Abstract: Intervista a R. Beneduce. Storicamente il lavoro psicosociale si è interessato a mettere in luce i nessi che intercorrono tra sofferenza psichica e logiche di violenza che soffocano i contesti di vita delle persone. Pensiamo al movimento basagliano e alle sue critiche verso una società ritenuta recludente e patogena. Negli ultimi anni questo discorso si era fatto minoritario, scalzato da approcci specialistici ritenuti maggiormente scientifici. Ma oggi scopre una rinnovata attualità in ...; [read all]
Intervista a R. Beneduce. Storicamente il lavoro psicosociale si è interessato a mettere in luce i nessi che intercorrono tra sofferenza psichica e logiche di violenza che soffocano i contesti di vita delle persone. Pensiamo al movimento basagliano e alle sue critiche verso una società ritenuta recludente e patogena. Negli ultimi anni questo discorso si era fatto minoritario, scalzato da approcci specialistici ritenuti maggiormente scientifici. Ma oggi scopre una rinnovata attualità in un settore specifico del lavoro di cura: l’etnopsichiatria, ossia la cura della sofferenza dell’altro per definizione, lo straniero.
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Sofferenze diversamente pensabili: Se il professionista della cura non vuole essere complice delle violenze. Intervista a Beneduce Roberto / Spensieri, Simone. - Animazione Sociale, 2006, 36, 4 ; pp. 3-9
[Is part of]Animazione Sociale : Mensile per gli operatori sociali / Ellena, Aldo; Maurizio Roberto; Rei Dario2006, 36, 4; pp. 3-9