Abstract: Obiettivo di questo lavoro è la presentazione di una prova di decisione ortografica per la valutazione dell'acquisizione del lessico ortografico e per accertare la presenza di dislessia superficiale in età evolutiva. La prova comporta la presentazione di coppie di stimoli formate da una parola e da una non parola ortograficamente simile, che può essere fonologicamente uguale (SCUOLA vs. SQUOLA) o diversa (PRETE vs. PRELE). Compito dei partecipanti è riconoscere la parola all'interno di ...; [Read more...]
Obiettivo di questo lavoro è la presentazione di una prova di decisione ortografica per la valutazione dell'acquisizione del lessico ortografico e per accertare la presenza di dislessia superficiale in età evolutiva. La prova comporta la presentazione di coppie di stimoli formate da una parola e da una non parola ortograficamente simile, che può essere fonologicamente uguale (SCUOLA vs. SQUOLA) o diversa (PRETE vs. PRELE). Compito dei partecipanti è riconoscere la parola all'interno di ogni coppia. Un gruppo di 361 bambini frequentanti la scuola primaria e secondaria di primo grado ha partecipato allo studio. I risultati hanno mostrato in tutte le classi una minore accuratezza in caso di distrattori pseudoomofoni, che può essere interpretata come una generale tendenza a privilegiare nei compiti di lettura la procedura sub-lessicale di conversione grafema-fonema. L'analisi degli errori è utile per l'identificazione della dislessia superficiale, definita come ritardo o deficit persistente nell'acquisizione e nell'uso del lessico ortografico.
Abstract: L'apprendimento della lettura e della scrittura è una delle prime acquisizioni che fa il bambino nei suoi primi anni di scuola. Le autrici propongono in questo articolo una metodologia per l'osservazione longitudinale degli apprendimenti e per la precoce individuazione delle difficoltà di lettura e di scrittura, così da avviare subito degli interventi di potenziamento con i bambini del primo biennio della scuola primaria. I disturbi specifici di lettura e di scrittura possono rendere d ...; [Read more...]
L'apprendimento della lettura e della scrittura è una delle prime acquisizioni che fa il bambino nei suoi primi anni di scuola. Le autrici propongono in questo articolo una metodologia per l'osservazione longitudinale degli apprendimenti e per la precoce individuazione delle difficoltà di lettura e di scrittura, così da avviare subito degli interventi di potenziamento con i bambini del primo biennio della scuola primaria. I disturbi specifici di lettura e di scrittura possono rendere difficoltoso il percorso di studi ed avere ripercussioni negative sulla vita e sul benessere psicosociale della persona. C'è da fare, prima di tutto, una distinzione tra difficoltà e disturbo di apprendimento. La prima riguarda una prestazione inferiore ai livelli attesi da parte dell'alunno per età o per scolarità; mentre il secondo, invece, implica la diagnosi, attraverso un procedimento clinico, che documenti un deficit significativo alla base delle problematiche dell'alunno. Tali disturbi sono persistenti nel tempo ed hanno una base neurobiologica; le difficoltà possono anche ridursi, fino a scomparire in seguito a degli opportuni interventi didattici e riabilitativi. La diagnosi di Disturbo specifico di Apprendimento di lettura (Dislessia) e di scrittura (Disortografia) può essere effettuata solo al termine della seconda classe della scuola primaria, anche se, occorre dire che, più è tardivo l'intervento, meno i risultati saranno efficaci. E' importante, perciò, riconoscere subito i primi segnali di rischio che possono rappresentare in alcuni casi l'inizio di un disturbo di apprendimento da parte del bambino.
Abstract: Numerose ricerche internazionali a carattere longitudinale sottolineano l'efficacia di in intervento precoce, attuato durante i primi anni di scuola elementare, per la riduzione a breve e al lungo temine delle difficoltà di lettura e scrittura e per lo sviluppo della personalità de bambino sul piano del senso di autostima e autoefficacia scolastica. Lo screening si rivela uno strumento idoneo poiché permette di valutare un ampio gruppo di soggetti in breve tempo con prove somministrabi ...; [Read more...]
Numerose ricerche internazionali a carattere longitudinale sottolineano l'efficacia di in intervento precoce, attuato durante i primi anni di scuola elementare, per la riduzione a breve e al lungo temine delle difficoltà di lettura e scrittura e per lo sviluppo della personalità de bambino sul piano del senso di autostima e autoefficacia scolastica. Lo screening si rivela uno strumento idoneo poiché permette di valutare un ampio gruppo di soggetti in breve tempo con prove somministrabili collettivamente e/o individualmente tese a misurare specifiche competenze. In questo lavoro si presenta un percorso rivolto ad alunni di seconda elementare che si inserisce in un più articolato programma di prevenzione per il primo ciclo elementare condotto negli anni 1998-2000.
Abstract: I risultati clinici e sperimentali sulla natura della dislessia evolutiva (DE) sono discordanti e ciò può riflettere sia la variabilità del disturbo nei termini di espressività clinica e di alterazioni del substrato neuromotorio, sia l'eterogeneità dei campioni di soggetti dislessici studiati. A questo proposito il nostro studio, effettuato su un campione di 65 bambini affetti da DE afferenti dal Centro Regionale per le Disabilità Linguistiche e cognitive dell'ASL di Bologna, si propon ...; [Read more...]
I risultati clinici e sperimentali sulla natura della dislessia evolutiva (DE) sono discordanti e ciò può riflettere sia la variabilità del disturbo nei termini di espressività clinica e di alterazioni del substrato neuromotorio, sia l'eterogeneità dei campioni di soggetti dislessici studiati. A questo proposito il nostro studio, effettuato su un campione di 65 bambini affetti da DE afferenti dal Centro Regionale per le Disabilità Linguistiche e cognitive dell'ASL di Bologna, si propone di valutare se il profilo cognitivo e linguistico del campione sia omogeneo o se si possano identificare profili diversi caratterizzati da specifici markers funzionali. I risultati dello studio indicano che i bambini con dislessia evolutiva (DE) rappresentano una popolazione eterogenea non soltanto per la diversa espressività nell'efficienza dei processi di lettura e scrittura.