quelle diagnosticate con sindrome di Asperger presentano deficit nei meccanismi del pensiero e gli autori hanno voluto valutare questo in un gruppo di adulti sottoponendoli ad un test nel quale dovevano elaborare informazioni acustiche.

Abstract: Quando le emozioni vengono rappresentate con espressioni facciali, le persone autistiche sembrano rispondere più alle modalità di esecuzione che non alla configurazione del volto in generale. Gli autori hanno voluto verificare come questi soggetti utilizzino questa strategia per percepire le emozioni.