L'educazione dei sordi a Torino : i primi grandi maestri
Pianezza : Istituto dei Sordi, 2008
Abstract/Sommario:
Frutto di una paziente ricerca presso le biblioteche del capoluogo piemontese, l'autore scopre che già nel 1814 il Regio Spedale di Carità aveva ospitato nel capoluogo torinese una Sezione Sordomuti diretta dal prof. Giovanni Battista Scagliotti, e ha approfondito la ricerca raccogliendo in un volume il suo lavoro. Randazzo ritiene che con quei nuovi documenti si completa la storiografia dei grandi istitutori di sordomuti del capoluogo piemontese e, partendo da una constatazione in pre ...; [leggi tutto]
Frutto di una paziente ricerca presso le biblioteche del capoluogo piemontese, l'autore scopre che già nel 1814 il Regio Spedale di Carità aveva ospitato nel capoluogo torinese una Sezione Sordomuti diretta dal prof. Giovanni Battista Scagliotti, e ha approfondito la ricerca raccogliendo in un volume il suo lavoro. Randazzo ritiene che con quei nuovi documenti si completa la storiografia dei grandi istitutori di sordomuti del capoluogo piemontese e, partendo da una constatazione in premessa risalente al 1628 e al principe sordomuto Emanuele Filiberto, di Casa Savoia, traccia le vicende del prof. Giovanni Battista Scagliotti, proseguendo con quelle dei sacerdoti don Giuseppe Cottolengo e don Francesco Bracco, con gli educatori prof. Paolo Basso, sordo, e don Lorenzo Prinotti, per concludere con Giuseppe Granaglia, fondatore della Società di Mutuo Soccorso e poi primo direttore dell’Istituto professionale ENS di Torino. Suddividendo in tredici parti la voluminosa raccolta di documenti, ricostruisce con quelli duecento anni di storia della comunità di sordi torinesi, dai tempi in cui la sopravvivenza era dovuta alla mendicità, per arrivare poi all’assistenza. La parte del volume narra della costruzione, per iniziativa di Gagliotti, del Regio Istituto de’ Sordi-Muti e de’ ciechi, evidenziando le dotte pubblicazioni del tempo ad opera dello stesso Gagliotti.. Successivamente tratta delle “tavole sinottiche”e di pedagogia e dell’Ospedale Cottolengo e dell’educatore sordomuto Paolo Basso. La 6a parte espone il “mondo del silenzio” in genere all’inizio dell’Ottocento, mentre la parte 8a tratta dei vari istituti dell’epoca già funzionanti in alta Italia, con una particolareggiata “cronaca di Torino” e la 9a parte, con la “cronaca dell’istruzione”, resoconta il “Congresso di Milano” che sanciva che il regno della parola è un domino la cui regina non ammette competenti, la parola è gelosa e vuol essere l’assoluta padrona del campo».
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