Abstract: In questo studio si è voluto verificare se, come suggeriscono alcuni autori la rappresentazione dell’insonnia fornita dal paziente nel primo colloquio presenta una sistematica sovrastima dell’intensità della sintomatologia o se corrisponde ad altre forme di distorsione come previsto dalla teoria di Cacioppo. A tal fine sono state esaminate le cartelle cliniche di 120 pazienti insonni considerando le informazioni relative alle prime due settimane di valutazione. La valutazione retrospe ...; [Read more...]
In questo studio si è voluto verificare se, come suggeriscono alcuni autori la rappresentazione dell’insonnia fornita dal paziente nel primo colloquio presenta una sistematica sovrastima dell’intensità della sintomatologia o se corrisponde ad altre forme di distorsione come previsto dalla teoria di Cacioppo. A tal fine sono state esaminate le cartelle cliniche di 120 pazienti insonni considerando le informazioni relative alle prime due settimane di valutazione. La valutazione retrospettiva della presenza/assenza di difficoltà di addormentamento (DA), risvegli notturni frequenti (RNF), risvegli precoci (RP) è stata considerata indicativa della rappresentazione che il paziente ha della sua sintomatologia. Inoltre è stata rilevata la presenza e l’intensità di DA, RNF e RP nei 14 giorni successivi al primo colloquio come riportato dai pazienti nei diari del sonno. I risultati evidenziano che il paziente insonne presentata nel primo colloquio una rappresentazione sintomatologica incongruente con le manifestazioni del disturbo evidenziate dai diari. Questa incongruenza non è sempre una sistematica sovrastima ma varia in funzione del tipo di sintomo, delle caratteristiche con cui il sintomo si presenta e talvolta anche in funzione dell’età e del genere dei pazienti stessi.
Abstract: Tutte le attuali teorie sull’eziologia dell’insonnia riconoscono all’arousal un ruolo chiave sia come fattore predisponente, sia come fattore di mantenimento del disturbo. Nel sonno si fa riferimento a due forme di arousal: l’arousal fisiologico (autonomo e corticale) e l’arousal mentale (cognitivo ed emozionale). Gli studi classici hanno indagato in particolar modo il ruolo dell’arousal fisiologico, mentre le teorie più recenti si sono focalizzate sul ruolo dell’arousal cognitivo ed e ...; [Read more...]
Tutte le attuali teorie sull’eziologia dell’insonnia riconoscono all’arousal un ruolo chiave sia come fattore predisponente, sia come fattore di mantenimento del disturbo. Nel sonno si fa riferimento a due forme di arousal: l’arousal fisiologico (autonomo e corticale) e l’arousal mentale (cognitivo ed emozionale). Gli studi classici hanno indagato in particolar modo il ruolo dell’arousal fisiologico, mentre le teorie più recenti si sono focalizzate sul ruolo dell’arousal cognitivo ed emozionale, considerandoli come i principali fattori di mantenimento. Anche a livello clinico, infatti, la lamentela più frequentemente riportata dai pazienti è di fare esperienza di una elevata attività cognitiva nella fase di addormentamento, spesso associata a vissuti emotivi connotati negativamente. In questa rassegna è stato esaminato il ruolo attribuito all’arousal (autonomo, corticale, cognitivo ed emozionale) dalle teorie attuali sull’eziologia dell’insonnia e le evidenze empiriche di cui disponiamo a sostegno di tale ruolo.