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Abstract/Sommario: La controversia sulla quantità e il tipo di finanziamento per la ricerca sul ritardo mentale si è protratta fino alla realizzazione del NICHD. Il dibattito tra le due forme di ricerca (P01) e (R01) ha visto impegnati molti ricercatori che hanno cercato di considerare costi e benefici sia dal punto di vista bioetico che comportamentale.

Abstract/Sommario: Sono stati confrontati i modi di guadare (sia focalizzato sul genitore, sia non focalizzato) di bambini con problemi di sviluppo per cause diverse in età scolare a quelli di bambini normodotati. Persone non professioniste hanno visionato i filmati di questi bambini che contenevano anche momenti di sguardo e sono stati valutati i tempi di latenza al manifestarsi di questo comportamento. si è potuto osservare che gli sguardi verso il genitore erano tenuti più in considerazione se era pro ...; [Leggi tutto...] Sono stati confrontati i modi di guadare (sia focalizzato sul genitore, sia non focalizzato) di bambini con problemi di sviluppo per cause diverse in età scolare a quelli di bambini normodotati. Persone non professioniste hanno visionato i filmati di questi bambini che contenevano anche momenti di sguardo e sono stati valutati i tempi di latenza al manifestarsi di questo comportamento. si è potuto osservare che gli sguardi verso il genitore erano tenuti più in considerazione se era prodotto da un bambino normodotato, mentre erano meno considerati da prodotti da un bambino con problemi di sviluppo e ancora di più se Down.

Abstract/Sommario: Sono state analizzate le proprietà psicometriche di 5 item (sottocomponente DEP5) del fattore 1, problemi genitoriali e familiari, del Questionario Friedrich su risorse e stress, per determinare quando questi item possono comporre una sottoscala indicante una tendenza dallo stress familiare verso la componente depressiva. La ricerca su alcuni dati disponibili ha dimostrato che DEP5 misurava effettivamente la reazione depressiva distinguendosi dagli altri problemi familiari.

Abstract/Sommario: Lo studio ha confrontato, tra loro e con altrettante coppie di bambini normodotati, 30 genitori di bambini in età scolare pluriminorati con ritardo mentale. I dati dimostrerebbero che non esistono particolari diversità tra i due gruppi sia per quanto si riferisce al livello di stress familiare, sia per la relazione, sia per l'aspetto sociale. Unica diversità si evidenza nelle modalità di relazione con i figli, dove il primo gruppo rivela un livello maggiore di stress.

Abstract/Sommario: La letteratura suggerisce che individui con età mentale inferiore ai 5 anni possono non possedere abilità che richiedono identiche o differenti decisioni. In due studi sono stati valutati i livelli di risposta con 17 adulti di età mentale compresa tra due anni 5 mesi e quattro anni 11 mesi, per determinare la possibilità di definire il livello di abilità con un programma di istruzione minima. I dati offrono possibilità di valutare queste persone con capacità individuali diverse da quel ...; [Leggi tutto...] La letteratura suggerisce che individui con età mentale inferiore ai 5 anni possono non possedere abilità che richiedono identiche o differenti decisioni. In due studi sono stati valutati i livelli di risposta con 17 adulti di età mentale compresa tra due anni 5 mesi e quattro anni 11 mesi, per determinare la possibilità di definire il livello di abilità con un programma di istruzione minima. I dati offrono possibilità di valutare queste persone con capacità individuali diverse da quelle individuate nella letteratura.

Abstract/Sommario: Da informazioni catalogate sono stati selezionati alcuni bambini in età prescolare (età media 3,08) con ritardo mentale grave e tratto autistico. Un gruppo di loro è stato sottoposto a trattamento intensivo e l'altro ha ricevuto solo un breve trattamento. I due gruppi non hanno mostrato differenze significative e i risultati dimostrerebbero che i bambini trattati in modo intensivo raggiungono un miglioramento più significativo confronto all'altro gruppo, ma mantengono il grave ritard ...; [Leggi tutto...] Da informazioni catalogate sono stati selezionati alcuni bambini in età prescolare (età media 3,08) con ritardo mentale grave e tratto autistico. Un gruppo di loro è stato sottoposto a trattamento intensivo e l'altro ha ricevuto solo un breve trattamento. I due gruppi non hanno mostrato differenze significative e i risultati dimostrerebbero che i bambini trattati in modo intensivo raggiungono un miglioramento più significativo confronto all'altro gruppo, ma mantengono il grave ritardo.

Abstract/Sommario: Anche se molte sindromi di origine genetica che implicano ritardo mentale sono ben definite nelle caratteristiche comportamentali, gli studi comparativi non hanno ancora valutato le singolarità dei tanto citati fenotipi. Il comportamento disadattivo di 43 bambini con la sindrome di Prader-Will sono stati confrontati per età e condizioni a un gruppo di bambini down con ritardo mentale non definito. Il primo gruppo ha manifestato maggiore frequenza e gravità nella scala di valutazione de ...; [Leggi tutto...] Anche se molte sindromi di origine genetica che implicano ritardo mentale sono ben definite nelle caratteristiche comportamentali, gli studi comparativi non hanno ancora valutato le singolarità dei tanto citati fenotipi. Il comportamento disadattivo di 43 bambini con la sindrome di Prader-Will sono stati confrontati per età e condizioni a un gruppo di bambini down con ritardo mentale non definito. Il primo gruppo ha manifestato maggiore frequenza e gravità nella scala di valutazione del comportamento problematico. L'articolo analizza i risultati della ricerca sui fenotipi comportamentali e in particolare si sofferma sulla valutazione.

Abstract/Sommario: L'articolo valuta la coerenza valutativa interna degli educatori confrontando la fedeltà dell'autovalutazione con la stabilità dei strumenti e l'attendibilità dei valutatori. Sono stati intervistati cinquanta adulti con ritardo mentale e i loro educatori in un centro residenziale e i dati ottenuti dimostrano una discreta coerenza interna e una significativa correlazione con la valutazione degli educatori. Il risultato indicherebbe che le persone con un lieve ritardo possono essere aff ...; [Leggi tutto...] L'articolo valuta la coerenza valutativa interna degli educatori confrontando la fedeltà dell'autovalutazione con la stabilità dei strumenti e l'attendibilità dei valutatori. Sono stati intervistati cinquanta adulti con ritardo mentale e i loro educatori in un centro residenziale e i dati ottenuti dimostrano una discreta coerenza interna e una significativa correlazione con la valutazione degli educatori. Il risultato indicherebbe che le persone con un lieve ritardo possono essere affidabili nel valutare le proprie abilità relazionali.