Abstract/Sommario: E' questo il tema di cui si occupa la monografia; l'accessibilità dei musei e dei siti d'arte alle persone disabili - non solo durante l'età evolutiva ma anche nella fase adulta e nella terza età, nella prospettiva del long life learning - rappresenta un tema di attualità nel nostro paese come all'estero. Sebbene negli ultimi anni vada considerevolmente aumentando l'affluenza di visitatori adulti e giovani ai luoghi di raccolta e di esposizione del patrimonio artistico, tuttavia musei ...; [Leggi tutto...]
E' questo il tema di cui si occupa la monografia; l'accessibilità dei musei e dei siti d'arte alle persone disabili - non solo durante l'età evolutiva ma anche nella fase adulta e nella terza età, nella prospettiva del long life learning - rappresenta un tema di attualità nel nostro paese come all'estero. Sebbene negli ultimi anni vada considerevolmente aumentando l'affluenza di visitatori adulti e giovani ai luoghi di raccolta e di esposizione del patrimonio artistico, tuttavia musei, gallerie, monumenti e siti sono frequentati solitamente e prevalentemente da turisti e ricercatori. Se ci addentriamo a considerare il rapporto fra il patrimonio culturale ed artistico e i soggetti diversamente abili, dobbiamo prendere atto che l'interesse ha cominciato a manifestarsi solo a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, in seguito all'affermarsi di due diverse istanze socio-culturali: il processo di integrazione dei minori in situazione di handicap nella scuola comune di ogni ordine e grado; la graduale diffusione del modello formativo dell'educazione permanente, lungo tutto l'arco della vita
Abstract/Sommario: Il metodo PECS (Picture Exchange Communication System), Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini) non è molto diffuso in Italia, nonostante abbia dato buone prove per favorire la comunicazione di soggetti con gravi difficoltà nella comunicazione e nel linguaggio. Si tratta di un approccio che ha aspetti in comune col TEACCH: l'uso di schemi giornalieri e supporti visivi per l'autonomia e l'uso di supporti visivi per la comunicazione, ma sviluppa quest'ultimo aspetto in ma ...; [Leggi tutto...]
Il metodo PECS (Picture Exchange Communication System), Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini) non è molto diffuso in Italia, nonostante abbia dato buone prove per favorire la comunicazione di soggetti con gravi difficoltà nella comunicazione e nel linguaggio. Si tratta di un approccio che ha aspetti in comune col TEACCH: l'uso di schemi giornalieri e supporti visivi per l'autonomia e l'uso di supporti visivi per la comunicazione, ma sviluppa quest'ultimo aspetto in maniera molto più specifica e puntuale. Il sistema punta allo sviluppo della comunicazione funzionale e della comunicazione come scambio sociale. In questo quadro, la comunicazione deve essere significativa e motivante per quel bambino. L'iniziativa del bambino viene attivamente incoraggiata, con un imperativo per l'adulto: "parla di meno e aspetta di più". Lo scambio è pittorico e viene verbalizzato; l'uso di prompt fisici e visivi è privilegiato a quello dei prompt verbali, perché guida fisica e suggerimento visivo possono essere estinti più facilmente (fading out) dei prompt verbali.
Abstract/Sommario: L'integrazione è un processo che implica adattamenti reciproci e si fonda, oltre che sui diritti inviolabili di rispetto della dignità umana e delle pari opportunità, su una complessità di riflessioni in merito ai bisogni speciali dei soggetti disabili e ai propri limiti, in qualità di familiari, docenti di sostegno, curriculari o di tecnici e operatori extrascolastici, nell'offrire risposte adeguate a essi, soprattutto qualora si lavori in modo isolato e frammentato. Da tutto ciò emer ...; [Leggi tutto...]
L'integrazione è un processo che implica adattamenti reciproci e si fonda, oltre che sui diritti inviolabili di rispetto della dignità umana e delle pari opportunità, su una complessità di riflessioni in merito ai bisogni speciali dei soggetti disabili e ai propri limiti, in qualità di familiari, docenti di sostegno, curriculari o di tecnici e operatori extrascolastici, nell'offrire risposte adeguate a essi, soprattutto qualora si lavori in modo isolato e frammentato. Da tutto ciò emerge la necessità del lavoro integrato di equipe e di rete.
Abstract/Sommario: La manifestazione “Solidarsport” ha come finalità quella di promuovere l’attività sportiva adattata per gli alunni che frequentano le scuole medie inferiori e superiori. Accoglie le indicazioni ministeriali che regolano l’integrazione degli alunni con disabilità nella scuola italiana e ne favorisce la partecipazione grazie all’applicazione di differenti forme di adattamento dell’attività. Mediamente, ogni anno, 900 ragazzi di cui 200 disabili partecipano alle differenti attività sporti ...; [Leggi tutto...]
La manifestazione “Solidarsport” ha come finalità quella di promuovere l’attività sportiva adattata per gli alunni che frequentano le scuole medie inferiori e superiori. Accoglie le indicazioni ministeriali che regolano l’integrazione degli alunni con disabilità nella scuola italiana e ne favorisce la partecipazione grazie all’applicazione di differenti forme di adattamento dell’attività. Mediamente, ogni anno, 900 ragazzi di cui 200 disabili partecipano alle differenti attività sportive adattate (atletica, nuoto, basket e calcetto). Obiettivo primario della manifestazione è la "crescita e miglioramento delle abilità sociali dell'individuo