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Abstract/Sommario: Gli autori hanno valutato la funzionalità di un programma di formazione realizzato in laboratorio e poi in situazione per insegnare comportamenti atti a prevenire abuso sessuale in soggetti con ritardo mentale medio. La scelta di creare artificialmente situazioni pericolose è stata dettata dalla necessità di andare incontro a quanti non erano in grado di gestire comportamenti adeguati nel contesto reale. Infatti anche quando si è cercato di trasferire le abilità in situazione si è vist ...; [Leggi tutto...] Gli autori hanno valutato la funzionalità di un programma di formazione realizzato in laboratorio e poi in situazione per insegnare comportamenti atti a prevenire abuso sessuale in soggetti con ritardo mentale medio. La scelta di creare artificialmente situazioni pericolose è stata dettata dalla necessità di andare incontro a quanti non erano in grado di gestire comportamenti adeguati nel contesto reale. Infatti anche quando si è cercato di trasferire le abilità in situazione si è visto che per alcuni di loro occorreva ancora lavorare sul concetto di sicurezza. Il programma si è dimostrato valido anche per il mantenimento delle abilità apprese.

Abstract/Sommario: L'autore ha voluto analizzare la relazione tra il principio di normalizzazione e la modificazione del comportamento analizzando l'uso della punizione lieve. L'applicazione del principio di normalizzazione contro le strategie non avversive ha dato risultati molto scorsi. La ricerca dimostra che la punizione moderata può essere utile per lo sviluppo di comportamenti adeguati. L'uso improprio e dogmatico del termine normale può nuocere alla validità di un intervento.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno confrontato la tecnica di modellamento attraverso filmati associato a somministrazione di prompt più o meno intrusivi con quella che utilizzava il solo prompt per insegnare abilità di vita quotidiana con comportamenti concatenati. I risultati hanno evidenziato che la prima modalità ha permesso di ottenere risultati più velocemente.

Abstract/Sommario: Sappiamo che la dipendenza è un problema emergente e che la reazione psicofisiologica può essere utilizzata come tecnica di estinzione o prevenzione del problema, secondo il condizionamento messo a punto la Pavlof. Gli autori hanno studiato un gruppo eterogeneo di tossicodipendenti e alcolizzati per verificare quanto questa tecnica di esposizione allo stimolo fosse in grado di attivare comportamenti di rifiuto. I dati ottenuti non hanno dimostrato l'efficacia di questa tecnica di condi ...; [Leggi tutto...] Sappiamo che la dipendenza è un problema emergente e che la reazione psicofisiologica può essere utilizzata come tecnica di estinzione o prevenzione del problema, secondo il condizionamento messo a punto la Pavlof. Gli autori hanno studiato un gruppo eterogeneo di tossicodipendenti e alcolizzati per verificare quanto questa tecnica di esposizione allo stimolo fosse in grado di attivare comportamenti di rifiuto. I dati ottenuti non hanno dimostrato l'efficacia di questa tecnica di condizionamento.

Abstract/Sommario: Gli autori hanno esaminato l'abilità di 52 insegnati specializzati per determinare le funzioni sottese ai comportamenti aggressivi manifestati da alunni con deficit evolutivo e individuare possibilità di intervento. Ai partecipanti sono state proposte vignette che illustravano comportamenti mantenuti da attenzione, conseguenze sensoriali od evitamento. Alla richiesta di individuare le cause dei comportamenti gli insegnanti si sono dimostrati in grado di rispondere adeguatamente, ma han ...; [Leggi tutto...] Gli autori hanno esaminato l'abilità di 52 insegnati specializzati per determinare le funzioni sottese ai comportamenti aggressivi manifestati da alunni con deficit evolutivo e individuare possibilità di intervento. Ai partecipanti sono state proposte vignette che illustravano comportamenti mantenuti da attenzione, conseguenze sensoriali od evitamento. Alla richiesta di individuare le cause dei comportamenti gli insegnanti si sono dimostrati in grado di rispondere adeguatamente, ma hanno poi mostrato carenze significative nel collegare queste a modalità di intervento adeguate. Gli autori sottolineano la necessità di formazione nell'analisi del comportamento per questa categoria di professionisti.

Abstract/Sommario: In questo studio gli autori hanno esaminato gli effetti motivazionali o demotivanti di un comportamento in un soggetto autistico con ritardo mentale grave che presentava comportamenti aggressivi in classe. L'analisi funzionale aveva evidenziato che ilo comportamento era mantenuto dalla possibilità di ottenere alimenti. Durante le lezioni questi alimenti sono stati messi in vista, ma non raggiungibili, cioè si è creata una condizione di estinzione del comportamento, mentre tale possibil ...; [Leggi tutto...] In questo studio gli autori hanno esaminato gli effetti motivazionali o demotivanti di un comportamento in un soggetto autistico con ritardo mentale grave che presentava comportamenti aggressivi in classe. L'analisi funzionale aveva evidenziato che ilo comportamento era mantenuto dalla possibilità di ottenere alimenti. Durante le lezioni questi alimenti sono stati messi in vista, ma non raggiungibili, cioè si è creata una condizione di estinzione del comportamento, mentre tale possibilità è stata concessa in modo random prima della lezione. I comportamenti aggressivi hanno mantenuto un livello elevato durante la lezione quando lo studente non aveva precedentemente ricevuto rinforzi, mentre si è verificato il contrario nella situazione opposta. Gli autori analizzano le variabili che possono intervenire a livello decisionale quando si applica la tecnica dell'estinzione.