Abstract/Sommario: L'articolo prende lo spunto dall'avvio di un nuovo percorso di cambiamento verso una nuova visione innovativa della scuola avvenuto già dal 2017 nell'Istituto Comprensivo di Civitella San Paolo (Roma); il progetto ha coinvolto un numero piuttosto numeroso di docenti, i quali durante le loro riunioni hanno discusso sugli obiettivi che il collegio dei docenti ha indicato nel Rapporto di autovalutazione e nel Piano di miglioramento. Come si può raggiungere l'obiettivo di potenziare le co ...; [Leggi tutto...]
L'articolo prende lo spunto dall'avvio di un nuovo percorso di cambiamento verso una nuova visione innovativa della scuola avvenuto già dal 2017 nell'Istituto Comprensivo di Civitella San Paolo (Roma); il progetto ha coinvolto un numero piuttosto numeroso di docenti, i quali durante le loro riunioni hanno discusso sugli obiettivi che il collegio dei docenti ha indicato nel Rapporto di autovalutazione e nel Piano di miglioramento. Come si può raggiungere l'obiettivo di potenziare le competenze degli alunni? Occorre innanzitutto chiedersi come rendere ognuno degli alunni protagonista del proprio percorso di apprendimento e quindi, trovare prima un metodo didattico che riesca a stimolare l'autodeterminazione e la libertà di scelta, in poche parole mettendo gli stessi allievi al centro del loro percorso di apprendimento. Tutte queste esigenze, secondo l'autore, saranno soddisfatte adottando la didattica aperta con le agende settimanali, modificando prima il tempo, lo spazio e la progettazione didattica, concentrandosi su 4 direzioni: 1) interdisciplinarità; 2) individualizzazione e personalizzazione dei percorsi di apprendimento; 3) inserimento del metodo analogico (e suoi strumenti) per favorire l'autonomia; 4) attività del singolo allievo e di tutto il gruppo classe in base al loro livello e ai loro interessi.
Abstract/Sommario: L'autore afferma che il nostro Paese, oggigiorno, sta scontando un passato e un presente di bassa scolarità, ed anche di inefficienze nei servizi che i Comuni e le Province sono tenuti a fornire alle varie scuole del territorio, soprattutto è evidente nelle regioni del Sud, dove queste inadempienze non permettono ai giovani, specie quelli in difficoltà, di avere una formazione professionale (anche iniziale) adeguata. Esiste un certo disinteresse da parte delle stesse scuole per i propr ...; [Leggi tutto...]
L'autore afferma che il nostro Paese, oggigiorno, sta scontando un passato e un presente di bassa scolarità, ed anche di inefficienze nei servizi che i Comuni e le Province sono tenuti a fornire alle varie scuole del territorio, soprattutto è evidente nelle regioni del Sud, dove queste inadempienze non permettono ai giovani, specie quelli in difficoltà, di avere una formazione professionale (anche iniziale) adeguata. Esiste un certo disinteresse da parte delle stesse scuole per i propri allievi "dispersi" e lasciati poi al CIPIA (Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti). Rispetto agli altri Paesi europei, la stessa quota di spesa per l'istruzione è sottovalutata per quanto concerne gli investimenti da destinare a spazi e tempi adeguati per buoni percorsi di apprendimento. Anche per i nidi d'infanzia (quelli di competenza comunale) si è lontani dal parametro di riferimento europeo del 30% ed è noto, soprattutto nei contesti difficili, che un buon inizio educativo sia fondamentale per garantire esiti positivi. Inoltre, molta della dispersione nel primo anno di scuola superiore (il più critico) c'è da dire che trova una seconda possibilità nel sistema regionale della formazione professionale che è più frequentato dai giovani nelle Regioni del Nord; questa possibilità al Sud, invece, non è consentita poiché è assente l'offerta e si registra una maggiore dispersione scolastica. Il PNRR è una occasione importante per cambiare la rotta, sia per la quantità delle risorse stabilite e sia perché esse possono essere utilizzate secondo un diverso meccanismo, al di fuori "uguale per tutti". In relazione al tema dispersione, le misure più importanti sono quelle per i nidi, poi quelle per l'estensione del tempo pieno e infine l'investimento straordinario (1.4) finalizzato alla riduzionedei fivari territoriali nelle scuole secondarie di I e II grado.
Abstract/Sommario: Il progetto è nato dall'incontro di due insegnanti appartenenti a due ordini di scuola: l'esperienza è stata sperimentata e realizzata tra l'Istituto Tecnico Tecnologico "G. Marconi" di Forlì e la Scuola Primaria "C. Collodi" di Cesena. Dalla condivisione di un laboratorio creativo di taglio laser (pensato all'Istituto Tecnico) si è pensato di realizzare dei sussidi didattici con lo scopo di direzionare e potenziare l'apprendimento degli studenti della scuola primaria e sono stati prop ...; [Leggi tutto...]
Il progetto è nato dall'incontro di due insegnanti appartenenti a due ordini di scuola: l'esperienza è stata sperimentata e realizzata tra l'Istituto Tecnico Tecnologico "G. Marconi" di Forlì e la Scuola Primaria "C. Collodi" di Cesena. Dalla condivisione di un laboratorio creativo di taglio laser (pensato all'Istituto Tecnico) si è pensato di realizzare dei sussidi didattici con lo scopo di direzionare e potenziare l'apprendimento degli studenti della scuola primaria e sono stati proprio i ragazzi, attraverso un percorso progettuale guidato e scandito da determinate fasi a dare forma alla stessa idea degli insegnanti. Il progetto nasce dalla volontà di raggiungere obiettivi comuni, pur muovendosi da punti diversi, e procedendo poi nella stessa direzione. Per gli studenti dell'Istituto Tecnico è stata un'occasione per simulare una piccola impresa; la scuola primaria è la committente che ha richiesto al gruppo (insegnanti e allievi dell'Istituto) un prodotto (la realizzazione di due sussidi didattici). Gli studenti coordinati dagli insegnanti hanno realizzato tutte le fasi del laboratorio creativo: disegno dei sussidi, CAD (Computer aided design), taglio laser, assemblaggio dei pezzi, in un'ottica di produzione industriale. Agli aspetti motivazionali si sono aggiunti aspetti relazionali, emozionali, tecnici includendo conoscenze, abilità e competenze. Fondamentali e costitutivi in tutte le fasi del laboratorio creativo sono state la partecipazione, la collaborazione e la cooperazione.
Abstract/Sommario: Il progetto MiAssumo mette al centro dell'attenzione ogni ragazzo e ragazza alle prese dell'orientamento, evidenziando le due facce del compito che li attende: crescere come persona e crescere come lavoratore, cioè come qualcuno che desidera maturare in modo integrale (nell'essere e nel fare), guardare il mondo e cambiarlo con la propria creatività e iniziativa, in modo responsabile. Ed è proprio per aiutare questi giovani a prendere consapevolezza di questa sfida della realizzazione p ...; [Leggi tutto...]
Il progetto MiAssumo mette al centro dell'attenzione ogni ragazzo e ragazza alle prese dell'orientamento, evidenziando le due facce del compito che li attende: crescere come persona e crescere come lavoratore, cioè come qualcuno che desidera maturare in modo integrale (nell'essere e nel fare), guardare il mondo e cambiarlo con la propria creatività e iniziativa, in modo responsabile. Ed è proprio per aiutare questi giovani a prendere consapevolezza di questa sfida della realizzazione personale che, MiAssumo propone di misurarsi in modo integrato in due modi: quello delle competenze-chiave per la formazione permanente (individuate dall'Unione Europea) e quello delle competenze professionali. Questo progetto culturale è stato creato e poi sviluppato da una piattaforma digitale gratuita che offre la possibilità di integrare queste prospettive attraverso attività da realizzare a scuola con gli insegnanti, a secondo i canoni dell'educazione civica, e favorendo aperture sul mondo professionale, col supporto anche dei progetti di alternanza scuola-lavoro.
Abstract/Sommario: Nel mondo della scuola o comunque dell'istruzione, il ruolo dell'educazione alla sostenibilità viene sempre più riconosciuto fondamentale, non solo in Italia ma anche a livello internazionale, alimentato negli ultimi tempi anche dal dibattito pubblico riguardanti i temi dello sviluppo sostenibile e della sostenibilità (concetti spesso confusi). Esiste da qualche tempo un rinnovato interesse ad una vita più semplice, quasi che possa condurre ad un ritorno alle radici; in tale contesto, ...; [Leggi tutto...]
Nel mondo della scuola o comunque dell'istruzione, il ruolo dell'educazione alla sostenibilità viene sempre più riconosciuto fondamentale, non solo in Italia ma anche a livello internazionale, alimentato negli ultimi tempi anche dal dibattito pubblico riguardanti i temi dello sviluppo sostenibile e della sostenibilità (concetti spesso confusi). Esiste da qualche tempo un rinnovato interesse ad una vita più semplice, quasi che possa condurre ad un ritorno alle radici; in tale contesto, L'Outdoor Education è diventata protagonista delle nuove tendenze didattiche e del cambiamento sociale che mirano ad una liberalizzazione democratica della natura. Sviluppo sostenibile: è oggi il principio base dell'analisi e della progettazione ambientale e socio-economica, il cui scopo è quello di soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni. Sostenibilità: vive al di fuori del concetto dello sviluppo e il suo scopo è quello di esistere in un completo stato di equilibrio, essa è legata al fenomeno dei cicli e dell'equilibrio esistenti in natura. Per educare alla sostenibilità, secondo l'autrice, occorre riscoprire (e curare) il legame tra bambino e natura, da coltivare già dalla primissima infanzia e ciò permette di potenziare il rapporto emotivo che il bambino può nutrire con la natura. L'Outdoor education, nato nei Paesi scandinavi, prevede tutta una serie di attività didattiche all'aperto svolte dalle scuole, in un ambiente naturale anche se oggi, per Outdoor education si intendono e sono previste attività realizzate in contesti urbani (es. parchi urbani) che prevedono il pieno coinvolgimento del bambino in tutte le sue dimensioni evolutive: fisica, cognitiva, affettiva e relazionale.
Abstract/Sommario: Durante l'emergenza del covid-19 la Cooperativa Sociale "Koinè" di Novate Milanese ha ripensato l'orientamento scolastico in un modo più creativo, (e considerando complesso il momento della scelta verso una direzione da parte degli allievi in una fase decisiva della loro vita per lo sviluppo delle relazioni e della propria identità) ha unito in modo innovativo videogame ed escape room per coinvolgere online gli studenti del secondo e del terzo anno della scuola secondaria di 1° grado. ...; [Leggi tutto...]
Durante l'emergenza del covid-19 la Cooperativa Sociale "Koinè" di Novate Milanese ha ripensato l'orientamento scolastico in un modo più creativo, (e considerando complesso il momento della scelta verso una direzione da parte degli allievi in una fase decisiva della loro vita per lo sviluppo delle relazioni e della propria identità) ha unito in modo innovativo videogame ed escape room per coinvolgere online gli studenti del secondo e del terzo anno della scuola secondaria di 1° grado. La cooperativa Koinè ha ideato perciò l'Orientamento 2.0 che si svolge su una piattaforma online e grazie alla propria esperienza trentennale nella educazione dei giovani crede e sostiene da sempre che la scelta della scuola superiore sia un momento evolutivo fondamentale ed anche una occasione di confronto e di riflessione sul tema delle attitudini, delle competenze, degli interessi dei ragazzi. Lavorare sulla capacità di orientamento rappresenta una opportunità per acquisire, secondo le autrici, e consolidare le abilità di scelta e di decisione (patrimonio permanente nello sviluppo di crescita personale dei ragazzi), in grado di aumentare e sostenere consapevolezza, capacità decisionali, pensiero critico, problem solving, comunicazione e riduzione del rischio di dispersione.
Abstract/Sommario: Il modello attuale italiano di orientamento scolastico (formativo e professionale) e che oggi possiamo definirlo permanente, secondo l'autore, ha origine abbastanza recente (ultimi 10 anni) dopo la realizzazione delle "Linee guida nazionali per l'orientamento permanente" da parte del Ministero, facendolo terminare con il PNRR, in cui risulta ancora più necessaria l'integrazione tra scuola, formazione e mondo del lavoro, anche se c'è da dire che tale modello risulta alquanto variabile i ...; [Leggi tutto...]
Il modello attuale italiano di orientamento scolastico (formativo e professionale) e che oggi possiamo definirlo permanente, secondo l'autore, ha origine abbastanza recente (ultimi 10 anni) dopo la realizzazione delle "Linee guida nazionali per l'orientamento permanente" da parte del Ministero, facendolo terminare con il PNRR, in cui risulta ancora più necessaria l'integrazione tra scuola, formazione e mondo del lavoro, anche se c'è da dire che tale modello risulta alquanto variabile in Italia confrontando il Nord e il Sud. Le componenti principali del modello italiano sono riconducibili alle tipologie che ad oggi è possibile realizzare per il supporto ai vari passaggi dei nostri ragazzi, tra l'età scolare e poi all'età adulta: 1) orientamento informativo; 2) orientamento formativo; 3) orientamento come supporto psico-sociale. Inoltre, a queste forme si aggiungono altre: 4) orientamento inclusivo; 5) orientamento misto (che è una combinazione delle tipologie precedenti). Lo strumento principale che il sistema italiano utilizza per realizzare le varie attività di orientamento è quello delle reti territoriali, aventi un funzionamento autonomo integrato con le politiche nazionali e regionali, le quali pianificano e organizzano le attività informative, formative e di supporto psico-sociale, coinvolgendo tutti i diversi tipi di scuola insieme agli insegnanti, gli studenti e loro famiglie.
Abstract/Sommario: I cambiamenti che hanno riguardato i termini dell'obbligo scolastico e l'introduzione dell'obbligo formativo, secondo l'autore, non hanno sviluppato un dibattito alto; è urgente, l'introduzione della valutazione formativa anche nel secondo ciclo e i fondi del PNRR sono, oggi, orientati a combattere la dispersione scolastica (che si è spostata in avanti) e occorre riportare all'attenzione di tutti il tema della promozione sociale, non con il conseguimento di un diploma, ma col raggiungi ...; [Leggi tutto...]
I cambiamenti che hanno riguardato i termini dell'obbligo scolastico e l'introduzione dell'obbligo formativo, secondo l'autore, non hanno sviluppato un dibattito alto; è urgente, l'introduzione della valutazione formativa anche nel secondo ciclo e i fondi del PNRR sono, oggi, orientati a combattere la dispersione scolastica (che si è spostata in avanti) e occorre riportare all'attenzione di tutti il tema della promozione sociale, non con il conseguimento di un diploma, ma col raggiungimento di conoscenze, capacità e competenze riconosciute dai documenti ministeriali ed anche da quelli europei. E' noto che il modello dell'inclusione oggi si è affermato spesso con alcune leggi che ne hanno sancito l'esistenza, e la conseguente tutela dei diritti: da quelli delle persone disabili a quelli delle persone con disturbi specifici di apprendimento e a quelli delle persone con bisogni educativi speciali. L'opinione dell'autore è quella che sono sufficienti competenze pedagogiche di base per superare le difficoltà delle legislazione; secondo Fasce, se c'è il bisogno di formulare nuove leggi che tutelino i diritti di questo genere di persone, significa che esiste un problema di cultura generale nell'ambito della formazione degli insegnanti e quindi, occorre avere ed adottare una prospettiva più ampia; cioè formulare una operazione "verità" che consenta di porre le basi per la crescita culturale di tutti e che nello stesso tempo, rivaluti la professione dei docenti restituendo la dignità.
Abstract/Sommario: Alle varie domande che sorgono sul tema di come si organizza una classe inclusiva e come si può fare che ognuno degli allievi impari (con le proprie risorse e propri tempi) l'autrice (insegnante di sostegno e pedagogista) cerca di rispondere facendo riferimento alla figura di un bambino frequentante la sua classe affetto da disabilità grave (non verbale e motoria) che è colui che stimola maggiormente in classe la creatività. Tenendo presente, come premessa a tutto ciò che riguarda l'in ...; [Leggi tutto...]
Alle varie domande che sorgono sul tema di come si organizza una classe inclusiva e come si può fare che ognuno degli allievi impari (con le proprie risorse e propri tempi) l'autrice (insegnante di sostegno e pedagogista) cerca di rispondere facendo riferimento alla figura di un bambino frequentante la sua classe affetto da disabilità grave (non verbale e motoria) che è colui che stimola maggiormente in classe la creatività. Tenendo presente, come premessa a tutto ciò che riguarda l'insegnamento, che alla base ci sono sempre un team docente (insegnanti curricolari e di sostegno), con un forma mentis inclusiva sappiamo che questi ultimi lavorano sui punti di forza e credono nelle possibilità di riuscita dei loro allievi, quindi esercitando un atteggiamento fiducioso. Il primo passo da fare per una classe organizzata è quello di creare una comunità che si fa carico del buon funzionamento: gestire gli spazi, mantenere l'ordine, prevedere i tempi di lavoro e quelli liberi, essere responsabili e diventare interdipendenti in modo positivo.
Abstract/Sommario: Nel cuore delle montagne del Friuli sono stati ideati nuovi atelier, insieme a Hervé Tullet (artista, autore e illustratore francese noto per i suoi libri per bambini), proposti come strumenti di formazione in cui l'arte dà forma all'imparare. Tutto ciò prende spunto dal progetto "Terre d'incanto" che la cooperativa sociale "Zaffiria" e il Comune di Lauco realizzano dal 2021 e il cui scopo è quello di realizzare una comunità educante in rete con gli istituti comprensivi, gli enti local ...; [Leggi tutto...]
Nel cuore delle montagne del Friuli sono stati ideati nuovi atelier, insieme a Hervé Tullet (artista, autore e illustratore francese noto per i suoi libri per bambini), proposti come strumenti di formazione in cui l'arte dà forma all'imparare. Tutto ciò prende spunto dal progetto "Terre d'incanto" che la cooperativa sociale "Zaffiria" e il Comune di Lauco realizzano dal 2021 e il cui scopo è quello di realizzare una comunità educante in rete con gli istituti comprensivi, gli enti locali e le associazioni del territorio. A Vinaio (frazione di Lauco) una ex-latteria è diventata un luogo dove si produce arte; qui le persone incontrano la propria creatività con le proprie mani, guidate da Tullet e sono realizzate anche delle mostre, prodotti dei laboratori e giochi che sono poi distribuiti in tutto il mondo. La parte artistica di Tullet è stata poi completata dall'esperienza formativa di "Zaffiria", che ha aiutato gli insegnanti a collegare l'approccio dell'artista allo sguardo pedagogico e didattico, facendo sorgere in questi ultimi la domanda di come portare certe pratiche nella scuola per permettere ai bambini di sperimentare una scuola creativa e divergente. Nuove pratiche, come l'atelier collettivo o come l'installazione di aree gioco, hanno alimentato l'esperienza didattica degli insegnanti fornendo loro alla fine nuove idee per lo svolgimento del loro futuro lavoro a scuola con gli alunni.