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Abstract/Sommario: Nel giugno del 2010 l'organizzazione inglese Sense ha messo a punto un team di esperti per valutare l'impatto della sordocecità nell'arco della vita. Si voleva conoscere come si modificasse nel tempo la relazione in famiglia e nel gruppo dei pari. Si voleva anche conoscere il rapporto con i sevizi del territorio e quali fossero le possibili facilitazioni da introdurre. L'articolo sintetizza i diversi passaggi che hanno caratterizzato la realizzazione del progetto.

Abstract/Sommario: Helen Keller diceva che una persona non può mai prendere atto delle proprie potenzialità fino a quando viene trattata come diversa e non viene incoraggiata a prendere in mano il destino della propria esistenza. L'autrice riconosce che la frase è ancora attuale e nella sua esperienza di lavoro con persone adulte con sordocecità ci si confronta spesso con aspetti etici e relazionali. L'articolo affronta questa tematica passando in rassegna le diverse componenti che caratterizzano atteggi ...; [Leggi tutto...] Helen Keller diceva che una persona non può mai prendere atto delle proprie potenzialità fino a quando viene trattata come diversa e non viene incoraggiata a prendere in mano il destino della propria esistenza. L'autrice riconosce che la frase è ancora attuale e nella sua esperienza di lavoro con persone adulte con sordocecità ci si confronta spesso con aspetti etici e relazionali. L'articolo affronta questa tematica passando in rassegna le diverse componenti che caratterizzano atteggiamenti e conoscenze nella relazione con queste persone.

Abstract/Sommario: Spesso si interviene nell'atto educativo applicando le proprie conoscenze e il modello di riferimento della propria cultura. L'autrice ricorda come Jan van Dijk per primo ha messo in evidenza la necessità di mettere il bambino sordocieco al centro dell'intervento educativo e questo approccio va seguito con tutti i bambini di qualsiasi cultura. L'interazione con la persona con sordocecità è sempre personalizzata e gli educatori devono poter contare su servizi di supporto e di informazio ...; [Leggi tutto...] Spesso si interviene nell'atto educativo applicando le proprie conoscenze e il modello di riferimento della propria cultura. L'autrice ricorda come Jan van Dijk per primo ha messo in evidenza la necessità di mettere il bambino sordocieco al centro dell'intervento educativo e questo approccio va seguito con tutti i bambini di qualsiasi cultura. L'interazione con la persona con sordocecità è sempre personalizzata e gli educatori devono poter contare su servizi di supporto e di informazione. Questo vale anche per i servizi da attivare che devono tener conto della realtà del territorio dove la persona adulta vive.

Abstract/Sommario: La CDBA (Associazione canadese per le persone con sordocecità) ha di recente condotto una ricerca a livello nazionale sulle condizioni di salute delle persone con sordocecità congenita causata dalla rosolia individuate nella ricerca nazionale condotta in Canada nel 1999. L'articolo riporta i dati più salienti di quanto emerso con alcune tabelle riassuntive e la metodologia utilizzata. Una pubblicazione esaustiva della ricerca è disponibile nel sito ufficiale dell'associazione.

Abstract/Sommario: La comunicazione diagnostica tardiva della sindrome di Usher può comportare shock, smarrimento, confusione, depressione, isolamento e ansia. Disponiamo di diverse ricerche su questo aspetto e l'autrice si sofferma su quelle realizzate negli ultimi anni su: stress sociale, salute mentale, autostima, immagine di sé, senso dell'humor, capacità decisionali e vita di relazione. L'autrice formula alcune ipotesi di soluzione per prevenire le diagnosi tardive e per gestire le difficoltà psicos ...; [Leggi tutto...] La comunicazione diagnostica tardiva della sindrome di Usher può comportare shock, smarrimento, confusione, depressione, isolamento e ansia. Disponiamo di diverse ricerche su questo aspetto e l'autrice si sofferma su quelle realizzate negli ultimi anni su: stress sociale, salute mentale, autostima, immagine di sé, senso dell'humor, capacità decisionali e vita di relazione. L'autrice formula alcune ipotesi di soluzione per prevenire le diagnosi tardive e per gestire le difficoltà psicosociali emerse dalle varie ricerche.

Abstract/Sommario: Le persone diagnosticate con sindrome CHARGE possono incontrare molte difficoltà nelle abilità di autoregolazione che richiedono contributi significativi dagli stimoli sensoriali. La memoria, il controllo posturale, il linguaggio del corpo, l'equilibrio e la tonicità muscolare sono elementi determinanti per costruire l'identità di sé, ma sono anche molto compromessi in questi bambini. Gli autori mettono in evidenza il ruolo vicario della stimolazione sensoriale per ovviare a questi def ...; [Leggi tutto...] Le persone diagnosticate con sindrome CHARGE possono incontrare molte difficoltà nelle abilità di autoregolazione che richiedono contributi significativi dagli stimoli sensoriali. La memoria, il controllo posturale, il linguaggio del corpo, l'equilibrio e la tonicità muscolare sono elementi determinanti per costruire l'identità di sé, ma sono anche molto compromessi in questi bambini. Gli autori mettono in evidenza il ruolo vicario della stimolazione sensoriale per ovviare a questi deficit. L'unico protocollo conosciuto è quello di Wilbarger basato su pressione e strofinamento abbinati per rispondere espressamente alle carenze di bambini con deficit sensoriali. Il trattamento individuale, una dieta equilibrata ed esercizi che favoriscono la consapevolezza del corpo debbono entrare di diritto nel percorso riabilitativo e nel programma curricolare della scuola.

Abstract/Sommario: La comunicazione aptica consiste nel produrre messaggi utilizzando diverse parti del corpo con una grammatica e un linguaggio specifici. Questa forma comunicativa ha avuto il suo esordio negli anni '90 e le autrici tracciano un quadro della situazione attuale presentando l'utilizzo che si fa attualmente di questa comunicazione nei centri di ricovero e cura.