Abstract/Sommario: I disturbi specifici del linguaggio si manifestano anche in assenza di deficit neurologici, sensoriali o intellettivi. Questo ha suggerito l'ipotesi che tale difficoltà possa essere attribuibile a disfunzioni delle abilità uditive, anche in base alla compresenza di difficoltà della discriminazione di stimoli acustici rilevate in alcuni casi. Per questo gli autori hanno confrontato i dati raccolti con l'analisi degli evocati uditivi binaurali e monoaurali in bambini con disturbi specifi ...; [Leggi tutto...]
I disturbi specifici del linguaggio si manifestano anche in assenza di deficit neurologici, sensoriali o intellettivi. Questo ha suggerito l'ipotesi che tale difficoltà possa essere attribuibile a disfunzioni delle abilità uditive, anche in base alla compresenza di difficoltà della discriminazione di stimoli acustici rilevate in alcuni casi. Per questo gli autori hanno confrontato i dati raccolti con l'analisi degli evocati uditivi binaurali e monoaurali in bambini con disturbi specifici del linguaggio. Quanto osservato su 19 casi è stato poi confrontato con quanto riportato su 31 bambini privi di questo deficit. Non sono emerse relazioni di rilievo tra problematica e funzione uditiva, gli autori ipotizzano che una riduzione della funzione binaurale in questi bambini possa limitare la capacità di localizzazione del suono in ambiente rumoroso durante il periodo critico dell'acquisizione del linguaggio.
Abstract/Sommario: Gli autori hanno voluto indagare sulle abilità e i limiti cognitivi presenti in soggetti con la sindrome di Williams prendendo in considerazione la memoria spaziale e quella visiva. Per questo è stato elaborato in test in forma breve da somministrare a 18 bambini con questa sindrome. Si voleva anche valutare come individui con difficoltà di memoria visiva recuperassero le formazioni attraverso la memoria spaziale. I dati ottenuti non hanno confermato l'ipotesi che questi soggetti prese ...; [Leggi tutto...]
Gli autori hanno voluto indagare sulle abilità e i limiti cognitivi presenti in soggetti con la sindrome di Williams prendendo in considerazione la memoria spaziale e quella visiva. Per questo è stato elaborato in test in forma breve da somministrare a 18 bambini con questa sindrome. Si voleva anche valutare come individui con difficoltà di memoria visiva recuperassero le formazioni attraverso la memoria spaziale. I dati ottenuti non hanno confermato l'ipotesi che questi soggetti presentino maggiori difficoltà nella memoria visiva che in quella spaziale, comunque i soggetti con disabilità intellettiva media e quelli diagnosticati con sindrome di Williams si caratterizzano per le difficoltà di associazione.