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Abstract/Sommario: Spesso si suppone che l'aggressività, in una certa percentuale di soggetti con disabilità intellettive, sia dovuta a deficit socio-cognitivi. Nel presente articolo viene presentata una relazione circa due studi nei quali sono confrontate le abilità di riconoscimento emotivo e di assunzione della prospettiva altrui in 43 soggetti frequentemente aggressivi e 46 soggetti appaiati non aggressivi. I risultati suggeriscono che i deficit nel riconoscimento delle emozioni e nell'assunzione del ...; [Leggi tutto...] Spesso si suppone che l'aggressività, in una certa percentuale di soggetti con disabilità intellettive, sia dovuta a deficit socio-cognitivi. Nel presente articolo viene presentata una relazione circa due studi nei quali sono confrontate le abilità di riconoscimento emotivo e di assunzione della prospettiva altrui in 43 soggetti frequentemente aggressivi e 46 soggetti appaiati non aggressivi. I risultati suggeriscono che i deficit nel riconoscimento delle emozioni e nell'assunzione della prospettiva non possono essere ipotizzati come fattori causali o fattori di mantenimento dell'aggressività frequente. Questo risultato presenta implicazioni per l'assessment e il trattamento.

Abstract/Sommario: Lo scopo di questa rubrica è unicamente quello di fornire al lettore gli elementi utili essenziali per condurre da sé la ricerca sui contenuti delle attività in corso.

Abstract/Sommario: Nei paesi occidentali la popolazione con disabilità intellettiva (intellectual Disabilitities, ID) in generale e con sindrome di Down in particolare, sta invecchiando seguendo i trend demografici della generalità della popolazione, con un maggior rischio di sviluppare una demenza progressiva e irreversibile simile alla demenza Alzheimer. In accordo con l'approccio di una gestione centrata sulla persona, ANFFAS Trentino onlus de Centro la Meridiana ha avviato uno studio pilotato dedicat ...; [Leggi tutto...] Nei paesi occidentali la popolazione con disabilità intellettiva (intellectual Disabilitities, ID) in generale e con sindrome di Down in particolare, sta invecchiando seguendo i trend demografici della generalità della popolazione, con un maggior rischio di sviluppare una demenza progressiva e irreversibile simile alla demenza Alzheimer. In accordo con l'approccio di una gestione centrata sulla persona, ANFFAS Trentino onlus de Centro la Meridiana ha avviato uno studio pilotato dedicato ai soggetti con età avanzata, nel quale si vuole mirare a target esposti in questo articolo.

Abstract/Sommario: La sindrome di Cornelia de Lange viene descritta come associata a comportamento autolesionistico (SIB) ed evitamento sociale. Nella presente ricerca è stata utilizzata la metodologia ontologica per esaminare l'effetto della manipolazione del contatto sociale dell'adulto sui comportamenti comunicativi e sociali e sui SIB, in 16 bambini affetti da questa sindrome. Vengono discusse le implicazioni delle interazioni gene-ambiente.

Abstract/Sommario: Nella presente ricerca è stato analizzato se i soggetti aggressivi siano caratterizzati da un bias di attribuzioni di intento ostile se confrontati a coetanei non aggressivi. Sono stati confrontati 43 individui soggetti frequentemente aggressivi affetti da disabilità da lievi a moderate con 46 soggetti di controllo non aggressivi, su un compito di attribuzione. I risultati indicano che le differenze nell'attribuzione della minaccia contro se stessi svolgono un ruolo nell’aggressività ...; [Leggi tutto...] Nella presente ricerca è stato analizzato se i soggetti aggressivi siano caratterizzati da un bias di attribuzioni di intento ostile se confrontati a coetanei non aggressivi. Sono stati confrontati 43 individui soggetti frequentemente aggressivi affetti da disabilità da lievi a moderate con 46 soggetti di controllo non aggressivi, su un compito di attribuzione. I risultati indicano che le differenze nell'attribuzione della minaccia contro se stessi svolgono un ruolo nell’aggressività frequente. Queste differenze sembrano essere dovute, in parte, ad un bios positivo dei soggetti non aggressivi verso le che si riferiscono a se sessi. Clinicamente, i risultati evidenziano l'importanza di valutare e considerare le percezioni individuali dei soggetti aggressivi.

Abstract/Sommario: Viene presentato il manifesto a cui si fa riferimento alle Regole Standard per l'equalizzazione delle opportunità per le persone con disabilità, come adottato dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite del 20 Dicembre 2003.

Abstract/Sommario: Nel presente contributo è descritto un training riabilitativo sperimentale, finalizzato a migliorare lo sviluppo delle competenza linguistica nella lingua verbale italiana in un gruppo di sette bambini con deficit intellettivo di grado lieve e sordità profonda percettiva bilaterale insorta in epoca prelinguistica. Il programma di intervento si è basato sulla dattilologia fonologia bimanuale, che utilizza l'Alfabeto manuale italiano integrato dal sistema fonologico, con l'obiettivo di e ...; [Leggi tutto...] Nel presente contributo è descritto un training riabilitativo sperimentale, finalizzato a migliorare lo sviluppo delle competenza linguistica nella lingua verbale italiana in un gruppo di sette bambini con deficit intellettivo di grado lieve e sordità profonda percettiva bilaterale insorta in epoca prelinguistica. Il programma di intervento si è basato sulla dattilologia fonologia bimanuale, che utilizza l'Alfabeto manuale italiano integrato dal sistema fonologico, con l'obiettivo di elaborare un nuovo canale di comunicazione attraverso il quale veicolare la lingua verbale nel modo più fedele possibile, adattandone la forma alle specifiche competenze ricettive dei bambini sordi. Sono illustrate l'origine di tale nuova metodologia, gli obiettivi di intervento e le procedure di attuazione. I risultati raggiunti confermano l'utilità anche in soggetti con ritardo mentale di una proposta terapeutica già utilizzata con successo nei bambini sordi profondi con sviluppo intellettivo non compresso.

Abstract/Sommario: Sono stati reclutati i soggetti residenti presso Le Residenze sanitarie Disabili (RSD) della fondazione Sospiro di Cremona con diagnosi di ritardo mentale grave per misurare la prevalenza di ciascuna delle categorie diagnosticate della scala DAS-H (diagnostic Assessment of Severely Handiccapped). In sintesi i dati concordano con quelli presenti in letteratura, in cui si riporta l'elevata frequenza di disturbi mentali in persone adulte con ritardo mentale, in particolare nelle forme di ...; [Leggi tutto...] Sono stati reclutati i soggetti residenti presso Le Residenze sanitarie Disabili (RSD) della fondazione Sospiro di Cremona con diagnosi di ritardo mentale grave per misurare la prevalenza di ciascuna delle categorie diagnosticate della scala DAS-H (diagnostic Assessment of Severely Handiccapped). In sintesi i dati concordano con quelli presenti in letteratura, in cui si riporta l'elevata frequenza di disturbi mentali in persone adulte con ritardo mentale, in particolare nelle forme di più grave ritardo dello sviluppo mentale e nei soggetti residenti in istituti.

Abstract/Sommario: I processi attentivi sono fondamentali per il corretto svolgimento di tutte le altre funzioni cognitive: memoria, ragionamento, ecc. Tuttavia, lo studio di questi processi pone molti problemi di tipo concettuale e metodologico. La prima questione riguarda la definizione e l'identificazione di specifiche dimensioni attentive, attraverso cui il processamento delle informazioni, i processi decisionali e il comportamento vengono controllati e pianificati. Relativamente alle persone con rit ...; [Leggi tutto...] I processi attentivi sono fondamentali per il corretto svolgimento di tutte le altre funzioni cognitive: memoria, ragionamento, ecc. Tuttavia, lo studio di questi processi pone molti problemi di tipo concettuale e metodologico. La prima questione riguarda la definizione e l'identificazione di specifiche dimensioni attentive, attraverso cui il processamento delle informazioni, i processi decisionali e il comportamento vengono controllati e pianificati. Relativamente alle persone con ritardo mentale, diversi processi attentivi risultano essere seriamente compromessi, in confronto a soggetti di pari età cronologica. Il presente studio, pertanto, ha valutato gli specifici deficit attentivi nel RM, utilizzando versioni modificati del test Stroop. I soggetti con ritardo mentale hanno fornito delle prestazioni in linea con quelle dei soggetti appaiati per età mentale.

Abstract/Sommario: Sono state esaminate le relazioni madre-figlio all'interno delle famiglie di 202 adolescenti e adulti, residenti nella casa dei genitori, con disturbo dello spettro autistico e sono state analizzate le associazioni tra queste relazione e i frutti e gli sforzi della relazione di cura materna. I risultati indicano un'ampia gamma di variabilità nella qualità della relazione madre-figlio, sebbene la maggior parte sia stata descritta come positiva attraverso misure multiple. Determinate ca ...; [Leggi tutto...] Sono state esaminate le relazioni madre-figlio all'interno delle famiglie di 202 adolescenti e adulti, residenti nella casa dei genitori, con disturbo dello spettro autistico e sono state analizzate le associazioni tra queste relazione e i frutti e gli sforzi della relazione di cura materna. I risultati indicano un'ampia gamma di variabilità nella qualità della relazione madre-figlio, sebbene la maggior parte sia stata descritta come positiva attraverso misure multiple. Determinate caratteristiche del figlio o della figlia con autismo (comportamenti disadattivi meno gravi, migliore stato di salute e una menomazione sociale inferiore) e della madre (livelli di pessimismo inferiori), rappresentavano fattori predittivi di relazione madre-figlio più positive. A loro volta, specifici aspetti della relazione madre-figlio (calore e affetto positivo maggiori), unitamente ad altre caratteristiche del bambino e della madre, rappresentano fattori predittivi di un minore sforzo nella relazione di cura materna e, in misura inferiore, di risultati maggiori.