Abstract/Sommario: L'opera vuole essere un contributo di pensiero e di esperienze al difficile compito che la scuola e la famiglia in particolare si sono assunte, e che la società va oggi sempre più riscoprendo in termini drammatici e su posizioni non risolutive. Gli Autori non hanno la presunzione di fornire delle teorie definitive o delle ricette più o meno taumaturgiche. L'intento dell'opera è quello di offrire agli insegnanti, ai genitori e a tutti coloro che, in qualche modo, si occupano del bambino ...; [leggi tutto]
L'opera vuole essere un contributo di pensiero e di esperienze al difficile compito che la scuola e la famiglia in particolare si sono assunte, e che la società va oggi sempre più riscoprendo in termini drammatici e su posizioni non risolutive. Gli Autori non hanno la presunzione di fornire delle teorie definitive o delle ricette più o meno taumaturgiche. L'intento dell'opera è quello di offrire agli insegnanti, ai genitori e a tutti coloro che, in qualche modo, si occupano del bambino non vedente pluriminorato o comunque lo accolgono nella propria comunità, Un contributo per comprendere il significato del messaggio che il bambino ci invia, per farci comprendere da lui, nella certezza che, ristabilita la comunicazione, anche la persona non vedente pluriminorata sarà accolta con pienezza nella società.
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Il bambino non vedente pluriminorato/ Ceppi, Enrico; Ceppi, Maria Emilia; Chiarelli, Riccardo; Passaro, Antonio. - Roma : Borla, 1984. - 205 p. ; 19 cm. - (I nostri figli )
La pluriminorazione psicosensoriale si ha quando alla minorazione della vista (cecità o ipovisione) e/o dell’udito (sordità o ipoacusia) si aggiungono altre minorazioni (disabilità intellettive e/o motorie e/o lesioni neurologiche e/o gravi patologie organiche)
