Analitico
Palka Bayard de Volo, Chiara
A 343 Italian cohort of patients analysed with array-comparative genomic hybridization : unsolved problems and genetic counselling difficulties
Abstract/Sommario:
La recente introduzione di microarray per analisi genetiche ha consentito tassi diagnostici eziologici più elevati in pazienti con disabilità intellettiva, disturbi dello spettro autistico, epilessia e anomalie congenite multiple, grazie alla sua risoluzione. Questo approccio risulta ancora di elevata complessità e sono state segnalate alcune limitazioni. Infatti, rivela diverse varianti di significato sconosciuto o reperti incidentali. In tutti i casi viene generata una mole enorme di ...; [leggi tutto]
La recente introduzione di microarray per analisi genetiche ha consentito tassi diagnostici eziologici più elevati in pazienti con disabilità intellettiva, disturbi dello spettro autistico, epilessia e anomalie congenite multiple, grazie alla sua risoluzione. Questo approccio risulta ancora di elevata complessità e sono state segnalate alcune limitazioni. Infatti, rivela diverse varianti di significato sconosciuto o reperti incidentali. In tutti i casi viene generata una mole enorme di dati, per questo l'analisi e l'interpretazione sono molto difficili e spesso senza una conclusione definitiva. Abbiamo analizzato una coorte italiana di 343 pazienti con queste caratteristiche mediante ibridazione genomica comparativa con array. Lo scopo di questo lavoro era considerare la proporzione delle anomalie cromosomiche in tale coorte e valutare la distribuzione dei diversi tipi di anomalie cromosomiche riguardo al loro significato patogeno, alla loro origine e alla loro correlazione con questi fenotipi clinici. L'analisi di ibridazione genomica comparativa dell'array ha rivelato 76 risultati positivi. Anomalie sono state rilevate nel 27,8% dei pazienti con deficit intellettivo, 11,1% con autismo, 10,7% con epilessia e 19,4% con anomalie congenite multiple. Le anomalie sono state classificate in tre gruppi principali: gruppo 1 (27 pazienti) con alterazioni patogene (gruppo P); gruppo 2 (34 pazienti) con cause sconosciute potenzialmente patogene (gruppo PP); e gruppo 3 (13 pazienti) con cause sconosciute potenzialmente benigne (gruppo PB). Come previsto, confrontando i gruppi diagnostici, abbiamo osservato un maggior numero di delezioni nel gruppo P e che tutte le anomalie del gruppo PB erano ereditarie. Il nostro studio retrospettivo ha confermato l'alto tasso di rilevamento dei microarray. La classificazione CNV rimane una procedura complessa. La difficoltà nella classificazione della CNV sottolinea l'importanza della selezione del paziente, aiutando l'interpretazione dei risultati citogenetici molecolari.
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