Monografie (a stampa)
Interazione dei farmaci psichiatrici
Torino: Centro Scientifico Editore, 2003
Abstract/Sommario:
Le farmacoterapie psichiatriche sono molto spesso politerapie. Le associazioni con altri farmaci attivi sul SNC e con farmaci in uso nella medicina generale sono piuttosto la regola che non l’eccezione. Anche se oggi la diagnosi psichiatrica, con l’ausilio dei grandi sistemi di classificazione nosografica (DSM IV, ICD-10), permette di inquadrare in modo abbastanza preciso le varie sindromi, sul piano terapeutico il clinico si trova ad affrontare quasi sempre condizioni di comorbidità. ...; [leggi tutto]
Le farmacoterapie psichiatriche sono molto spesso politerapie. Le associazioni con altri farmaci attivi sul SNC e con farmaci in uso nella medicina generale sono piuttosto la regola che non l’eccezione. Anche se oggi la diagnosi psichiatrica, con l’ausilio dei grandi sistemi di classificazione nosografica (DSM IV, ICD-10), permette di inquadrare in modo abbastanza preciso le varie sindromi, sul piano terapeutico il clinico si trova ad affrontare quasi sempre condizioni di comorbidità. La comorbidità significa coesistenza di più quadri sindromici nel medesimo paziente, oppure la presenza di un quadro dominante accompagnato da una sintomatologia più o meno intensa caratteristica di un’altra sindrome. La terapia diventa dunque più ‘dimensionale’ che ‘nosografica’ e vengono molto spesso utilizzati più farmaci con azione specifica su obiettivi psicopatologici diversi. Sorge sempre a questo punto il problema delle interazioni tra più farmaci psicoattivi somministrati in associazione. Quasi sempre il clinico risolve questo problema sulla base della propria esperienza. Questo approccio empirico pone tuttavia diversi problemi. Il primo problema è la variabilità interindividuale della risposta e della tollerabilità ad ogni combinazione di farmaci. Una associazione efficace e ben tollerata da alcuni pazienti può non esserlo per altri in rapporto alle interazioni farmacodinamiche, farmacocinetiche e metaboliche dei farmaci utilizzati. Il secondo problema è che alcune interazioni portano quasi sempre a modificazioni della tollerabilità e dell’efficacia in quasi tutti i pazienti. Questo CD viene incontro a queste esigenze facilitando il compito del medico, aiutandolo ad ottimizzare l’efficacia della sua prescrizione e contribuendo a ridurre l’incidenza degli effetti secondari e collaterali.
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