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Abstract/Sommario: Le persone affette da emicrania spesso accusano disturbi uditivi come eccessiva sensibilità al rumore o difficoltà ad elaborare le informazioni uditive. Sembra evidente che tali anomalie siano da attribuire ad interferenze in alcune zone cerebrali. Gli autori presentano gli esiti di un loro studio mirato ad individuare queste interferenze interne cerebrali durante le crisi da emicrania. 10 adulti con diagnosi da emicrania e mal di testa cronico sono state esaminate mettendole a confron ...; [Leggi tutto...] Le persone affette da emicrania spesso accusano disturbi uditivi come eccessiva sensibilità al rumore o difficoltà ad elaborare le informazioni uditive. Sembra evidente che tali anomalie siano da attribuire ad interferenze in alcune zone cerebrali. Gli autori presentano gli esiti di un loro studio mirato ad individuare queste interferenze interne cerebrali durante le crisi da emicrania. 10 adulti con diagnosi da emicrania e mal di testa cronico sono state esaminate mettendole a confronto con un gruppo di controllo. I test audiometrici non hanno evidenziato differenze di rilievo, mentre le valutazioni dei processi uditivi hanno permesso di cogliere problemi nel sistema uditivo centrale. Si discutono i dati ottenuti.

Abstract/Sommario: La mutazione del gene GJB2, a causa della mancanza proteica nella connessione 26, rappresenta la maggiore causa della perdita uditiva di origine genetica non sindromica. Resta controversa la possibilità che tale mutazione possa causare sordità di origine ereditaria. Gli autori hanno valutato questa possibilità patogenetica del V153I incrociando i dati di ricerche genetiche con quelli di studi biochimici. Sono emersi elementi che indicano la possibilità di una eziopatogenesi del distur ...; [Leggi tutto...] La mutazione del gene GJB2, a causa della mancanza proteica nella connessione 26, rappresenta la maggiore causa della perdita uditiva di origine genetica non sindromica. Resta controversa la possibilità che tale mutazione possa causare sordità di origine ereditaria. Gli autori hanno valutato questa possibilità patogenetica del V153I incrociando i dati di ricerche genetiche con quelli di studi biochimici. Sono emersi elementi che indicano la possibilità di una eziopatogenesi del disturbo uditivo attribuibile al V153I.

Abstract/Sommario: L'idrope endolinfatica è considerata una delle manifestazioni patologiche principali della sindrome di Menière causata probabilmente da una reazione immunitaria anomala. Gli autori hanno inoculato in vivo su alcune cavie emocianina KLH diluita ed hanno osservato le modificazioni avvenute nella membrana. I dati ottenuti sembrano confermare l'origine ipotizzata della idrope endolinfatica.

Abstract/Sommario: Gli autori presentano gli esiti di una ricerca condotta nel tentativo di individuare relazioni tra tipo di personalità e sintomo da vertigine in 88 pazienti anziani diagnosticati con disturbo vestibolare periferico. Utilizzando la Tipe-D Personality Scale-16 Questionnaire sono stai rilevati i soggetti con personalità di tipo-D per valutare se il loro livello di stress li portasse a percepire maggiormente la disabilità derivante dalle vertigini. Sono emerse relazioni di rilievo tra gli ...; [Leggi tutto...] Gli autori presentano gli esiti di una ricerca condotta nel tentativo di individuare relazioni tra tipo di personalità e sintomo da vertigine in 88 pazienti anziani diagnosticati con disturbo vestibolare periferico. Utilizzando la Tipe-D Personality Scale-16 Questionnaire sono stai rilevati i soggetti con personalità di tipo-D per valutare se il loro livello di stress li portasse a percepire maggiormente la disabilità derivante dalle vertigini. Sono emerse relazioni di rilievo tra gli elementi considerati e questo porterebbe ad ipotizzare che quanti accusano livelli problematici in relazione alle vertigini possono rientrare nei soggetti di tipo-d ad alto rischio emotivo.

Abstract/Sommario: Le cellule sensoriali auricolari dell'orecchio interno possono essere danneggiate da diversi fattori che comprendono l'età, i difetti genetici, i rumori o i farmaci chemioterapici. Come nei mammiferi adulti non è possibile la rigenerazione della perdita cocleare, anche negli umani la conseguenza di questo danno è permanente e si ripercuote nella perdita della funzione uditiva. Da quando si è scoperto che negli uccelli esiste una funzione rigenerativa di queste cellule, molte ricerche h ...; [Leggi tutto...] Le cellule sensoriali auricolari dell'orecchio interno possono essere danneggiate da diversi fattori che comprendono l'età, i difetti genetici, i rumori o i farmaci chemioterapici. Come nei mammiferi adulti non è possibile la rigenerazione della perdita cocleare, anche negli umani la conseguenza di questo danno è permanente e si ripercuote nella perdita della funzione uditiva. Da quando si è scoperto che negli uccelli esiste una funzione rigenerativa di queste cellule, molte ricerche hanno cercato di conoscere le caratteristiche di questo processo. Gli autori presentano una indagine delle ricerche condotte in tal senso al fine di indicare la strada a nuovi studi sulla rigenerazione dell'orecchio interno nei mammiferi.

Abstract/Sommario: Nel 2004 il governo danese ha finanziato un programma di screening uditivo sistematico sui neonati per due anni ed al termine sono stati elaborati i dati ottenuti. Gli autori presentano una anteprima relativa alla popolazione studiata in due ospedali di Copenhagen. Si riportano i dati in relazione ai danni permanenti e all'evoluzione delle problematiche nel primo mese di vita.

Abstract/Sommario: Il cis-platino è un farmaco utilizzato in chemioterapia molto efficace per contrastare vari tipi di tumore. La sua tossicità è nota, in particolare può causare danni nelle cellule dell'orecchio e nella zona di Corti. Sono stati sperimentati diversi chemioprotettori negli animali da tempo, ma poco sappiamo sugli effetti negli uomini. Gli autori presentano alcune considerazioni sugli otoprotettori in grado di contrastare gli effetti collaterali del cis-platino, mettono in risalto i vanta ...; [Leggi tutto...] Il cis-platino è un farmaco utilizzato in chemioterapia molto efficace per contrastare vari tipi di tumore. La sua tossicità è nota, in particolare può causare danni nelle cellule dell'orecchio e nella zona di Corti. Sono stati sperimentati diversi chemioprotettori negli animali da tempo, ma poco sappiamo sugli effetti negli uomini. Gli autori presentano alcune considerazioni sugli otoprotettori in grado di contrastare gli effetti collaterali del cis-platino, mettono in risalto i vantaggi dell'incremento farmacologico e le possibilità terapeutiche offerte da questo da questo antagonista dei tumori.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto valutare le proprietà psicometriche e le correlazioni significative presenti in un questionario autocompilato somministrato ad un campione svedese. 162 persone con protesi acustiche hanno accettato di compilare quattro questionari diversi sulla funzione uditiva e due su aspetti psicosociali. Vengono riportati i dati ottenuti dai quali emerge l'importanza dei fattori psicosociali nella rilevazione soggettiva del deficit.