Abstract/Sommario: Per il bambino vedente allontanarsi da una persona cara è comunque difficile. Mentre si allontana egli, cerca nello sguardo dell’altro quel tanto di approvazione e di conforto, necessari per continuare. Allo stesso modo quando si tratta di riavvicinarsi alla persona cara, il bambino vedente può valutare con lo sguardo la disponibilità dell’altro ad accogliere il suo ritorno. Come può fare il bambino non vedente ad emanciparsi da questa condizione di iperdipendenza? Egli ha bisogno di e ...; [leggi tutto]
Per il bambino vedente allontanarsi da una persona cara è comunque difficile. Mentre si allontana egli, cerca nello sguardo dell’altro quel tanto di approvazione e di conforto, necessari per continuare. Allo stesso modo quando si tratta di riavvicinarsi alla persona cara, il bambino vedente può valutare con lo sguardo la disponibilità dell’altro ad accogliere il suo ritorno. Come può fare il bambino non vedente ad emanciparsi da questa condizione di iperdipendenza? Egli ha bisogno di essere guidato e sostenuto a vivere molte esperienze gratificanti, tali da consolidare in lui una correlazione certamente positiva tra le iniziative personali ed i buoni risultati. L'educazione della mano, cioè l'educazione al contatto palmare per la persona non vedente rappresenta per il cardine evolutivo per la crescita e la condizione principale per una risposta positiva e soddisfacente alla minorazione. È discusso il concetto di buio nel cieco e il contributo del tatto all'immagine mentale.
[comprimi]