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Abstract/Sommario: L'autismo presenta complicazioni nella sfera comunicativa, sociale e comportamentale con deficit del linguaggio, iperattività, aggressività ed autolesionismo. Gli autori presentano una rassegna degli studi condotti su trattamenti con gamma immunoglobulina endovenosa per stati epilettici, sclerosi multipla e danni neuromotori. In particolare la terapia viene analizzata in relazione all'autismo e si propone una ricerca pilota condotta su 10 bambini.

Abstract/Sommario: Viene presentato un questionario (Autism Spectrum Screening Questionnaire) di 27 item per completare la diagnosi in presenza della sindrome di Asperger e di autismo in bambini e adolescenti con intelligenza normale o lieve ritardo. I dati raccolti tra genitori e insegnanti sono stati sottoposti a validazione e attendibilità e hanno confermato la validità dello strumento per l'individuazione dei disturbi correlati all'autismo.

Abstract/Sommario: L'autismo è stato associato a vari fattori neurobiologici e genetici anche di origine pre e postnatale di tipo virale (rosolia, sifilide, toxoplasmosi), sindrome di West, fenichetonuria, sclerosi tuberosa, X fragile, Down (raramente), sindrome di Turner, sindrome di Mobius, distrofia muscolare di Duchenne. Obiettivo dell'articolo è verificare l'associazione tra autismo e sindrome di Aarskog.

Abstract/Sommario: Secondo le informazioni raccolte da madre e insegnante, sono stati rilevati i comportamenti problematici in 44 bambini down tra 6 e 15 anni senza ritardo mentale, dividendoli per età, sesso, stato economico e situazione sociale. Sono emersi problemi relativi all'attenzione, all'obbedienza e alla chiusura sociale. La madre è risultata essere la più sensibile ai comportamenti passati più che l'insegnante.

Abstract/Sommario: Una ricerca sull'incidenza dell'autismo in una struttura di trattamento intensivo neonatale giapponese e sui fattori di rischio associati a questa sindrome. Lo studio ha coinvolto 5271 nati, diagnosticati secondo i criteri del DSM-III-R. Il valore di incidenza ottenuto 0.34% si è rivelato molto maggiore di quello nazionale e con complicazioni per meconio più ricorrenti.

Abstract/Sommario: Sono state prese in considerazione 126 persone autistiche dai 2 ai 16 anni francesi seminando quelli con la testa superiore a 97 centimetri di circonferenza (circa il 16,7%). Tale percentuale era più significativa nei più grandi e non sono state evidenziate relazioni tra proporzione e disturbi evolutivi, neurologici e comportamentali. Invece la microcefalia è stata individuata nel 15,1% del campione e questo offre interessanti spunti di dibattito su come è valutata attualmente l'incid ...; [Leggi tutto...] Sono state prese in considerazione 126 persone autistiche dai 2 ai 16 anni francesi seminando quelli con la testa superiore a 97 centimetri di circonferenza (circa il 16,7%). Tale percentuale era più significativa nei più grandi e non sono state evidenziate relazioni tra proporzione e disturbi evolutivi, neurologici e comportamentali. Invece la microcefalia è stata individuata nel 15,1% del campione e questo offre interessanti spunti di dibattito su come è valutata attualmente l'incidenza della macro o microcefalia nel disturbo autistico.

Abstract/Sommario: Le ricerche sul comportamento sessuale nell'autismo hanno rilevato vari comportamenti che non trovano spiegazioni e richiedono valutazioni sulla normalità del comportamento. Si conosce troppo poco sulle deviazioni del comportamento sessuale e sull'incidenza della parafilia in questa sindrome, per questo gli autori si interrogano sulla definizione del comportamento sessuale e presentano le difficoltà incontrate nella gestione di un caso trattato con l'ormone leuprolite. In pratica si è ...; [Leggi tutto...] Le ricerche sul comportamento sessuale nell'autismo hanno rilevato vari comportamenti che non trovano spiegazioni e richiedono valutazioni sulla normalità del comportamento. Si conosce troppo poco sulle deviazioni del comportamento sessuale e sull'incidenza della parafilia in questa sindrome, per questo gli autori si interrogano sulla definizione del comportamento sessuale e presentano le difficoltà incontrate nella gestione di un caso trattato con l'ormone leuprolite. In pratica si è intervenuti inibendo l'attività del testosterone con farmaco e valutando gli effetti sul comportamento.

Abstract/Sommario: Ci sono diverse teorie sull'utilizzo del naltrossone, antagonista dei recettori oppiacei, nel trattamento di persone autistiche. Alcuni hanno individuato nell'attività eccessiva dei recettori oppiacei cerebrali la base dell'autismo e vedono nel natrossone un efficace contrasto terapeutico. Gli autori presentano una ricerca a doppio cieco con placebo per valutare i benefici del farmaco. Vengono indicate le conclusioni ed esaminati gli effetti collaterali del trattamento prendendo come ...; [Leggi tutto...] Ci sono diverse teorie sull'utilizzo del naltrossone, antagonista dei recettori oppiacei, nel trattamento di persone autistiche. Alcuni hanno individuato nell'attività eccessiva dei recettori oppiacei cerebrali la base dell'autismo e vedono nel natrossone un efficace contrasto terapeutico. Gli autori presentano una ricerca a doppio cieco con placebo per valutare i benefici del farmaco. Vengono indicate le conclusioni ed esaminati gli effetti collaterali del trattamento prendendo come termine di paragone gli effetti di altri trattamenti con neurolettici.

Abstract/Sommario: Il disturbo del sonno è spesso visto come una componente caratteristica nella persona autistica. Questa convinzione è frutto di luoghi comuni rilevati da questionari e gli autori intendono approfondire i fondamenti scientifici di questa affermazione confrontando i dati con un actigrafo. I risultati evidenziano come il sonno sia del tutto simile e vicino alla norma e che si può solo rilevare una piccola differenza nell'ora del risveglio mattutino. Gli autori ipotizzano che la credenza s ...; [Leggi tutto...] Il disturbo del sonno è spesso visto come una componente caratteristica nella persona autistica. Questa convinzione è frutto di luoghi comuni rilevati da questionari e gli autori intendono approfondire i fondamenti scientifici di questa affermazione confrontando i dati con un actigrafo. I risultati evidenziano come il sonno sia del tutto simile e vicino alla norma e che si può solo rilevare una piccola differenza nell'ora del risveglio mattutino. Gli autori ipotizzano che la credenza sul sonno disturbato nell'autismo sia più da imputarsi alla "sensibilità" dei genitori.

Abstract/Sommario: Alcuni individuano nei disturbi primari dell'autismo la carenza di organizzazione, esecuzione, memoria e pianificazione. Gli autori conducono una ricerca bibliografica su studi che hanno preso in considerazione i vari disturbi e cercano di verificare l'ipotesi che questi possano essere inseriti come caratteristica della sindrome autistica e possono essere utilizzati agli affetti diagnostici.