Abstract/Sommario: In questo lavoro si è cercato di approfondire il concetto di apprendimento alla luce della teoria sistemica e dei sistemi complessi. Essendo l'apprendimento un comportamento emergente dall'interazione sistemica dei sottoprocessi che lo determinano, ne deriva la necessità (per poterlo sviluppare) di adottare una visione olistica dell'uomo. Per favorire un reale apprendimento negli studenti, secondo gli autori, risulta inadeguata strutturalmente l'impostazione della didattica basata sull ...; [Leggi tutto...]
In questo lavoro si è cercato di approfondire il concetto di apprendimento alla luce della teoria sistemica e dei sistemi complessi. Essendo l'apprendimento un comportamento emergente dall'interazione sistemica dei sottoprocessi che lo determinano, ne deriva la necessità (per poterlo sviluppare) di adottare una visione olistica dell'uomo. Per favorire un reale apprendimento negli studenti, secondo gli autori, risulta inadeguata strutturalmente l'impostazione della didattica basata sulla divisione in più discipline; da ciò è scaturita l'esigenza di proporre un nuovo modello pedagogico e didattico che si basa sulla costruzione di un ecosistema, i cui elementi fondamentali sono gli "ambienti di apprendimento", gestiti attraverso la metodologia del Project Based Learning. La metodologia proposta è stata sperimentata su 16 ragazzi con BES gravi caratterizzati da patologie dello sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. Il percorso è stato monitorato attraverso un progetto di ricerca strutturato che ha messo in evidenza la sostanziale efficacia del modello utilizzato. La ricerca ha rilevato come la metodologia basata sul Project Based Learning favorisca la capacità di strutturare meglio le attività, lo sviluppo dell'attenzione e delle performance cognitive.
Abstract/Sommario: In questo articolo, l'autrice riprende la presentazione delle esperienze di applicazione della metodologia di Feuerstein nella scuola dell'infanzia, volta a promuovere lo sviluppo delle funzioni cognitive. Si è già visto nella prima parte di questo lavoro che Feuerstein ha individuato una serie di funzioni cognitive che possono essere carenti (cioè processi di pensiero non adeguatamente sviluppati), ma per i bambini della scuola dell'obbligo (e in particolare per quelli della scuola de ...; [Leggi tutto...]
In questo articolo, l'autrice riprende la presentazione delle esperienze di applicazione della metodologia di Feuerstein nella scuola dell'infanzia, volta a promuovere lo sviluppo delle funzioni cognitive. Si è già visto nella prima parte di questo lavoro che Feuerstein ha individuato una serie di funzioni cognitive che possono essere carenti (cioè processi di pensiero non adeguatamente sviluppati), ma per i bambini della scuola dell'obbligo (e in particolare per quelli della scuola dell'infanzia) è preferibile fare riferimento alla loro traduzione in funzioni cognitive positive, cioè comportamenti che rendono visibile all'insegnante i processi mentali efficaci attivati dal bambino (soggetto) che apprende, formulati con una terminologia facilitata. Nella fase di elaborazione (dove avviene la trasformazione delle informazioni ricevute in conoscenza organizzata), le funzioni cognitive individuate, secondo l'autrice, sono molteplici: analisi del disequilibrio, pertinenza, pianificazione, confronto e classificazione, ecc. A questa fase segue poi quella di output, dove viene espresso il pensiero da comunicare e le cui funzioni cognitive individuate sono: controllo dell'impulsività, controllo a non agire per prove ed errori,comunicazione autodecentrata, schematizzazione, chiarezza espositiva e trasposizione visiva. Le attività per lo sviluppo delle funzioni cognitive di elaborazione favoriscono la capacità di cogliere la presenza di una situazione di disequilibrio cognitivo (ciò per quanto riguarda le funzioni cognitive già sviluppate), mentre per i bambini dai 3 ai 6 anni esse sono ancora in fase di costruzione. Di conseguenza le attività mirano ad un progressivo sviluppo in relazione alle relative funzioni di apprendimento emergenti per arrivare dopo alla loro forma più matura.