Abstract/Sommario: Lo scopo di questo studio era confrontare l'efficacia dei segni manuali e del Picture Exchange Communication System (P.E.C.S.) (Frost e Bondy, 1994) nell'insegnamento di abilità di richiesta in adulti con ritardo mentale grave e profondo. Abbiamo insegnato a quattro soggetti a utilizzare richieste per quattro oggetti di rinforzo usando entrambe le modalità di comunicazione, tramite un disegno tratteggiato. Tre soggetti su quattro hanno imparato a utilizzare le quattro richieste inizial ...; [Leggi tutto...]
Lo scopo di questo studio era confrontare l'efficacia dei segni manuali e del Picture Exchange Communication System (P.E.C.S.) (Frost e Bondy, 1994) nell'insegnamento di abilità di richiesta in adulti con ritardo mentale grave e profondo. Abbiamo insegnato a quattro soggetti a utilizzare richieste per quattro oggetti di rinforzo usando entrambe le modalità di comunicazione, tramite un disegno tratteggiato. Tre soggetti su quattro hanno imparato a utilizzare le quattro richieste inizialmente con il PECS Due di questi tre soggetti in seguito hanno dimostrato l'utilizzo delle richieste con i segni. Il quarto soggetto ha lasciato la ricerca per problemi di salute, ma i suoi progressi hanno indicato una maggiore acquisizione con il P.E.C.S. Le valutazioni condotte nelle case dei soggetti hanno mostrato generalizzazione per tre partecipanti in setting differenti con l'utilizzo del P.E.C.S. e per due partecipanti con i segni. I soggetti inoltre utilizzavano maggiormente il P.E.C.S. rispetto ai segni per oggetti di rinforzo non presenti.
Abstract/Sommario: Abbiamo valutato una serie di interventi su un continuum dal maggiore al meno diretto dal bambino, volti ad aumentare l'uso di giocattoli tra i bambini piccoli con disabilità multiple inseriti in una classe inclusiva. In accordo con le pratiche raccomandate per l'intervento precoce, tutte le procedure sono state condotte all'interno della classe dei bambini. Dopo alcune osservazioni iniziali di tre bambini (tutti di età inferiore ai 3 anni), che indicavano che il gioco con giocattoli e ...; [Leggi tutto...]
Abbiamo valutato una serie di interventi su un continuum dal maggiore al meno diretto dal bambino, volti ad aumentare l'uso di giocattoli tra i bambini piccoli con disabilità multiple inseriti in una classe inclusiva. In accordo con le pratiche raccomandate per l'intervento precoce, tutte le procedure sono state condotte all'interno della classe dei bambini. Dopo alcune osservazioni iniziali di tre bambini (tutti di età inferiore ai 3 anni), che indicavano che il gioco con giocattoli era meno frequente rispetto ai coetanei con sviluppo normale, sono state fatte delle valutazioni sulle preferenze di alcuni giocattoli selezionati
Abstract/Sommario: Abbiamo effettuato una ricerca qualitativa sulla percezione dei genitori riguardo alla nutrizione con gastrostomia prima della chirurgia, utilizzando un'intervista approfondita a casa, al fine di esaminare i fattori che i genitori considerano quando si raccomanda questo procedimento e identificare la necessità per un supporto. I genitori rappresentavano un sottogruppo di famiglie che partecipavano a una ricerca più ampia che valutava la gastrostomia in bambini con disabilità neurologic ...; [Leggi tutto...]
Abbiamo effettuato una ricerca qualitativa sulla percezione dei genitori riguardo alla nutrizione con gastrostomia prima della chirurgia, utilizzando un'intervista approfondita a casa, al fine di esaminare i fattori che i genitori considerano quando si raccomanda questo procedimento e identificare la necessità per un supporto. I genitori rappresentavano un sottogruppo di famiglie che partecipavano a una ricerca più ampia che valutava la gastrostomia in bambini con disabilità neurologiche dello sviluppo in un centro pediatrico principale nel Regno Unito tra il 1998 e il 2000. Furono intervistati i genitori di 22 bambini. Sono state sollevate preoccupazioni per la perdita dell'alimentazione orale, considerata causa di una serie di effetti psicosociali per il bambino e la famiglia.
Abstract/Sommario: Gli effetti collaterali sul comportamento associati a clonazepam possono includere agitazione, comportamento aggressivo, iperattività, irritabilità, comportamento distruttivo e crisi comportamentali. Questi effetti collaterali possono essere confusi con altre condizioni comportamentali o psichiatriche, soprattutto se si presentano come aggravamento di comportamenti problema già esistenti. Questo lavoro descrive un soggetto con ritardo mentale che ha presentato peggioramento del comport ...; [Leggi tutto...]
Gli effetti collaterali sul comportamento associati a clonazepam possono includere agitazione, comportamento aggressivo, iperattività, irritabilità, comportamento distruttivo e crisi comportamentali. Questi effetti collaterali possono essere confusi con altre condizioni comportamentali o psichiatriche, soprattutto se si presentano come aggravamento di comportamenti problema già esistenti. Questo lavoro descrive un soggetto con ritardo mentale che ha presentato peggioramento del comportamento problema in associazione alla somministrazione di 2 mg di clonazepam al giorno (0,02 mg/kg/al giorno) per trattare il comportamento aggressivo, l'autolesionismo, il comportamento distruttivo e il comportamento di urlare, misurati attraverso la registrazione di intervalli parziali di 15 minuti
Abstract/Sommario: Due adolescenti di genere femminile con ritardo mentale profondo, residenti in un istituto statale, mostravano gravi forme di autolesionismo. Le ragazze avevano indossato protezioni per più di due anni al fine di evitare l'autolesionismo. Attraverso l'utilizzo di un metodo indiretto di analisi funzionale, è stato determinato che l'attenzione sociale era il fattore che rinforzava e manteneva il comportamento problema. Per ridurre l'autolesionismo è stato deciso di applicare l'estinzione ...; [Leggi tutto...]
Due adolescenti di genere femminile con ritardo mentale profondo, residenti in un istituto statale, mostravano gravi forme di autolesionismo. Le ragazze avevano indossato protezioni per più di due anni al fine di evitare l'autolesionismo. Attraverso l'utilizzo di un metodo indiretto di analisi funzionale, è stato determinato che l'attenzione sociale era il fattore che rinforzava e manteneva il comportamento problema. Per ridurre l'autolesionismo è stato deciso di applicare l'estinzione in combinazione all'utilizzo di misure protettive non invasive. I risultati del trattamento sono stati valutati con un disegno di tipo AB. L'autolesionismo è diminuito velocemente e drasticamente in seguito all'inizio dell'intervento psicoeducativo comportamentale. Una volta raggiunto un livello zero di incidenza per tre sessioni consecutive abbiamo iniziato un follow-up a sei mesi di distanza. Nel corso del follow-up non è stato osservato o riportato autolesionismo. Discutiamo dei vantaggi di utilizzare l'estinzione, soprattutto unitamente alle misure protettive non invasive per il trattamento dell'autolesionismo.
Abstract/Sommario: A un bambino di 8 anni con Disturbi generalizzati dello Sviluppo è stato insegnato l'uso della toilette all'interno di una scuola elementare pubblica. Nell'ambito della linea di base, non urinava mai nel gabinetto e indossava un pannolino per tutto il giorno. Il programma di training includeva la programmazione di una visita alla toilette in momenti che aumentavano la probabilità che il bambino urinasse e offrire un rinforzo positivo quando urinava nella toilette. Le abilità di uso del ...; [Leggi tutto...]
A un bambino di 8 anni con Disturbi generalizzati dello Sviluppo è stato insegnato l'uso della toilette all'interno di una scuola elementare pubblica. Nell'ambito della linea di base, non urinava mai nel gabinetto e indossava un pannolino per tutto il giorno. Il programma di training includeva la programmazione di una visita alla toilette in momenti che aumentavano la probabilità che il bambino urinasse e offrire un rinforzo positivo quando urinava nella toilette. Le abilità di uso della toilette furono rapidamente raggiunte e si mantennero quando all'interno del programma si aggiunse un'altra visita alla toilette, si eliminò il rinforzo primario e il bambino non portava più il pannolino. Vengono anche discusse questioni riguardo a programmi di supporto comportamentali in un setting educativo inclusivo.
Abstract/Sommario: Il passaggio critico tra il sonno e il risveglio di un ragazzo adolescente con disabilità dello sviluppo è stato analizzato attraverso un intervento di controllo sugli antecedenti che ha, prima di tutto, identificato il lungo tempo impiegato dal ragazzo a svegliarsi, ha provveduto a fornire uno staff di persone "preferite" nella sua stanza e ha stimolato le interazioni sociali da parte dello staff prima che insorgessero comportamenti di sfida. I risultati positivi emersi sono stati doc ...; [Leggi tutto...]
Il passaggio critico tra il sonno e il risveglio di un ragazzo adolescente con disabilità dello sviluppo è stato analizzato attraverso un intervento di controllo sugli antecedenti che ha, prima di tutto, identificato il lungo tempo impiegato dal ragazzo a svegliarsi, ha provveduto a fornire uno staff di persone "preferite" nella sua stanza e ha stimolato le interazioni sociali da parte dello staff prima che insorgessero comportamenti di sfida. I risultati positivi emersi sono stati documentati usando un disegno di ricerca caratterizzato da linee di base combinate multiple e inverse tra i setting, con risultati che si mantengono nel tempo, con follow-up dopo 9 mesi. Un'analisi delle componenti parziali del piano di intervento ha suggerito che la presenza di uno staff "preferito" è stata la variabile antecedente influente.
Abstract/Sommario: Lo studio era volto a valutare se l'uso di batterie di microswitch potesse migliorare la performance di schemi di risposte corrette (non spastiche) in due studenti con disabilità multiple. Lo studio è iniziato con l'indagine di base delle due risposte selezionate per ogni studente. Poi è stato attuato l'intervento sulla prima risposta. Questo è stato seguito da una nuova valutazione e dall'intervento sulla seconda risposta. In seguito, si sono alternate sessioni di interventi sulle due ...; [Leggi tutto...]
Lo studio era volto a valutare se l'uso di batterie di microswitch potesse migliorare la performance di schemi di risposte corrette (non spastiche) in due studenti con disabilità multiple. Lo studio è iniziato con l'indagine di base delle due risposte selezionate per ogni studente. Poi è stato attuato l'intervento sulla prima risposta. Questo è stato seguito da una nuova valutazione e dall'intervento sulla seconda risposta. In seguito, si sono alternate sessioni di interventi sulle due risposte. Infine sono stati effettuati dei controlli post-intervento per un periodo, rispettivamente, di 4 settimane e 2 mesi e mezzo. Per entrambi gli studenti c'è stato un aumento di risposte corrette e, in modo inverso, una diminuzione di schemi di risposte spastiche. Vengono discusse l'importanza e la praticità dei microswitch per favorire risposte corrette in studenti con disabilità plurime.
Abstract/Sommario: I giorni 2 e 3 ottobre 2003 la ASL n.1 di Taranto ha organizzato un convegno di studi, dal titolo L’organizzazione dei sostegni alla disabilità, specificamente dedicato alle disabilità gravi. In occasione dell’incontro è stato dato ampio spazio alle Attività Assistite con l’Ausilio di Animali e ad altre forme di intervento definibili come non convenzionali. Premetto che non sono assolutamente contrario a qualunque attività possa essere percepita come gradevole, soddisfacente e/o gratif ...; [Leggi tutto...]
I giorni 2 e 3 ottobre 2003 la ASL n.1 di Taranto ha organizzato un convegno di studi, dal titolo L’organizzazione dei sostegni alla disabilità, specificamente dedicato alle disabilità gravi. In occasione dell’incontro è stato dato ampio spazio alle Attività Assistite con l’Ausilio di Animali e ad altre forme di intervento definibili come non convenzionali. Premetto che non sono assolutamente contrario a qualunque attività possa essere percepita come gradevole, soddisfacente e/o gratificante per la persona coinvolta, soprattutto se questa si trova in una condizione di disabilità; trovo anche molto opportuno che i bambini, ad esempio, sperimentino attività di equitazione, di acquaticità, di espressioni teatrali, musicali e quant’altro. L'autore in questo editoriale pone l'accento e sulla terminologia e il perché sono terapie o meglio attività integrative.
Abstract/Sommario: I bambini con disabilità gravi spesso necessitano di supporto specifico per partecipare ad attività con i compagni in contesti di integrazione scolastica. Abbiamo valutato un programma per formare il personale di scuola dell'infanzia relativamente alla promozione della partecipazione cooperativa tra i bambini di scuola dell'infanzia con e senza disabilità. Il programma consisteva nella visione di videocassette con esempi relativi alla promozione della partecipazione cooperativa nel cor ...; [Leggi tutto...]
I bambini con disabilità gravi spesso necessitano di supporto specifico per partecipare ad attività con i compagni in contesti di integrazione scolastica. Abbiamo valutato un programma per formare il personale di scuola dell'infanzia relativamente alla promozione della partecipazione cooperativa tra i bambini di scuola dell'infanzia con e senza disabilità. Il programma consisteva nella visione di videocassette con esempi relativi alla promozione della partecipazione cooperativa nel corso di diverse situazioni di gioco libero. video erano seguiti da istruzioni specifiche e da feedback sul campo. Il programma è stato implementato con due membri del personale che lavoravano con due bambini di scuola dell'infanzia con disabilità gravi in due classi differenti. In seguito a ogni implementazione del programma di formazione, si sono verificati aumenti nella partecipazione cooperativa tra i bambini con disabilità gravi e i compagni. L'osservazione di un bambino il cui assistente non aveva ricevuto la formazione non ha determinato miglioramenti nella partecipazione cooperativa. I risultati vengono discussi relativamente all'importanza di programmi di formazione per il personale che esercitano un impatto diretto sulla prestazione del bambino.