Abstract/Sommario: Nell'educazione degli studenti sordi, dalla scuola primaria a quella superiore, spesso si pensa che questo tipo di alunni privilegino il canale visivo. Quell'ipotesi sembra fondarsi sulla natura visiva delle lingue scritte e sul fatto che gli studenti sordi dovranno per forza basarsi sulle informazioni visive. Tuttavia, non sono stati esplorati empiricamente le questioni relative al fatto che i soggetti ipoacusici apprendano verbalmente al pari degli studenti vedenti. Numerosi studi re ...; [Leggi tutto...]
Nell'educazione degli studenti sordi, dalla scuola primaria a quella superiore, spesso si pensa che questo tipo di alunni privilegino il canale visivo. Quell'ipotesi sembra fondarsi sulla natura visiva delle lingue scritte e sul fatto che gli studenti sordi dovranno per forza basarsi sulle informazioni visive. Tuttavia, non sono stati esplorati empiricamente le questioni relative al fatto che i soggetti ipoacusici apprendano verbalmente al pari degli studenti vedenti. Numerosi studi recenti hanno infatti indicato che gli studenti udenti in genere svolgono bene o meglio di quelli sordi su una varietà di compiti spaziali visivi. Il presente studio ha utilizzato due strumenti standardizzati per esaminare gli stili di apprendimento tra studenti sordi universitari che utilizzano principalmente della lingua dei segni o la lingua parlata e tra i loro pari. La dimensione visivo-verbale era di particolare interesse. In linea con i recenti studi, i risultati hanno indicato che gli studenti sordi non sono più forti nelle loro abilità e abitudini visive rispetto alle loro abilità e abitudini verbali. I risultati hanno chiaramente implicazioni specifiche per l'educazione degli alunni non udenti.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno indagato sulla relazione tra comunicazione retrospettiva delle difficoltà e sintomatologia attuale depressiva. 143 adolescenti e adulti sordi hanno completato dei questionari relativi alla comunicazione genitoriale, alla storia della lingua e al funzionamento psicologico corrente. Modelli di regressione sono stati usati per stimare la probabilità di depressione associati alla comprensione della comunicazione dei genitori in base alle variabili: sesso, udito, livello e ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno indagato sulla relazione tra comunicazione retrospettiva delle difficoltà e sintomatologia attuale depressiva. 143 adolescenti e adulti sordi hanno completato dei questionari relativi alla comunicazione genitoriale, alla storia della lingua e al funzionamento psicologico corrente. Modelli di regressione sono stati usati per stimare la probabilità di depressione associati alla comprensione della comunicazione dei genitori in base alle variabili: sesso, udito, livello e formazione del linguaggio. Il rapporto di probabilità significativo ha indicato che le difficoltà di comprensione della comunicazione di base con i genitori hanno aumentato le probabilità della sintomatologia della depressione. Il rapporto di probabilità indica che quando tutte le altre variabili sono costanti, le probabilità di depressione è stata almeno 8 volte più alte per coloro che hanno riferito di essere in grado di capire qualcosa o nulla di quanto ha detto il genitore dello stesso sesso. Anche se i risultati dello studio suggeriscono che i maschi di questa popolazione e le femmine con difficoltà comunicative in famiglia sono a rischio di depressione in età adulta, non disponiamo di informazioni sui meccanismi causali che collegano le difficoltà di comunicazione in età precoce e depressione in età adulta. Occorre prestare maggiore attenzione alla promozione di una comunicazione sana tra le ragazze sorde e le loro madri così come i ragazzi e i loro padri, in modo da ridurre l'impatto sulla successiva insorgenza della depressione.