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Abstract/Sommario: Sebbene ricerche precedenti abbiano evidenziato che i familiari reagiscano fortemente alla prima comunicazione della diagnosi sulla disabilità del figlio, pochi studi si sono interessati delle loro reazioni a lungo termine. Per questo gli autori hanno intervistato 21 madri con figli adolescenti Down o diagnosticati con x fragile. Dalla indagine qualitativa sono emersi alcuni temi particolari: importanza del contesto, diverse reazioni emotive alla diagnosi, utilizzo di strategie risolut ...; [Leggi tutto...] Sebbene ricerche precedenti abbiano evidenziato che i familiari reagiscano fortemente alla prima comunicazione della diagnosi sulla disabilità del figlio, pochi studi si sono interessati delle loro reazioni a lungo termine. Per questo gli autori hanno intervistato 21 madri con figli adolescenti Down o diagnosticati con x fragile. Dalla indagine qualitativa sono emersi alcuni temi particolari: importanza del contesto, diverse reazioni emotive alla diagnosi, utilizzo di strategie risolutive specifiche e cambiamenti continui nell'adattamento familiare. È emerso che le caratteristiche positive personali materne contribuiscono al benessere familiare.

Abstract/Sommario: Primo non nuocere è il motto attribuito ad Ippocrate e adottato dal mondo medico, ma potrebbe anche essere seguito dal mondo educativo, specialmente dai professionisti che nella scuola si interessano del ritardo mentale. L'autrice riporta la propria esperienza professionale con studenti inseriti in scuole speciali e lamenta non solo la scarsità del materiale indispensabile per la didattica, ma anche l'approccio educativo negativo e la inesistente filosofia dell'intervento presente in m ...; [Leggi tutto...] Primo non nuocere è il motto attribuito ad Ippocrate e adottato dal mondo medico, ma potrebbe anche essere seguito dal mondo educativo, specialmente dai professionisti che nella scuola si interessano del ritardo mentale. L'autrice riporta la propria esperienza professionale con studenti inseriti in scuole speciali e lamenta non solo la scarsità del materiale indispensabile per la didattica, ma anche l'approccio educativo negativo e la inesistente filosofia dell'intervento presente in molte scuole.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno utilizzato etnografia interpretativa come strumento per esaminare la percezione delle attività fisiche in 12 adulti con ritardo mentale medio. Nello studio sono stai coinvolti quattro genitori e due professionisti ai quali è stato chiesto di compilare questionari o rispondere a interviste. Sono emerse molte barriere per l'esercizio fisico, come benefici e opportunità di scelta nel tempo libero del tutto simili alla popolazione in generale. Il dato negativo è rappresent ...; [Leggi tutto...] Gli autori hanno utilizzato etnografia interpretativa come strumento per esaminare la percezione delle attività fisiche in 12 adulti con ritardo mentale medio. Nello studio sono stai coinvolti quattro genitori e due professionisti ai quali è stato chiesto di compilare questionari o rispondere a interviste. Sono emerse molte barriere per l'esercizio fisico, come benefici e opportunità di scelta nel tempo libero del tutto simili alla popolazione in generale. Il dato negativo è rappresentato dall'assenza di supporto per motivare l'attività fisica a vantaggio della salute negli adulti con ritardo mentale.

Abstract/Sommario: Negli ultimi venti anni si è cominciato a mettere attenzione al costrutto della qualità della vita anche nei servizi alla persona e gli autori si interrogano se ci siano differenze qualitative tra adulti con ritardo evolutivo e i loro coetanei. Sono emerse differenze nel livello di benessere e nelle possibilità di scelta, con valori anche molto accentuati a discapito della popolazione con deficit intellettivo.

Abstract/Sommario: Il the Kallikak Family è un test conosciuto nella storia della psicologia e del ritardo mentale elaborato da Goddard e in grado di individuare il deficit intellettivo e la conseguente necessità di istituzionalizzazione. L'autore prende in considerazione le 14 tavole fotografiche che compongono il test mettendo in discussione la scientificità dello strumento che, a suo dire, risente di influenze visive con immagini stereotipate sulla idiozia e sui simboli religiosi.