Abstract/Sommario: Questo articolo ha come obiettivo una riflessione sull'ADHD a partire da una prospettiva concettuale particolare: l'ottica cognitivo-evolutiva. Una prospettiva, diciamo, integrativa, che nulla toglie e nulla nega all'ottica cognitivo-comportamentale classica (che è la nostra base condivisa), ma anzi vi integra la dimensione evolutiva e inserisce il bagaglio concettuale e tecnico comportamentale e cognitivo entro una cornice che cerca di osservare i sintomi anche nel loro valore funzion ...; [Leggi tutto...]
Questo articolo ha come obiettivo una riflessione sull'ADHD a partire da una prospettiva concettuale particolare: l'ottica cognitivo-evolutiva. Una prospettiva, diciamo, integrativa, che nulla toglie e nulla nega all'ottica cognitivo-comportamentale classica (che è la nostra base condivisa), ma anzi vi integra la dimensione evolutiva e inserisce il bagaglio concettuale e tecnico comportamentale e cognitivo entro una cornice che cerca di osservare i sintomi anche nel loro valore funzionale, all'interno della qualità dei legami d'attaccamento che il bambino è stato in grado di strutturare con le figure significative del proprio ambiente.
Abstract/Sommario: A 219 bambini tra 3 e 6 anni, distinti in tre gruppi di età, è stato somministrato il Test di Comprensione delle Emozioni (TEC di Pons e Harris, 2000, standardizzazione italiana a cura di Albanese e Molina, 2008) e alle loro insegnanti di scuola dell'infanzia è stato chiesto di compilare un questionario sulla propria percezione di comportamenti proscociali e/o ostili degli allievi (analogo a quello utilizzato da Belacchi, 2008). I risultati hanno rivelato: 1. una correlazione positiva ...; [Leggi tutto...]
A 219 bambini tra 3 e 6 anni, distinti in tre gruppi di età, è stato somministrato il Test di Comprensione delle Emozioni (TEC di Pons e Harris, 2000, standardizzazione italiana a cura di Albanese e Molina, 2008) e alle loro insegnanti di scuola dell'infanzia è stato chiesto di compilare un questionario sulla propria percezione di comportamenti proscociali e/o ostili degli allievi (analogo a quello utilizzato da Belacchi, 2008). I risultati hanno rivelato: 1. una correlazione positiva tra livello di comprensione delle emozioni dei bambini e attribuzione di ruoli prosociali; 2. una correlazione significativa delle misure dell'empatia e della desiderabilità sociale di segno positivo con i ruoli prosociali e di segno negativo con i ruoli ostili.
Abstract/Sommario: Il raggio di azione della musicoterapia nell'ambito delle problematiche psicologiche è oggi ampio, ma le esperienze del suo impiego per il trattamento dell'ADHD sono ancora poche. Nonostante questo, vi sono alcune caratteristiche intrinseche all'approccio musicale che motivano l'aspettativa di ottenere progressi nel decorso del disturbo grazie al suo utilizzo. Viene presentato un progetto volto a sviluppare capacità di attenzione selettiva e sostenuta, di autoregolazione e di adattamen ...; [Leggi tutto...]
Il raggio di azione della musicoterapia nell'ambito delle problematiche psicologiche è oggi ampio, ma le esperienze del suo impiego per il trattamento dell'ADHD sono ancora poche. Nonostante questo, vi sono alcune caratteristiche intrinseche all'approccio musicale che motivano l'aspettativa di ottenere progressi nel decorso del disturbo grazie al suo utilizzo. Viene presentato un progetto volto a sviluppare capacità di attenzione selettiva e sostenuta, di autoregolazione e di adattamento ai ritmi esterni in un bambino con ADHD grazie a giochi musicali. L'analisi dei dati ha rivelato che la musica ha favorito il recupero di alcune competenze cognitivo-comportamentali carenti nel caso studiato.
Abstract/Sommario: Il test MF (Cornoldi et al., 1996), ispirato al Matching Familiar Figures Test (Kagan, 1966), è una prova utilizzata per la valutazione dell'attenzione e dell'impulsività in età evolutiva. Poiché in Italia sono disponibili solo le norme dalla seconda alla quinta classe di scuola primaria, l'obiettivo principale della ricerca è quello di ottenere i dati normativi per le classi della scuola secondaria di I grado. La creazione del programma computerizzato del test permette di indagare l'e ...; [Leggi tutto...]
Il test MF (Cornoldi et al., 1996), ispirato al Matching Familiar Figures Test (Kagan, 1966), è una prova utilizzata per la valutazione dell'attenzione e dell'impulsività in età evolutiva. Poiché in Italia sono disponibili solo le norme dalla seconda alla quinta classe di scuola primaria, l'obiettivo principale della ricerca è quello di ottenere i dati normativi per le classi della scuola secondaria di I grado. La creazione del programma computerizzato del test permette di indagare l'eventuale correlazione tra la modalità di presentazione cartacea e quella computerizzata e le eventuali differenze nei tempi medi di risposta e nel numero di errori al test.
Abstract/Sommario: Gli interventi multimodali sono quelli attualmente riconosciuti dalla letteratura internazionale come maggiormente efficaci nel trattamento dei disturbi del comportamento e aggressività in età evolutiva. In questo lavoro, dopo un'introduzione sulle caratteristiche cliniche e le ipotesi eziopatogenetiche che delineano la complessità dei disturbi del comportamento, si descrivono le modalità terapeutiche attualmente ritenute più efficaci nel trattamento di questi disturbi. Verrà inoltre r ...; [Leggi tutto...]
Gli interventi multimodali sono quelli attualmente riconosciuti dalla letteratura internazionale come maggiormente efficaci nel trattamento dei disturbi del comportamento e aggressività in età evolutiva. In questo lavoro, dopo un'introduzione sulle caratteristiche cliniche e le ipotesi eziopatogenetiche che delineano la complessità dei disturbi del comportamento, si descrivono le modalità terapeutiche attualmente ritenute più efficaci nel trattamento di questi disturbi. Verrà inoltre riportata l'esperienza del Servizio «Al di là delle nuvole» per il trattamento dei disturbi del comportamento in età evolutiva, descrivendo uno studio di efficacia rispetto a un trattamento tradizionale unidimensionale.