Il coaching educativo nel trattamento del mutismo selettivo a scuola
Abstract/Sommario: La caratteristica fondamentale del mutismo selettivo è la persistente incapacità di parlare da parte del bambino in alcune situazioni sociali specifiche; la maggior parte di essi si comporta normalmente quando si trovano in contesti confortevoli (casa), a scuola, invece, evitano il contatto, anche oculare con gli altri (adulti) e rifiutano ogni contatto fisico. In questo caso il loro comportamento non verbale sostituisce quello verbale. Secondo alcuni ricercatori per comprendere il pro ...; [leggi tutto]
La caratteristica fondamentale del mutismo selettivo è la persistente incapacità di parlare da parte del bambino in alcune situazioni sociali specifiche; la maggior parte di essi si comporta normalmente quando si trovano in contesti confortevoli (casa), a scuola, invece, evitano il contatto, anche oculare con gli altri (adulti) e rifiutano ogni contatto fisico. In questo caso il loro comportamento non verbale sostituisce quello verbale. Secondo alcuni ricercatori per comprendere il problema e pianificare un efficace intervento per il mutismo selettivo, è fondamentale considerare il contesto psico-sociale nel quale i sintomi sono espressi. In questi casi la famiglia (e soprattutto la qualità delle relazioni al suo interno) assume un ruolo centrale per comprendere in pieno il decorso dei sintomi. Il trattamento del mutismo selettivo è orientato alla riduzione di un'ansia sociale che induce il bambino alla ritrosia, cioè a porsi in disparte; questa condizione emotiva si autoalimenta, data l'assenza dell'esperienza che ne deriva, rendendo il soggetto sempre più incapace di instaurare relazioni sociali, aumentando così anche la fatica sia di gestire le relazioni con gli altri e sia di decodificare il comportamento di questi ultimi. Ad alcuni interventi (gestione delle conseguenze comportamentali, identificazione e modifica delle proprie idee non funzionali, acquisizione di abilità per fronteggiare gli eventi ritenuti avversi) vanno aggiunti programmi psico-educativi sul riconoscimento e la gestione delle emozioni, che mirino a rafforzare la capacità di definirne le loro caratteristiche, coglierne il rapporto con i comportamenti, e la loro modificabilità in relazione agli eventi. Inoltre, accanto agli interventi sul bambino, sorge la necessità di avviare programmi che includano i suoi principali contesti di vita; pertanto, il terapeuta deve avviare anche programmi di psico-educazione che coinvolgano la famiglia e la scuola, facendo leva sulla loro collaborazione.
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Il coaching educativo nel trattamento del mutismo selettivo a scuola/ Coppa, Mauro Mario; Cittadini, Cecilia; Olivetti, Emanuela. - Psicologia e Scuola, 2017, 37, 53 ; pp. 37-47
[Fa parte di]Psicologia e Scuola: Giornale Italiano di psicologia dell'educazione e pedagogia sperimentale / Lauretta, Luisa2017, 37, 53; pp. 37-47