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Abstract/Sommario: I documenti emanati dal Ministero dell'Istruzione (2012) sui Bisogni Educativi Speciali (BES) costringono la scuola italiana a confrontarsi su come individuare questi bisogni, e dopo, come trovare risposte loro adatte. In questo quadro diventa basilare, nella programmazione di un intervento efficace per i BES, effettuare una ricognizione attenta delle risorse presenti all'interno delle aule, a cominciare da quella rappresentata dal gruppo classe. L'utilizzo funzionale della "risorsa co ...; [Leggi tutto...] I documenti emanati dal Ministero dell'Istruzione (2012) sui Bisogni Educativi Speciali (BES) costringono la scuola italiana a confrontarsi su come individuare questi bisogni, e dopo, come trovare risposte loro adatte. In questo quadro diventa basilare, nella programmazione di un intervento efficace per i BES, effettuare una ricognizione attenta delle risorse presenti all'interno delle aule, a cominciare da quella rappresentata dal gruppo classe. L'utilizzo funzionale della "risorsa compagni"deve essere inquadrato all'interno di un più ampio adattamento delle condizioni ambientali, le quali devono tener conto delle difficoltà e prevedere una organizzazione facilitante. I compagni possono essere coinvolti in funzione facilitante attraverso 3 passaggi: spiegazione delle caratteristiche della condizione di difficoltà in cui versa il compagno bisognoso; assunzione di un ruolo attivo nel processo inclusivo; programmazione dell'uso della risorsa. L'utilizzo della risorsa compagni nel senso di supporto al compagno in difficoltà, non realizza il vantaggio solo per quest'ultimo ma in realtà, alla fine, arricchisce di competenze personali anche coloro che si rendono disponibili all'aiuto. Infatti, l'essere materialmente formati, con la possibilità di esperire interventi programmati, determina per tutti apprendimento specifico e si sviluppano intenzionalmente nei compagni tutor delle competenze prosociali che in futuro saranno per loro utili.

Abstract/Sommario: Il contributo propone una riflessione sull'importanza del benessere degli insegnanti per influenzare positivamente il benessere dei propri allievi, considerando perciò la scuola come un contesto essenziale di promozione di benessere. La scuola può notoriamente costituire per gli studenti un contesto di promozione o, al contrario, di malessere sulla base delle relazioni instaurate con gli insegnanti e i compagni; queste ultime, in particolare, possono essere caratterizzate sia dall'aiut ...; [Leggi tutto...] Il contributo propone una riflessione sull'importanza del benessere degli insegnanti per influenzare positivamente il benessere dei propri allievi, considerando perciò la scuola come un contesto essenziale di promozione di benessere. La scuola può notoriamente costituire per gli studenti un contesto di promozione o, al contrario, di malessere sulla base delle relazioni instaurate con gli insegnanti e i compagni; queste ultime, in particolare, possono essere caratterizzate sia dall'aiuto reciproco, dal sostegno e dalla cooperazione, sia dalla sopraffazione e dall'aggressività e in casi estremi dal bullismo e dall'isolamento; questi fenomeni sono legati sia alle complesse dinamiche e al clima del gruppo classe, sia alla capacità della scuola di intercettare e agire in modo opportuno su di esse. Le relazioni positive con gli insegnanti e il clima in classe sono importanti per i processi di socializzazione nell'infanzia e nell'adolescenza, per la prevenzione della violenza e della discriminazione, di alcune problematiche legate al comportamento, dell'ansia e ripercussioni sull'apprendimento ma soprattutto per migliorare il rendimento scolastico (inteso come profitto e come partecipazione) e per potenziare capacità cognitive e socio-relazionali.

Abstract/Sommario: Il contributo propone importanti riflessioni e chiarimenti su due termini attualmente molto usati nella scuola ma forse non del tutto compresi: screening e potenziamento. L'identificazione precoce di una possibile inefficienza funzionale e la progettazione di interventi di potenziamento mirati rendono più elevata la probabilità di ridurre gli effetti negativi di un disturbo sia nella loro forma primaria (effetti sulla funzione), e sia secondaria (effetti sulla personalità del soggetto) ...; [Leggi tutto...] Il contributo propone importanti riflessioni e chiarimenti su due termini attualmente molto usati nella scuola ma forse non del tutto compresi: screening e potenziamento. L'identificazione precoce di una possibile inefficienza funzionale e la progettazione di interventi di potenziamento mirati rendono più elevata la probabilità di ridurre gli effetti negativi di un disturbo sia nella loro forma primaria (effetti sulla funzione), e sia secondaria (effetti sulla personalità del soggetto); per tale motivo sono sempre molto importanti tutte le procedure e tutti gli strumenti che vengono realizzati con questo scopo.

Abstract/Sommario: Il contributo indaga il rapporto tra lo sviluppo delle funzioni esecutive e la capacità di rappresentazione degli stati mentali altrui, con particolare riguardo alla sfera dell'attribuzione emozionale in età evolutiva.

Abstract/Sommario: Il contributo illustra l'importanza del lessico psicologico e come quello prodotto in età prescolare correli con il livello di teoria della mente e con il comportamento prosociale al primo anno della scuola primaria. Il mondo della scuola, con le sue richieste, cognitive e sociali, rappresenta un contesto particolarmente idoneo allo studio delle differenze nello sviluppo della mente; infatti, la ricerca suggerisce che una buona teoria della mente favorisce l'integrazione sociale in cla ...; [Leggi tutto...] Il contributo illustra l'importanza del lessico psicologico e come quello prodotto in età prescolare correli con il livello di teoria della mente e con il comportamento prosociale al primo anno della scuola primaria. Il mondo della scuola, con le sue richieste, cognitive e sociali, rappresenta un contesto particolarmente idoneo allo studio delle differenze nello sviluppo della mente; infatti, la ricerca suggerisce che una buona teoria della mente favorisce l'integrazione sociale in classe, perché mette già in atto dei comportamenti prosociali che, unitamente alla capacità del bambino di mentalizzazione, incidono sulla popolarità in classe.