Abstract/Sommario: La chiusura degli istituti per le persone con ritardo mentale rappresenta la nuova frontiera della politica sociale in molte nazioni e molte ricerche si sono interessate per supportare questo nuovo approccio. Purtroppo i dati raccolti sugli esiti dell'inserimento nelle comunità sono discordanti e l'autore analizza i motivi di questa variabilità. Emerge l'esigenza di diversificare l'intervento dei servizi e la valutazione dei risultati in funzione del livello della qualità della vita.