Abstract/Sommario: Lo studio è stato condotto per estendere la ricerca sulle capacità di adattamento di 55 bambini ad alto funzionamento con disturbo dello spettro autistico e di 55 bambini con tratto autistico e disabilità intellettiva tra i 6 e i 12 anni di età, utilizzando la Adaptive Behavior Assessment System, Second Edition (ABAS-II). È stato considerato il profilo adattativo di ciascun gruppo in relazione al funzionamento e alla capacità cognitiva correlandoli con l'età e il QI. I risultati hanno ...; [Leggi tutto...]
Lo studio è stato condotto per estendere la ricerca sulle capacità di adattamento di 55 bambini ad alto funzionamento con disturbo dello spettro autistico e di 55 bambini con tratto autistico e disabilità intellettiva tra i 6 e i 12 anni di età, utilizzando la Adaptive Behavior Assessment System, Second Edition (ABAS-II). È stato considerato il profilo adattativo di ciascun gruppo in relazione al funzionamento e alla capacità cognitiva correlandoli con l'età e il QI. I risultati hanno indicato che i bambini del primo gruppo hanno dimostrato capacità cognitive e difficoltà di adattamento, mentre i bambini con disabilità intellettiva hanno dimostrato forza di adattamento nelle aree delle abilità sociali e concettuali, e nelle abilità pratiche in rapporto alla capacità cognitiva valutata. Nel primo gruppo ad alto funzionamento l'età è negativamente correlata con la capacità di adattamento sociale, mentre il QI non è risultato significativamente correlato con il comportamento adattivo. Al contrario, nel secondo gruppo l'età non ha avuto correlazione con la capacità di adattamento, anche se il QI era significativamente correlato alla capacità di adattamento generale in base a tutti i domini della ABAS-II.
Abstract/Sommario: La tecnologie dei computer palmari come l'iPad, adattata come dispositivo per generare messaggi vocali, ha portato all’aumento dei sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa e (AAC) per l'acquisizione di un comando (richiesta) nel repertorio dei bambini con autismo e con relativi disturbi dello sviluppo. Molti studi indicano che la preferenza tra i sistemi basati su immagini e quelli con emissioni vocali va a quest’ultimi, anche se tutti e due hanno prodotto ottimi risultati. L ...; [Leggi tutto...]
La tecnologie dei computer palmari come l'iPad, adattata come dispositivo per generare messaggi vocali, ha portato all’aumento dei sistemi di comunicazione aumentativa e alternativa e (AAC) per l'acquisizione di un comando (richiesta) nel repertorio dei bambini con autismo e con relativi disturbi dello sviluppo. Molti studi indicano che la preferenza tra i sistemi basati su immagini e quelli con emissioni vocali va a quest’ultimi, anche se tutti e due hanno prodotto ottimi risultati. Lo scopo di questo studio è stato quello di estendere tale ricerca, confrontando non solo l'acquisizione e la preferenza da parte degli studenti, ma anche la continuità d'uso e la preferenza. Utilizzando un disegno sperimentale utilizzando sia un sistema con immagini che un Mini iPad con funzione di VOCA, sette bambini in età scolare con una diagnosi di sindrome di autismo o di Down sono stai coinvolti per 10 settimane per indagare sulle loro preferenze. Gli insegnanti hanno completato un questionario di validità sociale, per valutare la preferenza. I risultati sono stati in linea con precedenti ricerche e indicano sia i livelli di apprendimento rilevati negli altri studi, sia la fedeltà di utilizzo in entrambi i dispositivi. Comunque la preferenza in generale va iPad utilizzato come emettente vocale.
Abstract/Sommario: I fratelli di persone con disabilità presentano rapporti più stretti e maggiore attività di presa in carico verso i fratelli e le sorelle con disabilità. Tuttavia, la maggior parte della ricerca si è basata solo sui fratelli nella norma escludendo la persona con disabilità. In questo studio, gli autori hanno cercato di determinare le relazioni significative nei rapporti di pari livello e la probabilità di presa in carico in base a quanto riportato da persone con disabilità. A tal fine, ...; [Leggi tutto...]
I fratelli di persone con disabilità presentano rapporti più stretti e maggiore attività di presa in carico verso i fratelli e le sorelle con disabilità. Tuttavia, la maggior parte della ricerca si è basata solo sui fratelli nella norma escludendo la persona con disabilità. In questo studio, gli autori hanno cercato di determinare le relazioni significative nei rapporti di pari livello e la probabilità di presa in carico in base a quanto riportato da persone con disabilità. A tal fine, 106 persone con disabilità hanno risposto a un sondaggio online sul rapporto alla pari. I partecipanti che hanno contatti più frequenti con i fratelli e senza diagnosi di salute mentale sono stati i più propensi a riferire di più stretti rapporti di pari livello. Per quanto riguarda la presa in carico, i partecipanti che erano più in contatto con i loro fratelli, avevano padri in eccellente o buona salute, erano di sesso maschile e avevano più fratelli da cui ricevere con maggior probabilità la presa in carico.
Abstract/Sommario: I problemi di salute causati dall’invecchiamento in persone con paralisi cerebrale sono particolari e diversi da quelli presenti nella popolazione generale e da quelli con disabilità acquisita. Questo studio ha inteso sviluppare uno strumento clinico decisionale centrato sulla persona per migliorare l’intervento delle cure primarie per questa categoria di anziani. Utilizzando la metodologia della ricerca-azione partecipata, sono stati intervistati quindici professionisti provenienti da ...; [Leggi tutto...]
I problemi di salute causati dall’invecchiamento in persone con paralisi cerebrale sono particolari e diversi da quelli presenti nella popolazione generale e da quelli con disabilità acquisita. Questo studio ha inteso sviluppare uno strumento clinico decisionale centrato sulla persona per migliorare l’intervento delle cure primarie per questa categoria di anziani. Utilizzando la metodologia della ricerca-azione partecipata, sono stati intervistati quindici professionisti provenienti da differenti discipline sanitarie dedicati alla cura di anziani con paralisi cerebrale. L’analisi delle trascrizioni delle interviste ha permesso di tracciare un diagramma di flusso e una tabella di valutazione/intervento. Diciassette problemi di salute sono stati identificati, con particolare enfasi sulla necessità di attuare strategie per gestire in modo proattivo il declino della mobilità e le cadute. È stato sviluppato uno strumento per aiutare la gestione di adulti che deambulano a vantaggio dei medici di base. Emerge la necessità di prendere in considerazione da parte dei clinici sia le problematiche legate alle condizioni acute, che gli aspetti di promozione della salute fisica, della mobilità e della prevenzione delle cadute. Si potrebbe pensare anche al vantaggio di una versione elettronica dello strumento.
Abstract/Sommario: Utilizzando questionari auto compilati da 413 studenti universitari, gli autori hanno voluto rilevare l’associazione tra tratto autistico, depressione, ansia, solitudine, qualità della vita e ansia sociale. Nel campione sono emersi alcuni punteggi al di sopra di quelli ritenuti indicativi per il tratto autistico dal questionario auto compilato Autism Spectrum Quotient (AQ). Ci sono state differenze significative nella AQ tra gli studenti che studiano scienze fisiche e scienze sociali o ...; [Leggi tutto...]
Utilizzando questionari auto compilati da 413 studenti universitari, gli autori hanno voluto rilevare l’associazione tra tratto autistico, depressione, ansia, solitudine, qualità della vita e ansia sociale. Nel campione sono emersi alcuni punteggi al di sopra di quelli ritenuti indicativi per il tratto autistico dal questionario auto compilato Autism Spectrum Quotient (AQ). Ci sono state differenze significative nella AQ tra gli studenti che studiano scienze fisiche e scienze sociali o arti e quelli che studiano scienze umane. I punteggi più alti sono risultati associati quelli della solitudine, dell’ansia sociale, della depressione e dell’ansia, così come con i punteggi più bassi della qualità della vita. Questo indicatore è risultato il più significativo nella correlazione con la depressione, la solitudine e l'ansia sociale. Le ultime due variabili sono fortemente indicative per la relazione tra tratti di autismo e qualità di vita. L'individuazione e il sostegno di studenti che presentano queste vulnerabilità è della massima importanza.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno inteso studiare la struttura delle funzioni esecutive nei bambini con paralisi cerebrale valutando se questa può essere descritta dal modello a quattro componenti descritto da Anderson (2002, 2008). 73 bambini con paralisi cerebrale, con disturbi del linguaggio e disabilità motoria a livelli diversi di compromissione hanno partecipato allo studio. Le funzioni esecutive sono state valutate a livello neuropsicologico, coinvolgendo i genitori e considerando le attività st ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno inteso studiare la struttura delle funzioni esecutive nei bambini con paralisi cerebrale valutando se questa può essere descritta dal modello a quattro componenti descritto da Anderson (2002, 2008). 73 bambini con paralisi cerebrale, con disturbi del linguaggio e disabilità motoria a livelli diversi di compromissione hanno partecipato allo studio. Le funzioni esecutive sono state valutate a livello neuropsicologico, coinvolgendo i genitori e considerando le attività strutturate. I test neuropsicologici utilizzati sono stati il Wisconsin Card Sorting Test e Forward and Backward Memory task del Leiter-R. I genitori hanno valutato la capacità dei bambini della memoria di lavoro, l’attenzione, la capacità di pianificare, l’impulsività e l'efficienza del compito. I compiti strutturati comprendevano l'istruzione e la descrizione, la capacità di pianificare, il monitoraggio e impulsività. Nel compito di istruzioni, al bambino è stato dato il compito di istruire il genitore per costruire una figura simile a un modello che era visibile solo al bambino. Nel compito di descrizione, il bambino ha descritto un quadro di un oggetto senza nominarlo e il genitore doveva indovinare cosa era raffigurato. I punteggi medi dei test sono risultati nella norma, con una notevole variazione individuale. L’analisi statistica delle componenti principali ha fatto emergere un solo fattore significativo e questo contraddice quanto descritto dal modello delle funzioni esecutive a quattro componenti di Anderson.
Abstract/Sommario: I bambini con disturbo dello spettro autistico spesso mostrano livelli elevati di ansia e comportamenti aggressivi, ma poco si sa circa l'associazione tra questi, l'infanzia e l'adolescenza. Per studiare questo aspetto gli autori hanno utilizzato, la Aberrant Behavior Checklist (ABC) e la Child and Adolescent Symptom Inventory subscale for Generalised Anxiety Disorder (GAD-CASI) con 150 genitori. I risultati delle elaborazioni statistiche hanno indicato che solo alcune sotto scale era ...; [Leggi tutto...]
I bambini con disturbo dello spettro autistico spesso mostrano livelli elevati di ansia e comportamenti aggressivi, ma poco si sa circa l'associazione tra questi, l'infanzia e l'adolescenza. Per studiare questo aspetto gli autori hanno utilizzato, la Aberrant Behavior Checklist (ABC) e la Child and Adolescent Symptom Inventory subscale for Generalised Anxiety Disorder (GAD-CASI) con 150 genitori. I risultati delle elaborazioni statistiche hanno indicato che solo alcune sotto scale erano significativamente associate con alcuni degli strumenti di valutazione. L’irritabilità era più significativa per i sintomi rilevati da un solo strumento incentrato su età specifica e non dall'altro. Questi dati indicano che aggressività e autismo sono collegati tramite sottoinsiemi relativamente discreti di ciascun costrutto, con una connessione sottostante basata su insistenza e intolleranza dell’incertezza. Gli autori ritengono che i protocolli di intervento devono identificare la presenza di questi costrutti per organizzare interventi più efficaci trattamenti su misura delle esigenze individuali.
Abstract/Sommario: I bambini con disturbo dello spettro autistico differiscono da quelli con sviluppo tipico nel loro modo di giocare e nelle abilità sociali. Di conseguenza, i momenti di gioco, comunemente spazi condivisi con esperienze piacevoli che creano relazioni positive tra gli operatori sanitari ed i bambini, possono essere invece momenti complessi e impegnativi per i bambini con autismo. Poco si sa, invece, sulle esperienze soggettive dei caregiver (madri e insegnanti) che giocano con questi bam ...; [Leggi tutto...]
I bambini con disturbo dello spettro autistico differiscono da quelli con sviluppo tipico nel loro modo di giocare e nelle abilità sociali. Di conseguenza, i momenti di gioco, comunemente spazi condivisi con esperienze piacevoli che creano relazioni positive tra gli operatori sanitari ed i bambini, possono essere invece momenti complessi e impegnativi per i bambini con autismo. Poco si sa, invece, sulle esperienze soggettive dei caregiver (madri e insegnanti) che giocano con questi bambini. Lo studio esamina le loro prospettive soggettive e le credenze correlate, mediante interviste semi-strutturate con 12 madri e 11 insegnanti di bambini con autismo in età prescolare. Agli operatori sanitari è stato chiesto di commentare le interazioni videoregistrate tra questi e i bambini durante mezz'ora di gioco libero. Lo studio ha rivelato quattro distinti punti di vista del caregiver: giocoso, incentrato sul gioco, integrato e impressione di incompetenza percepita. Ogni tipo è stata esaminato utilizzando tre temi: il bambino nell'interazione, lo scopo dell'interazione e il ruolo del caregiver. Questi risultati contribuiscono alla comprensione delle percezioni soggettive riguardo al momento di gioco partecipato con i bambini con autismo. Questo può essere utile per i professionisti che lavorano con i caregiver di questi bambini e per sviluppare di interventi di gioco più efficaci.