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Abstract/Sommario: Il Coaching Educativo può essere un utile strumento per promuovere ed attivare interventi psicoeducativi e didattici al fine di modificare i comportamenti problema degli allievi. Il Coaching Educativo è un approccio pedagogico che si basa sulla figura di un coach, un tutor educativo competente, che lavora ponendo la sua attenzione sui tutti i sistemi coinvolti nell’educazione del bambino, sulle sue risorse e sulle sue difficoltà.

Abstract/Sommario: Nella professione di insegnante il riconoscimento delle proprie emozioni, le loro cause interne ed esterne, la capacità di riflettere su di esse nonché regolare l'intensità delle stesse è tra le competenze più importanti; nel delicato lavoro di insegnante queste competenze rappresentano, in effetti, un indicatore importante sia per il proprio benessere psicologico che per quello dell'intero gruppo classe. Il riconoscimento delle proprie emozioni permette di avere una relazione efficace ...; [Leggi tutto...] Nella professione di insegnante il riconoscimento delle proprie emozioni, le loro cause interne ed esterne, la capacità di riflettere su di esse nonché regolare l'intensità delle stesse è tra le competenze più importanti; nel delicato lavoro di insegnante queste competenze rappresentano, in effetti, un indicatore importante sia per il proprio benessere psicologico che per quello dell'intero gruppo classe. Il riconoscimento delle proprie emozioni permette di avere una relazione efficace e soddisfacente con gli allievi, di definire un percorso di qualità per l'insegnamento e, nello stesso tempo, di costruire la propria identità di docente. Il punto di inizio del burnout degli insegnanti parte proprio dall'intensità delle emozioni ed anche dalla insoddisfazione per il supporto ricevuto; queste sono due variabili centrali nel determinare l'esaurimento emotivo. Il burnout sta ad indicare una situazione in cui le risorse, le motivazioni, le energie di un individuo risultano in rapido esaurimento; nel caso degli insegnanti,quando ci sono delle situazioni lavorative molto onerose, si è notato una trasformazione nei loro atteggiamenti e comportamenti che, alla lunga possono compromettere la loro salute. Dal punto di vista fisico, ed anche psicologico, il burnout ha un profondo impatto sul benessere e sul lavoro dei docenti (perdita di piacere nello svolgimento del lavoro, insoddisfazione, mancanza di energia e demotivazione). Da quì risulta necessario che gli interventi volti al benessere lavorativo devono agire sia sulla dimensione dell'individuo e sia sull'ambito sociale della professione educativa; da ciò nasce l'esigenza di costruire ambienti lavorativi con mezzi organizzativi idonei in cui gli insegnanti possono sentirsi supportati, nel caso in cui si verifica una situazione emotiva difficilmente gestibile a livello solamente individuale.

Abstract/Sommario: Il contributo propone una riflessione sul processo di apprendimento della lettura e sulle fasi che il bambino attraversa in questo percorso, avanzando l'idea che la capacità di lettura delle lettere sia un primo indicatore dell'andamento dell'apprendimento della lettura nei futuri mesi e anni di scuola. L'apprendimento della lettura si ha attraverso 3 fasi principali. Nella prima fase il bambino non ha chiara la logica della scrittura e, quindi, prova a riconoscere le parole allo stess ...; [Leggi tutto...] Il contributo propone una riflessione sul processo di apprendimento della lettura e sulle fasi che il bambino attraversa in questo percorso, avanzando l'idea che la capacità di lettura delle lettere sia un primo indicatore dell'andamento dell'apprendimento della lettura nei futuri mesi e anni di scuola. L'apprendimento della lettura si ha attraverso 3 fasi principali. Nella prima fase il bambino non ha chiara la logica della scrittura e, quindi, prova a riconoscere le parole allo stesso modo in cui identifica gli oggetti o i volti; in questo modo sfrutta gli indizi visivi (colore, forma) delle parole. La seconda fase si ha nei primi mesi della scuola primaria dove il bambino presta attenzione agli elementi che formano le parole ed impara ad associare il fonema corrispondente. Nella terza tappa, infine, il bambino è in grado di leggere in modo più fluido senza passare attraverso l'assemblaggio fonetico. Quest'ultima fase si chiama "lessicale" in cui il tempo impiegato, per leggere le parole, non dipende dal numero delle lettere (come nella fase precedente) ma dalla natura della stringa. La lettura lessicale si sviluppa in tutti i bambini, ma alcuni di loro la applicano a poche parole e progrediscono molto lentamente (caso di dislessia).