Abstract/Sommario: Viene descritta una esperienza di valutazione e di presa in carico di una bambina di 7 anni con Disturbo Specifico dell'Apprendimento misto, con dislessia e disortografia. In entrambi le fasi, quella diagnostica-valutativa e quella riabilitativa, lo studio si è avvalso di un approccio multidisciplinare.In particolare durante la presa in carico, il trattamento riabilitativo ha interessato sia la sfera cognitiva delle abilità di letto-scrittura e sia gli aspetti emotivo-motivazionali. In ...; [Leggi tutto...]
Viene descritta una esperienza di valutazione e di presa in carico di una bambina di 7 anni con Disturbo Specifico dell'Apprendimento misto, con dislessia e disortografia. In entrambi le fasi, quella diagnostica-valutativa e quella riabilitativa, lo studio si è avvalso di un approccio multidisciplinare.In particolare durante la presa in carico, il trattamento riabilitativo ha interessato sia la sfera cognitiva delle abilità di letto-scrittura e sia gli aspetti emotivo-motivazionali. In integrazione al progetto di potenziamento per il lavoro delle abilità scolastiche strumentali deficitarie, la bambina ha seguito un percorso esperienziale di gruppo per lo sviluppo di abilità creative e la promozione di emozioni positive, durato 3 mesi. Il razionale seguito era quello di una presa in carico globale dei bisogni della bambina. I risultati hanno evidenziato da una parte, dei dati quantitativi di miglioramento nelle abilità di lettura e scrittura inizialmente deficitarie grazie agli effetti di potenziamento. In aggiunta, sono descritti tutta una serie di dati qualitativi sul miglioramento osservato nel comportamento funzionale della bambina a casa e a scuola: un approccio e una motivazione verso i compiti scolastici e la scuola in generale più positivi, e dal punto di vista emotivo un miglioramento nell'autostima e nel senso di autoefficacia percepita.
Abstract/Sommario: Il disturbo specifico di apprendimento (DSA) è un disturbo del neurosviluppo che riporta 2-10 casi su 100, in Italia il 5% (DSM-5). Per una diagnosi di disturbi specifici della lettura e della scrittura, bisogna attendere la fine del secondo anno di scuola primaria; con i dati presenti in letteratura, risulta però possibile individuare precocemente eventuali difficoltà nei primi apprendimenti, con la successiva necessità di avviare percorsi di potenziamento mirati. Questo studio ha lo ...; [Leggi tutto...]
Il disturbo specifico di apprendimento (DSA) è un disturbo del neurosviluppo che riporta 2-10 casi su 100, in Italia il 5% (DSM-5). Per una diagnosi di disturbi specifici della lettura e della scrittura, bisogna attendere la fine del secondo anno di scuola primaria; con i dati presenti in letteratura, risulta però possibile individuare precocemente eventuali difficoltà nei primi apprendimenti, con la successiva necessità di avviare percorsi di potenziamento mirati. Questo studio ha lo scopo di: 1) creare un protocollo di screening in grado di intercettare eventuali difficoltà che si possono manifestare nei primi stadi di apprendimento della letto-scrittura; 2) effettuare un primo studio preliminare; 3) analizzare la correlazione fra le competenze, definite predittive degli apprendimenti, e i primi stadi di apprendimento di letto-scrittura, confrontando i nostri risultati con quelli disponibili in letteratura. Una delle innovazioni del nostro studio è rappresentata dalla creazione di uno strumento digitale di screening somministrabile quindi in modalità telematica. In seguito alla creazione delle prove del protocollo, è stato reclutato un gruppo di bambini frequentanti la prima classe della scuola primaria, grazie alla collaborazione dell'Istituto Comprensivo di Seravezza (LU). L'adesione al progetto è stata volontaria ed hanno partecipato 15 bambini appartenenti a due classi dell'Istituto. Successivamente sono state effettuate le analisi statistiche, dalle quali sono emerse numerose correlazioni significative fra le abilità predittive e i primi apprendimenti scolastici, risultati che si pongono in continuità con gli studi disponibili in letteratura.
Abstract/Sommario: La diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), effettuata nei tempi attesi, avviene in un'epoca dello sviluppo in cui, in assenza di problematiche pregresse, si sta concretizzando nel bambino un'immagine di sé sufficientemente competente e nei genitori una rassicurante fiducia sui risultati del loro accudimento. La diagnosi interferisce con l'equilibrio familiare in essere comportando una riorganizzazione dell'intero nucleo. L'esito di tale riassestamento è strettamente dipe ...; [Leggi tutto...]
La diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), effettuata nei tempi attesi, avviene in un'epoca dello sviluppo in cui, in assenza di problematiche pregresse, si sta concretizzando nel bambino un'immagine di sé sufficientemente competente e nei genitori una rassicurante fiducia sui risultati del loro accudimento. La diagnosi interferisce con l'equilibrio familiare in essere comportando una riorganizzazione dell'intero nucleo. L'esito di tale riassestamento è strettamente dipendente dalla esaustività del percorso diagnostico, dalla reazione più o meno adattiva alla diagnosi da parte di bambini e genitori, dal grado di sintonia tra insegnante e bisogni del bambino e dalla possibilità di attivare opportuni percorsi di supporto in rete tra servizio di neuropsichiatria infantile, scuola e risorse presenti sul territorio. L'obiettivo di questo articolo è quello di analizzare alcuni passaggi (all'interno di percorsi valutativi, abilitativi, educativi già ampiamente tracciati dalla letteratura e dalla ricerca) il cui concretizzarsi o meno, nella procedura diagnostica e di presa in carico da un lato e nell'approccio didattico dall'altro, inciderà sulla capacitàdei bambini di integrare in modo salutare tale diagnosi nel proprio percorso di crescita.
Abstract/Sommario: L'autoregolazione, nelle componenti emotiva, comportamentale e cognitiva (Funzioni Esecutive), assume un ruolo chiave nello sviluppo, sia tipico sia atipico, dei bambini. Il training FEREA è un trattamento che, in seguito ai primi dati di efficacia del 2021, è in continuo aggiornamento per garantire ai bambini e alle famiglie una presa in carico efficace ma anche sostenibile. Il nostro ultimo studio include 22 bambini dai 3 ai 9 anni con diversi quadri diagnostici, che hanno svolto 10 ...; [Leggi tutto...]
L'autoregolazione, nelle componenti emotiva, comportamentale e cognitiva (Funzioni Esecutive), assume un ruolo chiave nello sviluppo, sia tipico sia atipico, dei bambini. Il training FEREA è un trattamento che, in seguito ai primi dati di efficacia del 2021, è in continuo aggiornamento per garantire ai bambini e alle famiglie una presa in carico efficace ma anche sostenibile. Il nostro ultimo studio include 22 bambini dai 3 ai 9 anni con diversi quadri diagnostici, che hanno svolto 10 sessioni di terapia individuale, o di gruppo per l'autoregolazione e le funzioni esecutive. Tra questi, 8 famiglie hanno partecipato attivamente al percorso tramite almeno 2 incontri di consulenza FEREA Parenting per genitori e almeno 1 incontro FEREA @School per i propri insegnanti. Il training con il bambino include giochi e attività motivanti, sfidanti e personalizzate per stimolare il controllo inibitorio, la memoria di lavoro e la flessibilità. Gli incontri con i genitori si incentrano sul concetto di parenting positivo, mentre con gli insegnanti si lavora sulla gestione delle difficoltà di attenzione e comportamento. L'efficacia del training, nelle modalità "solo bambino" e multimodale è stata valutata tramite il questionario per le funzioni esecutive QUFE e il questionario per l'autoregolazione QOSA-P, compilato dai genitori (pre vs post). I risultati preliminari indicano miglioramenti significativi per tutti i bambini a prescindere dalla diagnosi e dall'età, ma comunque maggiori per i bambini prescolari.
Abstract/Sommario: Questa ricerca ha l'obiettivo di usare le nuove prove BIN (Batteria Intelligenza Numerica), una batteria che valuta le componenti di base dell'apprendimento matematico, per osservare il raggiungimento dei criteri stabiliti dal Ministero della Pubblica Istruzione per la fine della scuola dell'infanzia nell'area matematica. Questo studio fa parte di una ricerca più ampia volta a verificare la funzionalità della nuova BIN e a validare questo test. La raccolta dati ha riguardato un campio ...; [Leggi tutto...]
Questa ricerca ha l'obiettivo di usare le nuove prove BIN (Batteria Intelligenza Numerica), una batteria che valuta le componenti di base dell'apprendimento matematico, per osservare il raggiungimento dei criteri stabiliti dal Ministero della Pubblica Istruzione per la fine della scuola dell'infanzia nell'area matematica. Questo studio fa parte di una ricerca più ampia volta a verificare la funzionalità della nuova BIN e a validare questo test. La raccolta dati ha riguardato un campione di bambini frequentanti la scuola dell'infanzia. L'analisi fatta sul raggiungimento dei criteri definiti dal Ministero della Pubblica Istruzione ha avuto lo scopo di capire quanto le varie competenze numeriche sono effettivamente presenti nei bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e se esse sono già possedute dai bambini dei primi due anni. Per quanto riguarda l'analisi dei risultati è stato fatto un confronto, per ogni prova, tra i risultati dei bambini piccoli, medi e grandi (cioè frequentanti rispettivamente, il primo, secondo e terzo anno della scuola dell'infanzia). Come atteso, i bambini grandi sono coloro che possiedono migliori conoscenze numeriche, anche se non tutti hanno dimostrato di riuscire a raggiungere i criteri indicanti le competenze che si dovrebbero possedere all'ultimo anno della scuola dell'infanzia.