Abstract/Sommario: I bambini con disturbi uditivi ricorrono agli ausili acustici per contrastare le conseguenze determinate dal deficit, ma per quanto esistano linee guida che indicano come scegliere un ausilio per questi bambini in modo ottimale, pochi studi si sono interessati a come siano stati effettivamente utilizzati e quali vantaggi abbiano procurato. Per questo gli autori hanno preso in considerazione i vantaggi offerti da tali strumenti su 195 bambini con deficit uditivo. I dati ottenuti dalle a ...; [Leggi tutto...]
I bambini con disturbi uditivi ricorrono agli ausili acustici per contrastare le conseguenze determinate dal deficit, ma per quanto esistano linee guida che indicano come scegliere un ausilio per questi bambini in modo ottimale, pochi studi si sono interessati a come siano stati effettivamente utilizzati e quali vantaggi abbiano procurato. Per questo gli autori hanno preso in considerazione i vantaggi offerti da tali strumenti su 195 bambini con deficit uditivo. I dati ottenuti dalle analisi condotte da audiologi pediatri hanno permesso di stabilire che c'è uno scostamento significativo tra il livello della perita uditiva e il miglioramento ottenuto con gli ausili, anche in presenza di controlli periodici audiologici. Gli autori avanzano alcune considerazioni di carattere clinico.
Abstract/Sommario: Gli autori si sono chiesti se sia possibile che la scarsa comprensione semantica delle parole sia legata al fatto che i bambini con deficit uditivo ricevano input uditivi poco chiari per aspetti legati al sistema neurosensoriale dell'apparato uditivo. Per verificare questa ipotesi hanno esaminato le abilità di comprensione semantica di 31 bambini ipoacusici e 62 senza problemi uditivi. A tutti sono state mostrate immagini sottotitolate di cui ignoravano la pronuncia verbale o termini a ...; [Leggi tutto...]
Gli autori si sono chiesti se sia possibile che la scarsa comprensione semantica delle parole sia legata al fatto che i bambini con deficit uditivo ricevano input uditivi poco chiari per aspetti legati al sistema neurosensoriale dell'apparato uditivo. Per verificare questa ipotesi hanno esaminato le abilità di comprensione semantica di 31 bambini ipoacusici e 62 senza problemi uditivi. A tutti sono state mostrate immagini sottotitolate di cui ignoravano la pronuncia verbale o termini audiovisivi distrattori che venivano presentati in modo associato (dog-bear) o in forme prive di relazione (dog-cheese). I bambini con deficit uditivo hanno dato risposte corrette nella condizione audiovisiva, ma non in quella solo uditiva. Gli autori concludono che utilizzare l'input visivo associato a quello uditivo aiuta questi bambini a superare il gap della comprensione semantica determinato dalla perdita uditiva.