Abstract/Sommario: L'inserto prevede i seguenti contributi: 1) Scuola (Lavorare meno per lavorare meglio, di Pera Tiziano); 2) Meno è meglio? (Come e perché guidare la scuola all'essenzializzazione del curricolo, di Aimi Beatrice); 3) I laboratori del sapere (Un approccio alla didattica laboratoriale per discipline, di Anichini Alessandra e Goracci Serena); 4) Guerre puniche o sapere tecnologico (Forse però la domanda che dovremmo porci é un'altra, di Sciapeconi Ivan e Pigliapoco Eva); 5) Facilitare e se ...; [Leggi tutto...]
L'inserto prevede i seguenti contributi: 1) Scuola (Lavorare meno per lavorare meglio, di Pera Tiziano); 2) Meno è meglio? (Come e perché guidare la scuola all'essenzializzazione del curricolo, di Aimi Beatrice); 3) I laboratori del sapere (Un approccio alla didattica laboratoriale per discipline, di Anichini Alessandra e Goracci Serena); 4) Guerre puniche o sapere tecnologico (Forse però la domanda che dovremmo porci é un'altra, di Sciapeconi Ivan e Pigliapoco Eva); 5) Facilitare e semplificare i materiali (Didattica inclusiva con e per tutta la classe: per la scuola, includere significa dare a ciascun alunno la possibilità di partecipare alle attività che in essa si svolgono e di stabilire e sviluppare relazioni significative con i propri pari e con gli adulti, di Scataglini Carlo).
Abstract/Sommario: In questo articolo le due autrici propongono l'insegnamento e l'apprendimento della matematica utilizzando un gioco, il POP-IT, di recente molto diffuso e apprezzato soprattutto dai bambini. Il POP-IT è un giocattolo sensoriale di piccole dimensioni fatto in silicone e multicolore che, tenendo impegnate le dita dei bambini sviluppa un effetto rilassante e quindi anti-stress. L'idea di far scoprire e sperimentare, ai bambini, concetti e argomenti matematici con tale gioco ha fatto capir ...; [Leggi tutto...]
In questo articolo le due autrici propongono l'insegnamento e l'apprendimento della matematica utilizzando un gioco, il POP-IT, di recente molto diffuso e apprezzato soprattutto dai bambini. Il POP-IT è un giocattolo sensoriale di piccole dimensioni fatto in silicone e multicolore che, tenendo impegnate le dita dei bambini sviluppa un effetto rilassante e quindi anti-stress. L'idea di far scoprire e sperimentare, ai bambini, concetti e argomenti matematici con tale gioco ha fatto capire alle due insegnanti che il suo uso a scuola presenta numerosi vantaggi, su diversi piani. Il primo è a livello tattile ma anche visivo e uditivo, aumenta il livello di concentrazione da parte dell'alunno, favorendo il ragionamento e la motivazione; il secondo vantaggio è rappresentato dall'azione continua delle dita combinata con la costante attivazione del ragionamento degli allievi favorendo un prezioso canale per l'apprendimento della matematica. Infine il POP-IT è un gioco altamente inclusivo, con il quale l'insegnante può far giocare tutti gli alunni, da quelli con più difficoltà a quelli ad alto potenziale, che spesso sono poco stimolati dalla didattica tradizionale e non si sentono valorizzati per i loro talenti.
Abstract/Sommario: Outdoor education significa un approccio educativo che fa del luogo dell'apprendimento, al di fuori delle mura della scuola, il fulcro delle esperienze condotte dalle tre autrici; a tale proposito, un giardino, un parco può diventare un ambiente didattico ma anche gli spazi urbani del quartiere del paese e/o città, ampliando così l'ottica della formazione-educazione in un'ottica ecologica e di comunità. Questo tipo di laboratorio riguarda la necessità di rinnovare gli spazi didattici e ...; [Leggi tutto...]
Outdoor education significa un approccio educativo che fa del luogo dell'apprendimento, al di fuori delle mura della scuola, il fulcro delle esperienze condotte dalle tre autrici; a tale proposito, un giardino, un parco può diventare un ambiente didattico ma anche gli spazi urbani del quartiere del paese e/o città, ampliando così l'ottica della formazione-educazione in un'ottica ecologica e di comunità. Questo tipo di laboratorio riguarda la necessità di rinnovare gli spazi didattici e le modalità di insegnamento e, inoltre contrasta la sedentarietà dei bambini e il loro minor tempo passato all'aria aperta, soprattutto per quelli che vivono nelle città (dove questo tipo di esperienza è meno diffusa). Dalla ricerca condotta dalle tre autrici è emerso che l'ambiente esterno, la natura ha un effetto che stimola l'attenzione da parte degli alunni; la classe, in un ambiente aperto, passa maggiore tempo sui compiti proposti e tale risultato ha una forte ricaduta sull'apprendimento, considerando il maggior tempo che la classe passava sulla concentrazione dei compiti e il minore affaticamento delle sue risorse cognitive. In ultimo, la didattica interattiva e dinamica (sia a livello qualitativo e sia a quello quantitativo) è risultata più efficace rispetto a quella frontale e passiva, l'ambiente esterno, rispetto all'ambiente statico della classe, si presta più facilmente ad una didattica flessibile, poiché stando all'aperto si può sperimentare nella realtà alcuni elementi didattici (es. gli alberi) e di conseguenza, a distinguerli e padroneggiarli maggiormente. La metodologia proposta allude al concetto di imparare facendo esperienze concrete, e quindi, valorizzando la partecipazione attiva di tutti gli allievi, si può affermare che l'outdoor education rappresenta una esperienza inclusiva.