Abstract/Sommario: L'approccio riabilitativo al paziente affetto da neoplasia si propone e si realizza oggi come una modalità di assistenza di carattere innovativo, fortemente contrassegnata dalla necessità di garantire a un consistente numero di pazienti guariti, o lungamente sopravviventi, una qualità di cura che tenga in considerazione la qualità di vita in tutti i suoi aspetti. La riabilitazione in oncologia non è più una necessità di tipo clinico-assistenziale, da erogare solo in funzione della lim ...; [leggi tutto]
L'approccio riabilitativo al paziente affetto da neoplasia si propone e si realizza oggi come una modalità di assistenza di carattere innovativo, fortemente contrassegnata dalla necessità di garantire a un consistente numero di pazienti guariti, o lungamente sopravviventi, una qualità di cura che tenga in considerazione la qualità di vita in tutti i suoi aspetti. La riabilitazione in oncologia non è più una necessità di tipo clinico-assistenziale, da erogare solo in funzione della limitazione presentata, ma è diventata parte integrante dell’approccio multidisciplinare di molte neoplasie. Pertanto, in analogia con le altre patologie a carattere cronico (cardiovascolari, pneumologiche, neurologiche eccetera) la medicina riabilitativa è entrata a pieno diritto nella gestione della disabilità del paziente affetto da neoplasia e i percorsi diagnostico-terapeutici a carattere riabilitativo non possono essere disgiunti dalla valutazione oncologica e dalla specifica terapia antitumorale. Sono suscettibili di presa in carico e trattamento riabilitativo sia i pazienti portatori di esiti definibili post-acuti sia quelli definibili cronici: nell’articolo vengono presentati i relativi percorsi diagnostico-terapeutici.
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Il concetto di disabilità è un termine ombrello (secondo la classificazione ICF) che identifica le difficoltà di funzionamento della persona sia a livello personale che nella partecipazione sociale.