Abstract/Sommario: Oggi sappiamo riconoscere l'autismo che fino a qualche anno fa era scambiato e confuso con altre malattie mentali e abbiamo degli strumenti validi per quanto concerne la diagnosi precoce; tuttavia, la ricerca continua in questo campo poiché sono ancora oggi sconosciute le cause, non è possibile, inoltre, fare alcun tipo di prevenzione ed ancora non esiste una terapia. Si sa che l'autismo riguarda tutto un insieme di alterazioni dello sviluppo cerebrale che vanno poi a compromettere le ...; [Leggi tutto...]
Oggi sappiamo riconoscere l'autismo che fino a qualche anno fa era scambiato e confuso con altre malattie mentali e abbiamo degli strumenti validi per quanto concerne la diagnosi precoce; tuttavia, la ricerca continua in questo campo poiché sono ancora oggi sconosciute le cause, non è possibile, inoltre, fare alcun tipo di prevenzione ed ancora non esiste una terapia. Si sa che l'autismo riguarda tutto un insieme di alterazioni dello sviluppo cerebrale che vanno poi a compromettere le abilità sociali, comunicative e comportamentali del bambino. Queste alterazioni, inoltre, sono diverse dal punto di vista di gravità e di tipologia e di conseguenza, ogni bambino che ne è afflitto necessita di accorgimenti efficaci che rispondano ai suoi peculiari bisogni (per il fatto che egli è unico). La diagnosi di autismo è sempre la stessa per tutti i bambini con tali disturbi ma il loro globale funzionamento risulta essere completamente diverso e quindi, prendere in cura un bambino con spettro autistico occorre andare al di là dei dati clinici ed osservare l'interazione che si sviluppa tra fattori e dimensioni dal punto di vista psicologico, sociale e biologico. Da queste considerazioni l'autore ha scritto una guida rapida ("Autismo cosa fare e non") per aiutare gli insegnanti di scuola primaria che hanno nella propria classe alunni autistici, offrendo loro spunti e strategie adatte di intervento a migliorare l'apprendimento ed anche il benessere in classe.
Abstract/Sommario: Il mantra "Andare oltre" è quello che l'autrice ha utilizzato per pensare e trovare nuovi strumenti utili ad arricchire gli apprendimenti di tutti bambini e gli alunni a lei affidati, in particolar modo quelli con maggiori difficoltà, fragilità e disabilità motoria e sensoriale. I bambini, investiti del ruolo di co-progettatori, hanno potuto riflettere per inferire, manipolare per definire le forme, scoprirne gli spessori, i suoni, i profumi, le consistenze, le temperature vivendo una ...; [Leggi tutto...]
Il mantra "Andare oltre" è quello che l'autrice ha utilizzato per pensare e trovare nuovi strumenti utili ad arricchire gli apprendimenti di tutti bambini e gli alunni a lei affidati, in particolar modo quelli con maggiori difficoltà, fragilità e disabilità motoria e sensoriale. I bambini, investiti del ruolo di co-progettatori, hanno potuto riflettere per inferire, manipolare per definire le forme, scoprirne gli spessori, i suoni, i profumi, le consistenze, le temperature vivendo una vera esperienza olistica, in un'ottica pedagogica di Progettazione Universale degli Apprendimenti e di accessibilità all'esperienza didattico-sensoriale. I percorsi ideati dall'autrice (Sindoni) per la costruzione e l'uso della lavagna multifunzionale offrono a tutti non solo numerosi spunti metodologici ma sicuramente anche la motivazione a crearne di nuovi con gli alunni.
Abstract/Sommario: Il dossier comprende i seguenti contributi: 1) Valutare, ovvero triangolare (Un approccio trifocale per osservare le competenze del soggetto) di Castoldi Mario; 2) La valutazione per una progettazione inclusiva (Ripensare le modalità e le strategie di valutazione come strumento a supporto dell'inclusione) di Dell'Anna Silvia; 3) E' cambiato tutto. Cambiamo anche noi? (La valutazione come via per introdurre il cambiamento a scuola) di Tamagnini Davide; 4) Le attività (Un poster per l'au ...; [Leggi tutto...]
Il dossier comprende i seguenti contributi: 1) Valutare, ovvero triangolare (Un approccio trifocale per osservare le competenze del soggetto) di Castoldi Mario; 2) La valutazione per una progettazione inclusiva (Ripensare le modalità e le strategie di valutazione come strumento a supporto dell'inclusione) di Dell'Anna Silvia; 3) E' cambiato tutto. Cambiamo anche noi? (La valutazione come via per introdurre il cambiamento a scuola) di Tamagnini Davide; 4) Le attività (Un poster per l'autovalutazione) a cura di Sciapeconi Ivan e Pigliapoco Eva; 5) Personalizzare la valutazione nelle scuole medie (Perché al centro di ogni azione educativa c'è la dignità della persona) di Piras Marisa; 6) Tenere traccia del cammino (La documentazione come atto di coraggio, ascolto e lealtà verso l'infanzia) di Malavasi Laura; 7) Il progetto AC-MT (Prove standardizzate per l'esperto e prove per l'insegnante) di Cornoldi Cesare; 8) La valutazione fra pari nella scuola (Ragioni pedagogico-didattiche e potenzialità formative) di Grion Valentina e Restiglian Emilia.
Abstract/Sommario: Con il DCM del 03/11/2020 si è aperta un'altra stagione di didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, anche se nelle regioni italiane più a rischio le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado non possono seguire le lezioni con la loro presenza. La situazione rispetto a quella dello scorso anno è molto diversa, a settembre la scuola è ripartita con competenze maggiori e con una migliore dotazione tecnologica, anche perché il governo italiano ha ...; [Leggi tutto...]
Con il DCM del 03/11/2020 si è aperta un'altra stagione di didattica a distanza per le scuole secondarie di secondo grado, anche se nelle regioni italiane più a rischio le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado non possono seguire le lezioni con la loro presenza. La situazione rispetto a quella dello scorso anno è molto diversa, a settembre la scuola è ripartita con competenze maggiori e con una migliore dotazione tecnologica, anche perché il governo italiano ha messo a disposizione determinate risorse. Si è intervenuti, infatti, molto sugli edifici, sull'arredo delle classi, sui modelli organizzativi per garantire le condizioni di distanziamento previsto però, non altrettanto si è riflettuto su quale scuola ci aspettava, sugli aspetti psicologici, relazionali e quelli pedagogici-didattici; ciò significa che, da tale punto di vista non si era ancora pronti, secondo le due autrici, per favorire una didattica blended (cioè apprendimento misto, che oltre alla didattica tradizionale in aula frontale viene svolto l'apprendimento tramite computer). Ora è il tempo di una didattica, quindi, integrata dal digitale (che deve risultare ordinaria e non straordinaria), una didattica mista, intelligente e organizzata, dove le metodologie non trasmissive rappresentino la maggior parte del tempo di docenza e il sincrono sia integrato dall'asincrono; occorre pensare al ruolo della presenza limitata e a metodi di insegnamento più interattivi e occorre considerare che la didattica blended (quella che integra la presenza con la distanza) può essere sostenibile a partire da una certa fascia di età (non è adatta, quindi, agli allievi più piccoli). Ogni scuola e/o istituto dovrebbe, secondo le autrici, formare un sistema organizzativo e un progetto didattico che preveda un orientamento sulla scelta del dispositivo riguardante l'indirizzo degli studi, con la capacità di connessione interna ed esterna alla scuola, con una piattaforma cloud, la quale mette in relazione le persone al di là della presenza fisica e che deve essere usata nel momento in cui l'emergenza della pandemia separa.
Abstract/Sommario: Il distacco necessario a prendere le cose con filosofia va inteso come l'allenamento di una sensibilità più sottile, capace di leggere e perfino di anticipare le dinamiche nascoste tra le righe degli eventi senza lasciarsene travolgere. Come tradurre questo approccio filosofico nella scuola? Perché può essere sensato farlo creando occasioni per conversazioni ed esperienze cariche di "tensione filosofica" e come fare in pratica? L'autore espone in questo suo articolo alcuni spunti, part ...; [Leggi tutto...]
Il distacco necessario a prendere le cose con filosofia va inteso come l'allenamento di una sensibilità più sottile, capace di leggere e perfino di anticipare le dinamiche nascoste tra le righe degli eventi senza lasciarsene travolgere. Come tradurre questo approccio filosofico nella scuola? Perché può essere sensato farlo creando occasioni per conversazioni ed esperienze cariche di "tensione filosofica" e come fare in pratica? L'autore espone in questo suo articolo alcuni spunti, partendo dalla vicenda che ha segnato lo scorso anno e che prosegue ancora: la pandemia Covid-19, con tutto quello che ne è conseguito non solo per la scuola, dal primo lockdown ai molteplici provvedimenti derivati dalle successive ondate della stessa pandemia. Dai vari avvenimenti che si sono succeduti in questi mesi e che hanno provocato tristezza, lutto, pianto, disperazione se ne sono create altre e che, a loro volta, hanno provocato occasioni di sarcasmo, di ironia e di disprezzo verso coloro che hanno assunto comportamenti di non rispetto nei confronti degli altri. Da ciò, secondo l'autore, il tentativo di comprendere e quindi, il prendere le cose con filosofia che implica, richiede di allontanare tali reazioni emotive e di porre a noi stessi alcune domande: a partire da questa emergenza cosa riceviamo e cosa apprendiamo di nuovo di fronte ad un evento-problema di natura globale e planetario.