Monografie (a stampa)
Le Fondazioni di origine bancaria per l'inclusione socialeà : Sintesi quattordicesimo Repertorio Fondazioni
Milano : Società Editoriale Vita SpA, 2010
Abstract/Sommario:
La presentazione del 14° Rapporto costituisce un'occasione gradita e importante per fare il punto sull'attività delle Fondazioni. Nate agli inizi degli anni ’90, le Fondazioni bancarie sono ormai una ben radicata realtà nel sistema socio-economico del Paese, concorrendo,a livello locale, al miglioramento ed allo sviluppo del territorio. Eredi dell’attività di beneficenza che fin dai secoli scorsi svolgevano le Casse di Risparmio e le Banche del Monte, le 88 Fondazioni bancarie italiane ...; [leggi tutto]
La presentazione del 14° Rapporto costituisce un'occasione gradita e importante per fare il punto sull'attività delle Fondazioni. Nate agli inizi degli anni ’90, le Fondazioni bancarie sono ormai una ben radicata realtà nel sistema socio-economico del Paese, concorrendo,a livello locale, al miglioramento ed allo sviluppo del territorio. Eredi dell’attività di beneficenza che fin dai secoli scorsi svolgevano le Casse di Risparmio e le Banche del Monte, le 88 Fondazioni bancarie italiane hanno sviluppato nel tempo un solido rapporto con la propria Comunità, ribadendo il ruolo di sussidiarietà e di complementarietà nei confronti degli enti locali e le altre istituzioni e associazioni operanti sul territorio. Com’è noto, le risorse che le Fondazioni bancarie devolvono alla collettività sono il frutto dell’investimento dei loro patrimoni, distribuite a soddisfare le esigenze nei vari settori di intervento quali arte e cultura, istruzione, assistenza sociale e sanitaria, filantropia e volontariato, ricerca scientifica, sviluppo delle comunità locali, tutela dell’ambiente e dei beni di interesse paesaggistico. Queste tematiche saranno affrontate il 13 maggio 2006 da G. Guzzetti, Presidente dell’ACRI (l’Associazione delle Casse di Risparmio Italiane e delle Fondazioni di origine bancaria),. C. Gabbi, Presidente della Fondazione Cariparma e da G. Greci, Presidente della Fondazione Monte di Parma.
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