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Abstract/Sommario: Nella prospettiva della Qualità della Vita per le persone con disabilità, quale miglior esempio di connubio tra gli aspetti legati al Dominio dello Sviluppo Personale (acquisizione di competenze e autonomie personali) e il Dominio dell’Autodeterminazione (controllo della propria persona e del proprio ambiente) di una esperienza svolta in un contesto lavorativo “non protetto”? Il progetto di affiancamenti lavorativi in ambienti non protetti nasce dal desiderio di promuovere nuove pratic ...; [Leggi tutto...] Nella prospettiva della Qualità della Vita per le persone con disabilità, quale miglior esempio di connubio tra gli aspetti legati al Dominio dello Sviluppo Personale (acquisizione di competenze e autonomie personali) e il Dominio dell’Autodeterminazione (controllo della propria persona e del proprio ambiente) di una esperienza svolta in un contesto lavorativo “non protetto”? Il progetto di affiancamenti lavorativi in ambienti non protetti nasce dal desiderio di promuovere nuove pratiche d’inclusione sociale e lavorativa utilizzando il forte rigore metodologico e scientifico della scienza applicata al comportamento (ABA) al fine di insegnare ai soggetti ad adattarsi a contesti lavorativi ecologici “reali”: da un lato sviluppando competenze specifiche per il lavoro che andranno a svolgere, dall’altro potenziando quelle trasversali (soft skills). Alla fine del percorso, ciò che emerge è il valore della formazione e del supporto ai contesti lavorativi affinché questi possano offrire le condizioni più favorevoli per garantire la riuscita di interventi a livello individuale per lo sviluppo di autonomie e autodeterminazione del soggetto.

Abstract/Sommario: Cascina Biblioteca è una cooperativa sociale storica che ha il suo centro nevralgico nel parco Lambro di Milano. Nasce a partire da una struttura demaniale che viene profondamente ristruttura, modificata ed ampliata. La vocazione è quella della fondazione e non è cambiata negli anni: dare un futuro alle persone con disabilità e accoglierle nella loro interezza. Nel complesso cascinale ci sono servizi diurni e servizi residenziali (dunque un centro socioeducativo, un centro di formazion ...; [Leggi tutto...] Cascina Biblioteca è una cooperativa sociale storica che ha il suo centro nevralgico nel parco Lambro di Milano. Nasce a partire da una struttura demaniale che viene profondamente ristruttura, modificata ed ampliata. La vocazione è quella della fondazione e non è cambiata negli anni: dare un futuro alle persone con disabilità e accoglierle nella loro interezza. Nel complesso cascinale ci sono servizi diurni e servizi residenziali (dunque un centro socioeducativo, un centro di formazione all’autonomia, ma anche comunità sociosanitarie e appartamenti di sollievo) che, accreditati dentro il sistema di welfare, permettono di rispondere al bisogno sociale delle persone con disabilità. La cooperativa si misura inoltre con l’inserimento lavorativo mettendo in campo attività che vanno dalla manutenzione del verde, all’agricoltura sociale, dall’apicoltura con relativa parte commerciale, all’allevamento dei cavalli con una destinazione ippoterapeutica. E in questi settori produttivi Cascina Biblioteca va a competere sul mercato, si presenta per la gestione di importanti commesse pubbliche, promuovendo delle cordate di imprese sociali in grado di vincere appalti come quello per la manutenzione di tutto il verde di un Comune come Monza (il secondo per densità di tutta la Regione). Si beneficia di un servizio e poi si contribuisce a svolgere un servizio; si è beneficiario e poi lavoratore, si è accolto e poi si accoglie. Nella consapevolezza che c’è qualcuno che rimarrà un beneficiario e non farà il salto a lavoratore, ma respirerà comunque un clima di reciproco servizio e di costruzione di percorsi di autonomia progressiva e farà egli stesso dei passi in avanti fin dove la disabilità glielo permette.

Abstract/Sommario: Grazie all’incessante opera di persone con disabilità, familiari, professionisti, da soli oppure organizzati in associazioni, cooperative, fondazioni… il termine “indipendenza” è presente oggi tanto nelle discussioni, quanto nelle linee programmatiche, nei decreti, nelle leggi. Con questo articolo viene proposto un affondo pragmatico rispetto a quello che “indipendenza”, accostato a “persone con disabilità” significa e può significare.

Abstract/Sommario: Le persone con disabilità hanno necessità di ricevere i sostegni adeguati per poter esprimere in maniera compiuta le proprie potenzialità, per potersi vedere garantito il diritto ad essere parte di quell’investimento della Società che prevede opportunità di crescita, inclusione sociale e remunerazione. L’attuale welfare ha bisogno di essere ripensato per perseguire questo obiettivo. L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità va ripensata, vanno riconsiderati le norme e gli st ...; [Leggi tutto...] Le persone con disabilità hanno necessità di ricevere i sostegni adeguati per poter esprimere in maniera compiuta le proprie potenzialità, per potersi vedere garantito il diritto ad essere parte di quell’investimento della Società che prevede opportunità di crescita, inclusione sociale e remunerazione. L’attuale welfare ha bisogno di essere ripensato per perseguire questo obiettivo. L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità va ripensata, vanno riconsiderati le norme e gli strumenti, valorizzate le esperienze positive e ascoltate le istanze di cambiamento. La Cooperativa Sociale Icaro a marchio Anffas opera, grazie ad una équipe di professionisti, sui progetti individuali, personalizzati e partecipati con un’attenzione negli ultimi anni al tema dell’inclusione lavorativa al fine di coniugare la prospettiva dei diritti della persona con disabilità con le principali indicazioni che derivano dalla letteratura scientifica, fornendo la base per la definizione di criteri di qualità per l'organizzazione dei Servizi su base regionale e locale. Si tratta di un processo multistakeholder i cui protagonisti, alleati, devono essere le istituzioni pubbliche nazionali e regionali, la comunità scientifica, il Terzo Settore, il movimento delle persone con disabilità, gli enti e i soggetti attivi nel settore della certificazione di qualità. Il cambiamento culturale riguardo alle persone con disabilità che è necessario raggiungere all’interno di una società che possa definirsi civile, è il riconoscimento di concetti quali la dignità dell’essere umano e il rispetto dei diritti come qualsiasi altra persona e cittadino. L'inclusione lavorativa ha ripercussioni positive sull’autostima e sulla qualità di vita delle persone con disabilità ma anche sul benessere familiare e comunitario.

Abstract/Sommario: La transizione dal paradigma assistenziale a quello dei diritti (ONU, 2006) ha portato con sé una nuova visione di indipendenza, connotata dai significati di libertà, autodeterminazione e autonomia che ne arricchiscono la semantica corroborandone la sua impronta universalista. Se in passato la conquista dell’indipendenza nella sua accezione più classica era una condizione ascrivibile solo a quella minoranza di persone con disturbi del neurosviluppo etichettata «più capace», oggi, nel l ...; [Leggi tutto...] La transizione dal paradigma assistenziale a quello dei diritti (ONU, 2006) ha portato con sé una nuova visione di indipendenza, connotata dai significati di libertà, autodeterminazione e autonomia che ne arricchiscono la semantica corroborandone la sua impronta universalista. Se in passato la conquista dell’indipendenza nella sua accezione più classica era una condizione ascrivibile solo a quella minoranza di persone con disturbi del neurosviluppo etichettata «più capace», oggi, nel lessico dei nuovi approcci alla disabilità, la vita indipendente assume una visione più ampia che ha a che fare con la possibilità di esprimere il proprio punto di vista sulla propria vita e di poter partecipare alla vita sociale in condizioni di pari opportunità con gli altri, indipendentemente dalle proprie caratteristiche. Agire secondo la filosofia della vita indipendente ed esercitare libertà di scelta e controllo sulle decisioni che riguardano sé stessi è una condizione che può nascere solo da adeguati sostegni e in relazione a una serie di dipendenze e interazioni, all’interno delle quali ogni persona crea la propria autonomia personale, abitativa e lavorativa al massimo delle proprie potenzialità. Tutto ciò non può prescindere da una progettualità rinnovata che nasce e si evolve in una prospettiva life span e ambisce a essere co-costruita rimettendo al centro la persona, la famiglia e il contesto, favorendo l’espressione della capacità di scelta della persona di controllo sulla propria vita e concorrendo al raggiungimento di obiettivi significativi, i soli atti a rimandare un senso di pienezza esistenziale. Per gli autori di questo contributo appare doveroso sottolineare l’importanza di formare tutti coloro che per ruolo sono tenuti a prendere importanti decisioni per la vita delle persone con disabilità, affinché basino le scelte sulle migliori conoscenze ed esperienze derivanti dalla letteratura scientifica di riferimento in materia di disabilità e, allo stesso tempo, agiscano secondo la logica della coprogettazione rimettendo la persona al centro del processo, condizione indispensabile per redigere progetti di vita di qualità che abbiano accesso ai fondi previsti dalla legge n. 112/2016 e che riconoscano il diritto della persona con disabilità di autodeterminarsi e di essere il principale agente causale delle proprie scelte.

Abstract/Sommario: L’indipendenza è considerata la via maestra per conquistare la libertà individuale. Un percorso lungo e talvolta tortuoso che parte dall’infanzia e non è detto che si concluda nell’età adulta. Può succedere che, per vari motivi, non la si possa (o riesca a) raggiungere. Si tratta del rapporto di attaccamento con le figure principali di accudimento, generalmente definite caregiver (letteralmente, “chi fornisce cure”). Esplorando nella letteratura, che si occupa del fattore di indipenden ...; [Leggi tutto...] L’indipendenza è considerata la via maestra per conquistare la libertà individuale. Un percorso lungo e talvolta tortuoso che parte dall’infanzia e non è detto che si concluda nell’età adulta. Può succedere che, per vari motivi, non la si possa (o riesca a) raggiungere. Si tratta del rapporto di attaccamento con le figure principali di accudimento, generalmente definite caregiver (letteralmente, “chi fornisce cure”). Esplorando nella letteratura, che si occupa del fattore di indipendenza delle persone con disabilità intellettiva e dei disturbi del neurosviluppo, si osserva spesso la tendenza a ricondurla a fenomeno dell’adultità, argomentato il più delle volte da tematiche di principio, quale il diritto a poter decidere dove e con chi vivere. Anche le leggi che affrontano questo fondamentale capitolo dell’esistenza sembrano essere state concepite per chi è già diventato grande generando di conseguenza l’interessamento spesso tardivo anche da parte dei caregiver. Quanto può influenzare l’emancipazione dal legame di attaccamento con la conquista della libertà della persona? Il contributo si propone di sviluppare le riflessioni intorno a questo aspetto.

Abstract/Sommario: Progettare il futuro è ciò che molte realtà in Italia stanno facendo da una decina d’anni - ancor prima che nel 2016 fosse emanata la legge 112 conosciuta come Dopo di Noi – ricercando e sperimentando percorsi innovativi per preparare le persone con disabilità ad affrontare un futuro da protagonisti, realizzando percorsi di emancipazione dai genitori quanto essi sono ancora in vita attraverso progetti di vita stabili in co-abitazione. Con questo contributo si vogliono riprendere e appr ...; [Leggi tutto...] Progettare il futuro è ciò che molte realtà in Italia stanno facendo da una decina d’anni - ancor prima che nel 2016 fosse emanata la legge 112 conosciuta come Dopo di Noi – ricercando e sperimentando percorsi innovativi per preparare le persone con disabilità ad affrontare un futuro da protagonisti, realizzando percorsi di emancipazione dai genitori quanto essi sono ancora in vita attraverso progetti di vita stabili in co-abitazione. Con questo contributo si vogliono riprendere e approfondire alcune riflessioni sul tema dell’indipendenza che sono state proposte su questa rivista in articoli precedenti, focalizzando lo sguardo sulle esperienze maturate nell’ultimo decennio in Lombardia, sui servizi che hanno agito per promuovere tali opportunità innovative e su chi al loro interno vi opera, con la finalità di valorizzarne le potenzialità e il loro ruolo sia nei processi di empowerment, che in quelli di sviluppo dell’indipendenza e dell’autodeterminazione in una prospettiva di vita adulta.

Abstract/Sommario: Il lavoro di specialisti a sostegno del miglioramento della Qualità di Vita delle Persone autistiche si concretizza nella realizzazione di piccoli passi, da muovere ogni giorno, ogniqualvolta se ne presenti l’opportunità. È un lavoro incessante, fatto di successi, di pause, a volte di sconfitte che ci obbligano a riprendere da dove ci siamo fermati. Richiede grande determinazione e tenacia. Trovare sostegno nella volontà politica di Persone che condividono questa visione, come è accadu ...; [Leggi tutto...] Il lavoro di specialisti a sostegno del miglioramento della Qualità di Vita delle Persone autistiche si concretizza nella realizzazione di piccoli passi, da muovere ogni giorno, ogniqualvolta se ne presenti l’opportunità. È un lavoro incessante, fatto di successi, di pause, a volte di sconfitte che ci obbligano a riprendere da dove ci siamo fermati. Richiede grande determinazione e tenacia. Trovare sostegno nella volontà politica di Persone che condividono questa visione, come è accaduto con il Municipio 4 del Comune di Milano, dà maggiore forza e speranza. La richiesta al gruppo di lavoro e ai colleghi di AIAS ETS è stata quella di immaginare un’attività che potesse impattare sulla partecipazione delle Persone autistiche alla vita del territorio. È stato convenuto che lavorare sul tema accessibilità delle biblioteche pubbliche potesse essere un buon punto di inizio. La biblioteca è non solo nella sua sostanza, ma anche simbolicamente, luogo di cultura, di libero pensiero, di incontro e libertà. Il Progetto ha avuto piena attuazione a partire dalla formazione ai bibliotecari. Le caratteristiche delle persone neuro divergenti sono state presentate attraverso 14 parole chiave, scelte e argomentate per enucleare i tratti più ricorrenti e riconoscibili all’interno dello spettro: percezioni sensoriali, routines, deficit delle funzioni esecutive, pensiero visivo, comprensione letterale, deficit nella teoria della mente, problemi di comportamento, deficit qualitativo nella comunicazione verbale e non verbale, deficit qualitativo nell’interazione sociale, difficoltà nell’astrazione, interessi ristretti e stereotipie, importanza del particolare rispetto al significato complessivo, livelli di gravità e livelli di funzionamento, rigidità di pensiero.

Abstract/Sommario: Il diritto alla vita indipendente e all’inclusione nella società è sancito, per le persone con disabilità, in particolare dall’art. 19 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge 18/09. Il concetto di vita indipendente non si esaurisce nella possibilità di gestire la propria sfera personale nei diversi ambiti in cui si esplica, ma implica anche la possibilità concreta di partecipare effettivamente e attivamente al vivere sociale. ...; [Leggi tutto...] Il diritto alla vita indipendente e all’inclusione nella società è sancito, per le persone con disabilità, in particolare dall’art. 19 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge 18/09. Il concetto di vita indipendente non si esaurisce nella possibilità di gestire la propria sfera personale nei diversi ambiti in cui si esplica, ma implica anche la possibilità concreta di partecipare effettivamente e attivamente al vivere sociale. Da questo punto di vista è importante, al tempo stesso, sottolineare come il concetto di interdipendenza rimandi al fatto che le vite di tutte le persone sono legate tra loro e riguarda quindi la dimensione della vita all’interno della comunità e l’inclusione sociale di ognuno (interdipendenza). Grazie alla più recente introduzione della Legge 112/2016 (la cosiddetta legge sul “Durante Noi e Dopo di Noi”), è possibile oggi prevedere all’interno dei Progetti Individuali delle specifiche misure volte a favorire l’attivazione nel “durante noi” di percorsi per il “dopo di noi”.