Abstract/Sommario: L'evoluzione degli studi sulla natura della fonologia, sulla sua acquisizione e sul suo sviluppo sta modificando l'interpretazione dei dati delle ricerche sullo sviluppo del linguaggio. In particolare, la linea teorica per la quale i contrasti fonologici si apprendono essenzialmente attraverso la percezione uditiva, sulla quale i pattern motori vanno progressivamente esercitati nel corso del primo sviluppo, va cedendo spazio all'Articulatory Organ Hypothesis (AOH), secondo la quale la ...; [Leggi tutto...]
L'evoluzione degli studi sulla natura della fonologia, sulla sua acquisizione e sul suo sviluppo sta modificando l'interpretazione dei dati delle ricerche sullo sviluppo del linguaggio. In particolare, la linea teorica per la quale i contrasti fonologici si apprendono essenzialmente attraverso la percezione uditiva, sulla quale i pattern motori vanno progressivamente esercitati nel corso del primo sviluppo, va cedendo spazio all'Articulatory Organ Hypothesis (AOH), secondo la quale la sintonizzazione (attunement) sulla lingua materna processa le informazioni articolatorie amodali che vanno a costituire gli elementi base della fonologia. Il presente lavoro intende mostrare come tale cambiamento porti con se una nuova visione dei babbling, dalle prime produzioni lessicali, nonché dei modi attraverso cui possono presentarsi i disordini dello sviluppo. Riflette, inoltre, sulle conseguenze rispetto alle modalità dell'assessment che su di essi va condotto e sugli interventi riabilitativi specifici che possono essere attuati.
Abstract/Sommario: L'auscultazione cervicale e la pulsossimetria sono spesso utilizzate nella valutazione indiretta nella disfagia orofaringea che, a fronte dell'alta incidenza e dell'alto grado di mortalità e morbilità ad essa correlate, necessita di indagini cliniche precoci e accurate per prevenire le conseguenze e tutelare la salute e la qualità di vita del paziente. Nella pratica clinica entrambe le metodiche sono usate in modo incostante e le conoscenze disponibili sembrano essere poco omogenee. L' ...; [Leggi tutto...]
L'auscultazione cervicale e la pulsossimetria sono spesso utilizzate nella valutazione indiretta nella disfagia orofaringea che, a fronte dell'alta incidenza e dell'alto grado di mortalità e morbilità ad essa correlate, necessita di indagini cliniche precoci e accurate per prevenire le conseguenze e tutelare la salute e la qualità di vita del paziente. Nella pratica clinica entrambe le metodiche sono usate in modo incostante e le conoscenze disponibili sembrano essere poco omogenee. L'obiettivo di questo lavoro è stato pertanto quello di condurre un update in letteratura sull'efficacia di entrambe le metodiche nel rilevare episodi di aspirazione nei pazienti con disfagia orofaringea da diversa eziologia, in età pediatrica, adulta e geriatrica. Sono stati analizzati database quali PubMed, CINHAL, SpeechBTE, Cochrane Library. La qualità metodologica degli studi reperiti è stata valutata attraverso la Cochrane Checklist for Diagnostic Accuracy Studies. La ricerca ha identificato 4 risulatati relativi alla auscultazione cervicale e un risultato rilevante per la pulsossimetria: gli studi selezionati sono pochi e segnalano che entrambi i metodi non possono essere utilizzati in modo isolato, ma che, se associati a una accurata Bedside Examination, possono fornire informazioni utili alla valutazione della disfagia.
Abstract/Sommario: La presente ricerca ha avuto l’obiettivo di studiare la percezione della rumorosità interna ed esterna alle aule scolastiche da parte degli insegnanti e la loro pratica lavorativa, per scoprire le relazioni tra i disturbi della voce autovalutati e i fattori di ergonomia vocale autovalutati, oltre che di indagare la loro disponibilità a usare sistemi di amplificazione vocale. Gli insegnanti partecipanti hanno risposto a un questionario online basato sulla Voice Ergonomic Risk Factors Ch ...; [Leggi tutto...]
La presente ricerca ha avuto l’obiettivo di studiare la percezione della rumorosità interna ed esterna alle aule scolastiche da parte degli insegnanti e la loro pratica lavorativa, per scoprire le relazioni tra i disturbi della voce autovalutati e i fattori di ergonomia vocale autovalutati, oltre che di indagare la loro disponibilità a usare sistemi di amplificazione vocale. Gli insegnanti partecipanti hanno risposto a un questionario online basato sulla Voice Ergonomic Risk Factors Checklist. Inoltre, sulla base dei risultati del Questionario dei Sintomi Vocali, sono stati individuati due gruppi: Gruppo Disturbi della Voce (autovalutati) e Gruppo Voce Sana (autovalutata). L’88% degli insegnanti ha riferito la presenza nelle aule di rumori provenienti dall’esterno e il 49% dalle apparecchiature tecnologiche e informatiche, durante le lezioni. Gli insegnanti con disturbi della voce hanno riferito un livello di rumorosità più elevato nelle aule scolastiche e una maggiore percezione del rumore prodotto dagli impianti di aerazione e proveniente dalle aule adiacenti. Hanno giudicato la loro fonazione come eccessiva e continuativa e di volume maggiore; l’assunzione di posture corporee antiergonomiche durante la giornata lavorativa si è rivelata più comune che nel gruppo degli insegnanti con voce sana. Gli insegnanti con disturbi della voce hanno riferito livelli più elevati di stress durante la giornata lavorativa rispetto a quelli senza disturbi. Inoltre, il 32% degli insegnanti con disturbi ha riconosciuto il proprio bisogno di usare sistemi di amplificazione della voce durante l’insegnamento quotidiano. Gli insegnanti sono in grado di identificare i fattori di rischio di ergonomia vocale e un questionario on-line può essere considerato uno strumento valido per aumentare la loro consapevolezza in questo senso.
Abstract/Sommario: Il presente lavoro di ricerca mira a valutare l'efficacia della prova di Comprensione Lessicale in Età Prescolare della Batteria per la Valutazione del Linguaggio in Bambini dai 4 ai 12 anni (BVL_4-12; Marini et al., 2015) confrontando la prestazione di un gruppo di bambini a questo test con quella ottenuta somministrando una prova, il Peabody Picture Vocabulary Test-Revised (PPVT-R; Dunn & Dunn, 1981, versione italiana a cura di Stella, Pizzoli e Tressoldi, 2001) per bambini dai 3 ai ...; [Leggi tutto...]
Il presente lavoro di ricerca mira a valutare l'efficacia della prova di Comprensione Lessicale in Età Prescolare della Batteria per la Valutazione del Linguaggio in Bambini dai 4 ai 12 anni (BVL_4-12; Marini et al., 2015) confrontando la prestazione di un gruppo di bambini a questo test con quella ottenuta somministrando una prova, il Peabody Picture Vocabulary Test-Revised (PPVT-R; Dunn & Dunn, 1981, versione italiana a cura di Stella, Pizzoli e Tressoldi, 2001) per bambini dai 3 ai 12 anni di età, di consolidato uso nella pratica clinica. La differenza più evidente tra i due test risiede nella maggiore rapidità di somministrazione del test della BVL_4-12 e nella sua maggiore semplicità di scoring. Per questo studio sono stati reclutati 20 bambini frequentanti il primo anno della scuola dell'infanzia. Di questi, 15 bambini erano caratterizzati da uno sviluppo tipico del linguaggio, mentre i rimanenti 5 erano sottoposti a trattamento logopedico. I risultati di analisi quantitative e qualitative confermano che i 2 test forniscono informazioni equivalenti in bambini in età prescolare.
Abstract/Sommario: Una valutazione accurata dei disturbi dell'eloquio considera anche la struttura e le funzioni dei distretti anatomici del vocal tract. Risulta dunque fondamentale disporre di strumenti sensibili allo sviluppo delle abilità oromotorie e fonatorie in età evolutiva, strumenti purtroppo carenti nel panorama italiano soprattutto per la valutazione di bambini piccoli. L'obiettivo dello studio è stato l'adattamento in lingua italiana del protocollo Clinical Assessment of Oropharyngeal Motor D ...; [Leggi tutto...]
Una valutazione accurata dei disturbi dell'eloquio considera anche la struttura e le funzioni dei distretti anatomici del vocal tract. Risulta dunque fondamentale disporre di strumenti sensibili allo sviluppo delle abilità oromotorie e fonatorie in età evolutiva, strumenti purtroppo carenti nel panorama italiano soprattutto per la valutazione di bambini piccoli. L'obiettivo dello studio è stato l'adattamento in lingua italiana del protocollo Clinical Assessment of Oropharyngeal Motor Developmental in Young Children proposto da J. Robbins e T. Klee (1987) e la raccolta di un primo campione normativo. Il protocollo è stato somministrato a 89 soggetti a sviluppo tipico di età compresa tra i 2,6 e i 6,11 anni.Sono stati ricavati un Punteggio Totale di Struttura (PTS), un Punteggio Totale di Funzione (PTF) e 3 misure di velocità e durata: Velocità di Ripetizione di Sillabe (VRS), Velocità di Ripetizione di Plurisillabe (VRP) e Tempo Massimo di Fonazione (TMF). I dati normativi sono stati raccolti per le diverse misure per 9 fasce di età di 6 mesi ciascuna. Dall'analisi dei dati si osserva una correlazione lineare tra l'aumentare dell'età e l'aumentare del PTF e delle misure di velocità e durata. Il protocollo è risultato uno strumento affidabile, di facile somministrazione, che permette la valutazione completa e accurata dei livelli indagati.