Abstract/Sommario: Utilizzando un questionario e misurazioni oggettive si è valutata la speditezza nella deambulazione di 25 persone non vedenti e di altrettante senza disturbi visivi. Per lo studio sono stati utilizzati l'International Physical Activity Questionnaire long form (IPAQ-LF) e il misuratore GTX3 ActiGraph. I risultati ottenuti hanno permesso di stabilire che la minorazione visiva incide sull'attività di movimento senza però incidere sul livello dell'attività fisica, ma solo sull'intensità. I ...; [Leggi tutto...]
Utilizzando un questionario e misurazioni oggettive si è valutata la speditezza nella deambulazione di 25 persone non vedenti e di altrettante senza disturbi visivi. Per lo studio sono stati utilizzati l'International Physical Activity Questionnaire long form (IPAQ-LF) e il misuratore GTX3 ActiGraph. I risultati ottenuti hanno permesso di stabilire che la minorazione visiva incide sull'attività di movimento senza però incidere sul livello dell'attività fisica, ma solo sull'intensità. In conclusione, chi ha disturbi visivi cammina meno, ma sempre nella media dei passi raccomandati per la salute della persona.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto conoscere come sono valutati i servizi che si occupano dell'inserimento di studenti non vedenti a scuola. Hanno utilizzato una versione modificata della Preservice Inclusion Scale (PSIS) con studenti delle università statunitensi appena usciti da un corso introduttivo sulla didattica speciale. Attraverso l'analisi multivariata è stato possibile rilevare come gli atteggiamenti verso la disabilità siano rimasti immutati indipendentemente dall'aver frequentato il ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno voluto conoscere come sono valutati i servizi che si occupano dell'inserimento di studenti non vedenti a scuola. Hanno utilizzato una versione modificata della Preservice Inclusion Scale (PSIS) con studenti delle università statunitensi appena usciti da un corso introduttivo sulla didattica speciale. Attraverso l'analisi multivariata è stato possibile rilevare come gli atteggiamenti verso la disabilità siano rimasti immutati indipendentemente dall'aver frequentato il corso. Gli autori si interrogano su come migliorare l'atteggiamento verso l'inclusione attraverso i corsi preparatori.
Abstract/Sommario: I giovani con deficit visivi possono incontrare delle difficoltà quando frequentano la scuola superiore e ancor più quando entrano nel mondo del lavoro. Gli autori hanno condotto uno studio a livello nazionale utilizzando i dati disponibili da una ricerca condotta campione negli Stati Uniti. In particolare sono state considerate le abilità di orientamento e mobilità e le aspettative. I risultati ottenuti mediante l'analisi statistica hanno evidenziato correlazioni significative tra liv ...; [Leggi tutto...]
I giovani con deficit visivi possono incontrare delle difficoltà quando frequentano la scuola superiore e ancor più quando entrano nel mondo del lavoro. Gli autori hanno condotto uno studio a livello nazionale utilizzando i dati disponibili da una ricerca condotta campione negli Stati Uniti. In particolare sono state considerate le abilità di orientamento e mobilità e le aspettative. I risultati ottenuti mediante l'analisi statistica hanno evidenziato correlazioni significative tra livello delle abilità posseduto e impiego entro i cinque anni dal termine degli studi. Si mette in evidenza come l'abilità di muoversi in autonomia fuori casa in età scolare, avvalendosi anche dei mezzi pubblici, è un parametro valido per poter prevedere opportunità di lavoro futuro per questi giovani. Gli autori mettono in evidenza come diventi importante programmare per allievi con problemi visivi esperienze di vita nella comunità, fornire modelli positivi e incoraggiamenti.
Abstract/Sommario: I bambini sordociechi congeniti presentano gravi problemi nell'apprendimento della abilità comunicative e nell'uso dei simboli, anche perché hanno minori occasioni di relazioni e di esperienze dirette nel contesto quotidiano. Molti di questi bambini utilizzano forme comunicative prelinguali come: vocalizzazioni, comportamento e gesti. Gli autori hanno esaminato sette casi coinvolti in uno studio di Bruce nel 2007 per correlare caratteristiche fisiche (CHARGE, prematurità) e abilità pre ...; [Leggi tutto...]
I bambini sordociechi congeniti presentano gravi problemi nell'apprendimento della abilità comunicative e nell'uso dei simboli, anche perché hanno minori occasioni di relazioni e di esperienze dirette nel contesto quotidiano. Molti di questi bambini utilizzano forme comunicative prelinguali come: vocalizzazioni, comportamento e gesti. Gli autori hanno esaminato sette casi coinvolti in uno studio di Bruce nel 2007 per correlare caratteristiche fisiche (CHARGE, prematurità) e abilità presenti e comunicative. Tutti e sette utilizzavano i gesti (da un massimo di 14 a un minimo di 2). La loro comunicazione si muoveva complessivamente all'interno di 20 segni (ancora, basta, mangiare, ecc.), Cinque pronunciavano anche parole e uno solo era in grado si concatenarne due.