La comunicazione facilitata in un bambino autistico
Abstract/Sommario: La ricerca si pone l'obiettivo di esplorare gli scambi comunicativi facilitati tra un bambino autistico e i principali facilitatori, in situazioni naturali. In particolare, si ipotizza che: 1. nella produzione verbale del bambino emergano, accanto a elementi di consistenza stilistica, anche differenze sul piano quantitativo e qualitativo in relazione al ruolo giocato dai fattori contestuali (situazioni e adulti coinvolti); 2. tale produzione presenti espressioni originali e peculiarità ...; [leggi tutto]
La ricerca si pone l'obiettivo di esplorare gli scambi comunicativi facilitati tra un bambino autistico e i principali facilitatori, in situazioni naturali. In particolare, si ipotizza che: 1. nella produzione verbale del bambino emergano, accanto a elementi di consistenza stilistica, anche differenze sul piano quantitativo e qualitativo in relazione al ruolo giocato dai fattori contestuali (situazioni e adulti coinvolti); 2. tale produzione presenti espressioni originali e peculiarità stilistiche e formali, potenzialmente indicative della relativa indipendenza linguistica del bambino nella comunicazione facilitata. Un bambino di 7 anni con diagnosi di autismo ha partecipato a 28 sessioni di comunicazione facilitata a casa e a scuola. L'intero corpus linguistico prodotto è stato analizzato con il programma Sphinx Lexica Edition. Le analisi riguardano aspetti globali, componenti lessicali e di contenuto. I risultati confermano in larga misura le ipotesi formulate.
[comprimi]