Monografie (a stampa)
Il manuale del fund Raising
Ancona : AVM Associazione Volontariato Marche, 2004
Abstract/Sommario:
L'opuscolo è un manuale del fund raising. Il termine fund raising significa, letteralmente tradotto, raccolta fondi ma è giusto darne una definizione più esaustiva che lo definisce come “il complesso di attività che l’organizzazione non profit mette in atto per la creazione di rapporti d’interesse fra chi chiede risorse economiche, materiali e umane in coerenza con lo scopo statutario e chi è potenzialmente disponibile a donarle”. Il fund raising non è, dunque, solo una semplice richie ...; [leggi tutto]
L'opuscolo è un manuale del fund raising. Il termine fund raising significa, letteralmente tradotto, raccolta fondi ma è giusto darne una definizione più esaustiva che lo definisce come “il complesso di attività che l’organizzazione non profit mette in atto per la creazione di rapporti d’interesse fra chi chiede risorse economiche, materiali e umane in coerenza con lo scopo statutario e chi è potenzialmente disponibile a donarle”. Il fund raising non è, dunque, solo una semplice richiesta di denaro, bensì un’attività strutturata che si basa su due principi guida dell’economia moderna; il principio di reciprocità e il principio dei matrimoni d’interesse. Il primo si riferisce ad una serie di trasferimenti bilaterali (fra due o più parti), indipendenti, liberi tra loro ma in qualche modo interconnessi. Per semplificare questo concetto basta pensare a quando invitiamo a cena un nostro amico. In questo caso, mai ci verrebbe in mente di farci pagare la cena, anzi noi siamo ripagati dalla relazione che si crea, dal piacere di averlo ricevuto, e potremo aspettarci che porti con se un fiore o una bottiglia di vino in segno di ringraziamento. Il principio del matrimonio d’interesse, a sua volta, fa perdere la connotazione negativa data dalla società moderna al termine di interesse proprio, ricollegandosi al significato d’origine latina per cui la parola interesse significa essere in mezzo, partecipare. In quest’ottica bisogna pensare che non è vero che un donatore dona per niente, anzi dona perché ha interesse nel farlo.
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