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Abstract/Sommario: Spesso i ricercatori lamentano l'assenza di corrette metodologie scientifiche su ricerche relative all'uso di farmaci nel trattamento di casi con sindrome autistica. Questo contributo presenta uno studio a doppio cieco con controllo placebo condotto con otto maschi autistici tra i 4 e i 30 anni di età trattati con basso dosaggio di dimetilglicina per verificarne l'efficacia al posto di psicofarmaci. Non sono state raccolte informazioni significative.

Abstract/Sommario: Uno studio retrospettivo basato sull'analisi di filmati per individuare i predittori in tenera età dell'autismo in base a valutazioni sensorio - motorie e comportamenti sociali. Sono stati presi in considerazione tre gruppi di cui uno di controllo e filmati in contesti specifici. I confronti effettuati hanno permesso di individuare alcuni indicatori già all'età di 9-12 mesi e suggeriscono la possibilità di valutazione precoce incrociando specifici repertori motori con risposte sociali. ...; [Leggi tutto...] Uno studio retrospettivo basato sull'analisi di filmati per individuare i predittori in tenera età dell'autismo in base a valutazioni sensorio - motorie e comportamenti sociali. Sono stati presi in considerazione tre gruppi di cui uno di controllo e filmati in contesti specifici. I confronti effettuati hanno permesso di individuare alcuni indicatori già all'età di 9-12 mesi e suggeriscono la possibilità di valutazione precoce incrociando specifici repertori motori con risposte sociali.

Abstract/Sommario: Una indagine retrospettiva su aspetti caratteristici del comportamento in persone autistiche e la diagnosi differenziale in bambini con problemi cognitivi. Tale analisi comprende l'uso di procedure tradizionali adottate con bambini con problemi di sviluppo, la valutazione di comportamenti aggressivi e la sovrapposizione tra problemi cognitivi in autismo e ritardo mentale. L'analisi delle specificità individuate nell'autismo attraverso la diagnosi differenziale può aiutare a individuare ...; [Leggi tutto...] Una indagine retrospettiva su aspetti caratteristici del comportamento in persone autistiche e la diagnosi differenziale in bambini con problemi cognitivi. Tale analisi comprende l'uso di procedure tradizionali adottate con bambini con problemi di sviluppo, la valutazione di comportamenti aggressivi e la sovrapposizione tra problemi cognitivi in autismo e ritardo mentale. L'analisi delle specificità individuate nell'autismo attraverso la diagnosi differenziale può aiutare a individuare il nocciolo del tratto autistico.

Abstract/Sommario: Di solito si è portati a credere che le abilità relazionali devono essere precedute da competenze sociali specifiche. Così la competenza relativa al ristorante richiede abilità di tempi di attesa, gestione del menù, postura adeguata, ordinazione e altro. Nelle persone con autismo si è soliti indicare assenza o carenza di queste competenze cognitive. Gli autori hanno confrontato lo sviluppo cognitivo di 21 persone autistiche con un gruppo di bambini allo stesso livello di sviluppo cogni ...; [Leggi tutto...] Di solito si è portati a credere che le abilità relazionali devono essere precedute da competenze sociali specifiche. Così la competenza relativa al ristorante richiede abilità di tempi di attesa, gestione del menù, postura adeguata, ordinazione e altro. Nelle persone con autismo si è soliti indicare assenza o carenza di queste competenze cognitive. Gli autori hanno confrontato lo sviluppo cognitivo di 21 persone autistiche con un gruppo di bambini allo stesso livello di sviluppo cognitivo relativo al linguaggio verbale e non verbale. I dati hanno evidenziato che le competenze sociali di base erano presenti e comuni, ma differivano tra i due gruppi le abilità espressive.

Abstract/Sommario: La ricerca si è interessata dell'interazione nel gioco dei bambini autistici con i loro familiari. In particolare è stata esaminata l'interazione diadica durante il gioco di nove bambini con i propri fratelli, madre e padre, I dati hanno evidenziato come la figura genitoriali esprime più partecipazione nel gioco che non i fratelli, sebbene il bambino invii maggiori richieste di interazione a questi ultimi. Utilizzando la scala Vineland per le abilità sociali è emerso che i genitori co ...; [Leggi tutto...] La ricerca si è interessata dell'interazione nel gioco dei bambini autistici con i loro familiari. In particolare è stata esaminata l'interazione diadica durante il gioco di nove bambini con i propri fratelli, madre e padre, I dati hanno evidenziato come la figura genitoriali esprime più partecipazione nel gioco che non i fratelli, sebbene il bambino invii maggiori richieste di interazione a questi ultimi. Utilizzando la scala Vineland per le abilità sociali è emerso che i genitori compensano il livello di disabilità dei figli attivandosi per primi nell'interazione durante il gioco. Gli autori concludono sulla necessità di educare i genitori a sfruttare il gioco per attivare nei figli le abilità di interazione.