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Abstract/Sommario: L'articolo riporta una studio destinato a esaminare l'influenza dell'età cronologica sulla sintassi e la comprensione delle parole in bambini e adolescenti con ritardo mentale. Lo studio è stato portato avanti utilizzando il "PPVT-R" e il "Test for Reception of Grammar". I risultati suggeriscono che le esperienze legate all'età cronologica hanno una influenza sulle parole recepite dai bambini e adolescenti con ritardo mentale.

Abstract/Sommario: L'articolo riporta due esperimenti condotti per valutare le differenze tra le persone con la sindrome di Prader-Willi e un gruppo di persone obese relativamente alla scelta di cibo tra grandi quantità dopo intervalli fissi di tempo (15, 30 o 60 secondi) o piccole quantità fornite immediatamente. Le persone affette dalla sindrome di Prader-Willi preferivano scegliere grandi quantità dopo un intervallo prefissato, mentre l'altro gruppo non ha mostrato preferenze tra le due scelte. Tuttav ...; [Leggi tutto...] L'articolo riporta due esperimenti condotti per valutare le differenze tra le persone con la sindrome di Prader-Willi e un gruppo di persone obese relativamente alla scelta di cibo tra grandi quantità dopo intervalli fissi di tempo (15, 30 o 60 secondi) o piccole quantità fornite immediatamente. Le persone affette dalla sindrome di Prader-Willi preferivano scegliere grandi quantità dopo un intervallo prefissato, mentre l'altro gruppo non ha mostrato preferenze tra le due scelte. Tuttavia i due gruppi erano portati a scegliere la prima possibilità quando il cibo offerto coincideva con le loro preferenze alimentari. Questi risultati, benché non siano statisticamente significativi, suggeriscono che la quantità di alimenti offerti possa essere un elemento importante nelle scelte alimentari di persone con la sindrome di Prader-Willi.

Abstract/Sommario: Nonostante la memoria per la localizzazione spaziale sia stata frequentemente documentata nelle persone con ritardo mentale, non è stato chiarito se queste persone possiedono le stesse capacità di memoria spaziale dei loro pari senza ritardo mentale. L'articolo riporta i risultati di una ricerca volta a studiare proprio questi fattori. I risultati suggeriscono come la memoria per la localizzazione degli oggetti nello spazio sia un processo automatico che non viene influenzato (fino ad ...; [Leggi tutto...] Nonostante la memoria per la localizzazione spaziale sia stata frequentemente documentata nelle persone con ritardo mentale, non è stato chiarito se queste persone possiedono le stesse capacità di memoria spaziale dei loro pari senza ritardo mentale. L'articolo riporta i risultati di una ricerca volta a studiare proprio questi fattori. I risultati suggeriscono come la memoria per la localizzazione degli oggetti nello spazio sia un processo automatico che non viene influenzato (fino ad una certo punto) dal livello intellettivo della persona.

Abstract/Sommario: Gli scopi degli Autori di questo articolo erano due, da un alto recensire tutte le ricerche eseguite sulla percezione e sulle esperienze positive fatte all'interno di famiglie con bambini disabili e, dall'altro proporre un modello funzionale per i ricercatori che nel futuro volessero dedicarsi a questo tema. Il modello proposto è basato sull'ipotesi che le percezioni positive funzionano come strategie che aiutano la famiglia ad adattarsi o a far fronte all'esperienza di crescere un fig ...; [Leggi tutto...] Gli scopi degli Autori di questo articolo erano due, da un alto recensire tutte le ricerche eseguite sulla percezione e sulle esperienze positive fatte all'interno di famiglie con bambini disabili e, dall'altro proporre un modello funzionale per i ricercatori che nel futuro volessero dedicarsi a questo tema. Il modello proposto è basato sull'ipotesi che le percezioni positive funzionano come strategie che aiutano la famiglia ad adattarsi o a far fronte all'esperienza di crescere un figlio con problemi.

Abstract/Sommario: Questo articolo riporta i risultati di una ricerca eseguita su un piccolo gruppo di persone con ritardo mentale allo scopo di esaminare la sensibilità dimostrata nei confronti dei rinforzi contingenti. La ricerca è stata effettuata con l'ausilio di un videogioco. I risultati suggeriscono che le valutazioni dettagliate dei rinforzatori potrebbero beneficiare dell'inclusione di test sui parametri di distribuzione degli stessi.

Abstract/Sommario: L'articolo riporta i risultati di una ricerca svolta su un gruppo di 54 adolescenti (27 con fratelli e/o sorelle con disabilità e 27 con fratelli e/o sorelle normodotati). Gli adolescenti hanno compilato dei questionari che verificavano l'auto-efficacia, le competenze tra pari e le attitudini a comportamenti empatici. In linea di massima i risultati non mostrano grosse differenze nelle risposte date dai due gruppi in esame. Le ragazze hanno riferito un più alto livello di auto-efficaci ...; [Leggi tutto...] L'articolo riporta i risultati di una ricerca svolta su un gruppo di 54 adolescenti (27 con fratelli e/o sorelle con disabilità e 27 con fratelli e/o sorelle normodotati). Gli adolescenti hanno compilato dei questionari che verificavano l'auto-efficacia, le competenze tra pari e le attitudini a comportamenti empatici. In linea di massima i risultati non mostrano grosse differenze nelle risposte date dai due gruppi in esame. Le ragazze hanno riferito un più alto livello di auto-efficacia rispetto ai maschi, indipendentemente dalla disabilità o meno dei loro fratelli o sorelle. È stato possibile, poi, identificare la variabili associate all'auto-efficacia e proprio queste potrebbero essere studiate per influenzare lo sviluppo di credenze positive negli adolescenti.

Abstract/Sommario: Comportamenti di automutilazione, di autorestrizione e compulsivi sono stati descritti come caratterizzanti la sindrome di Cornelia de Lange. Gli Autori hanno cercato di vedere se gli individui con questa sindrome e con comportamenti di automutilazione e di autorestrizione presentavano una incidenza maggiore di comportamenti compulsivi rispetto a quelli senza. I risultati suggeriscono una relazione significativa tra i comportamenti di automutilazione e quelli di autorestrizione.

Abstract/Sommario: La teoria della sensibilità, una teoria sviluppatasi all'interno di quella della motivazione, sostiene che le persone con ritardo mentale sono spinte dalle stesse motivazioni delle persone normodotate. Reiss e Havercamp, autori di questa teoria, suggeriscono che aspettative troppo alte o troppo deboli possono condurre a problemi comportamentali o psichiatrici. Gli Autori di questa ricerca hanno esaminato la relazione tra psicopatologia e motivazione in due gruppi formati da 111 persone ...; [Leggi tutto...] La teoria della sensibilità, una teoria sviluppatasi all'interno di quella della motivazione, sostiene che le persone con ritardo mentale sono spinte dalle stesse motivazioni delle persone normodotate. Reiss e Havercamp, autori di questa teoria, suggeriscono che aspettative troppo alte o troppo deboli possono condurre a problemi comportamentali o psichiatrici. Gli Autori di questa ricerca hanno esaminato la relazione tra psicopatologia e motivazione in due gruppi formati da 111 persone con doppia diagnosi e 111 con ritardo mentale. I risultati ottenuti tendono a supportare la teoria di Ress e Havercamp.