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Abstract/Sommario: Storicamente il problema della classificazione dell'handicap visivo sorge nella seconda metà dell'Ottocento, quanto la rifrazione si affermava sempre più come atto medico. Oggi si parla sempre più di qualità della visione. All'oftalmologia non è chiesto soltanto una funzione visiva quantitativamente sufficiente, ma anche qualitativamente confortevole. Allo stato attuale non esiste ancora una uniformità di classificazione a livello internazionale e all'interno di uno stesso Paese non è ...; [Leggi tutto...] Storicamente il problema della classificazione dell'handicap visivo sorge nella seconda metà dell'Ottocento, quanto la rifrazione si affermava sempre più come atto medico. Oggi si parla sempre più di qualità della visione. All'oftalmologia non è chiesto soltanto una funzione visiva quantitativamente sufficiente, ma anche qualitativamente confortevole. Allo stato attuale non esiste ancora una uniformità di classificazione a livello internazionale e all'interno di uno stesso Paese non è difficile trovare differenti soluzioni. La corretta definizione di ipovisione è importante ai fini riabilitativi, ma anche soprattutto degli aspetti assicurative e medico-legali.

Abstract/Sommario: L'articolo analizza l'importanza che il test del Red flex è utile e opportuno e che la sua generalizzazione come presidio di routine obbligatorio dai pediatri, con l'annotazione che in una applicazione operativa di massa è l'indispensabile tempestivo strumento di rilevazione della cataratta congenita e non altro.

Abstract/Sommario: L'articolo introduce la definizione ei retinopatia diabetica e alcuni dati statistici che aumentano negli anni. Nel territorio dell'ASL 8 della regione Piemonte non esisteva sino all'anno 2002 un centro dove i pazienti con retinopatia diabetica potessero essere seguiti nelle loro cure in modo organico. L'obiettivo principale del progetto prevedeva la creazione di un centro integrato per la diagnosi e la cura della retinopatia diabetica.

Abstract/Sommario: L'articolo pone delle riflessioni sulla valutazione del danno biologico oculare in visione delle percentuali di invalidità. I suggerimenti sono stati evidentemente superati da una logica generale cha ha teso a privilegiare i danni più gravi ridimensionando, talora troppo marcatamente, i danni più lievi. Da questo nasce l'esigenza di una guida orientativa per la valutazione che orientativa nasce e orientativa deve rimanere, anche dopo l'approvazione delle Società Italiana di Medicina L ...; [Leggi tutto...] L'articolo pone delle riflessioni sulla valutazione del danno biologico oculare in visione delle percentuali di invalidità. I suggerimenti sono stati evidentemente superati da una logica generale cha ha teso a privilegiare i danni più gravi ridimensionando, talora troppo marcatamente, i danni più lievi. Da questo nasce l'esigenza di una guida orientativa per la valutazione che orientativa nasce e orientativa deve rimanere, anche dopo l'approvazione delle Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazione.